I sondaggi politici divulgati dalla trasmissione DiMartedì di La7 e realizzati dall’Ipsos di Nando Pagnoncelli assumono una rilevanza importante in vista delle prossime battaglie elettorali. Agli intervistati infatti è stato chiesto quale leader preferissero tra Matteo Renzi in rappresentanza del centrosinistra, Lugi Di Maio per il Movimento Cinque Stelle e Matteo Salvini per il centrodestra. Nel primo “duello” tra Renzi e Di Maio, il primo si è affermato con il 36% dei voti rispetto al 32% del pentastellato, mentre il 32% non si è espresso. Il Presidente del Consiglio in carica ha vinto anche la seconda sfida con Salvini imponendosi con un 41% a 31% a fronte del 28% che “non sa”. La sfida tra gli “sconfitti” ha visto gli italiani indicare Luigi Di Maio come preferito per la carica di Presidente del Consiglio con il 38% dei voti, rispetto al 30% di quelli ottenuti da Salvini e al 32% di chi non ha indicato la propria preferenza.
I sondaggi politici commissionati da Ballarò ad Euromedia Research di Alessandra Ghisleri hanno interessato anche l’indice di fiducia dei cittadini nei confronti dei ministri del governo Renzi. Secondo Euromedia il ministro che ha incrementato il proprio tasso di gradimento maggiormente da inizio anno è Pier Carlo Padoan, passato dal 29,3% al 31,9%. Cresce anche la popolarità di Dario Franceschini, ministro dei Beni e delle attività Culturali, che sale dello 0,4% toccando quota 31,7%. In terza posizione, con il 29,0%, troviamo il Ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio, mentre è del ministro per le Riforme Maria Elena Boschi l’unico passo indietro rispetto ad inizio anno, con la toscana ora 25,0% di popolarità rispetto al 25,4% di gennaio. In crescita il ministro degli Esteri Gentiloni con il 24,3% (+0,7%) e quello per l’Agricoltura Martina con il 24,0% (+1,3%).
Nell’ultima puntata di Ballarò, la trasmissione di approfondimento politico di Rai 3, sono stati diramati i risultati degli ultimi sondaggi elettorali realizzati dall’istituto Euromedia Research diretto da Alessandra Ghisleri. Rispetto ad una settimana fa le intenzioni di voto degli italiani hanno premiato in particolare il Partito Democratico. Il Pd è infatti cresciuto negli ultimi sette giorni di mezzo punto, passando dal 32,0% al 32,5%. Lieve calo per il Movimento Cinque Stelle, che scende al di sotto della soglia psicologica del 25,0% e si attesta al 24,9%. Calo di consensi anche per la Lega Nord di Salvini che dal 15,5% passa al 15,2%, mentre Forza Italia di Silvio Berlusconi resta invariata al 12,5%. Tra i partiti più piccoli da registrare il calo di mezzo punto di Fratelli d’Italia, che in una settimana passa dal 5,0% al 4,5%, e la crescita di Sel in aggiunta a Sinistra Italiana che nell’ultima settimana raggiunge il 3,4% dal 3,0% della precedente rilevazione.
Nuovo sondaggio, nuovo appuntamento con la rubrica che tasta il polso politico della nazione. Dando un’occhiata ai sondaggi politici elettorali e alle intenzioni di voto degli italiani, in questo caso fotografate da EMG Acqua per La7, scopriamo che gli intervistati, alla domanda di chi avessero votato ripensando al primo turno elettorale per le elezioni politiche, il centro destra in blocco otterrebbe il 31,6%, scalzando dal primo posto il Pd e relegando il movimento 5 stelle al terzo posto. Segue a stretto giro di posta, secondo il suddetto sondaggio, il Pd con il 31,5%, mentre il M5S totalizza il 27,9%. Ovviamente, oltre alla proiezione del sondaggio che rende il risultato virtuale, rimane il fatto che il centrodestra viene considerato come blocco unico, tenuta tutta da verificare alla prova dei fatti. A seguire i partiti minori, agli opposti estremi delle correnti di destra e di sinistra, rimasti fuori dalla compagine dei principali competitor italiani, che sono la sinistra italiana con il 3,8% e il nuovo centro destra con il 2,9%.