Campagna elettorale difficile per queste elezioni comunali 2016 per il Movimento 5 Stelle: dopo la scomparsa del fondatore Gianroberto Casaleggio ora il popolo grillino, con anche Beppe Grillo apparentemente lontano dai giochi, deve trovare la forza per riparte e andare a puntare i veri obiettivi di queste Amministrative in programma il prossimo 5 giugno. «Il futuro è il M5s. Gianroberto Casaleggio e Beppe Grillo hanno creato questa realtà che è una comunità. Definirla forza politica è troppo riduttivo, questa comunità deve continuare a fare il bene del Paese, e il miglior modo che conosco per continuare a onorare Casaleggio è vincere alle prossime Elezioni Amministrative», sono le parole di Luigi Di Maio ripetute in questi giorni di lutto per il movimento, a agemine dell’incontro con gli alunni delle scuole elementari e medie al cineteatro Colosseum di Bonagia a Palermo. Il vice presidente della Camera ha voluto così rilanciare la corsa agli obiettivi M5s: Roma e Torino, senza ipocrisie, sono le città in cui il Direttorio post Grillo-Casaleggio punta decisamente tutta la sua attenzione. Virginia Raggi e Chiara Appendino, due donne simbolo della rinascita che proveranno a sbancare le urne.



Il centodestra si muove a Milano in vista delle elezioni comunali 2016: le amministrative in programma per il prossimo 5 giugno vede la sfida sotto la Madonnina tra Giuseppe Sala e Stefano Parisi, in sostanza questi possono concorrere più degli altri alla poltrona di sindaco. Le mosse della maxi coalizione a sostegno di Parisi nelle ultime ore sono importanti: per prima cosa Forza Italia ha deciso di mettere nel simbolo “Berlusconi”, mentre lo stesso Parisi ovviamente inserisce il proprio nome nella lista civica che verrà appoggiata dai vari Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega Nord, Lista Passera e Nuovo Centrodestra. Scelta importante in ottica dei vari “posizionamenti” per i posti in Consiglio Comunale con la sfida nella sfida tra le varie liste ”amiche” che appoggiano da un lato Parisi e dall’altro spero di aver maggior potere in termini di uomini in sede comunale. Seconda novità importante invece riguarda la “discesa in campo” di Philippe Daverio, critico d’arte e direttore del Museo del Duomo, affianco di Stefano Parisi. Già assessore alla cultura nella Giunta Formentini, è pronto Daverio è pronto a mettersi a disposizione del candidato di centrodestra:  «sì, io appoggio Parisi. Posso anche mettermi in lista, se insistono. Se serve ad avere qualche voto in più io sono disponibile, in senso tattico ma non in senso strategico». Davvero ha scelto di voler fornire ad un apporto ai progetti per Milano: «quanto oggi guardo lo skyline milanese, è quello progettato dalle precedenti comunali, non dell’attuale. Bisogna ridare a Milano quell’impulso progettuale», conclude Daverio in vista delle elezioni comunali 2016 sul quotidiano il Giorno.

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