Scontro oggi tra due dei dieci candidati sindaco alle elezioni comunali 2016 a Milano. Stefano Parisi ha infatti attaccato Giuseppe Sala sui temi di Expo 2015. L’occasione è stata il primo confronto pubblico tra tutti i candidati in corsa per la poltrona di primo cittadino alle amministrative che si terranno il prossimo 5 giugno. Dal palco di Confcommercio il candidato sindaco di Milano per il centrodestra Parisi, come riporta l’agenzia di stampa Askanews, ha affermato: “Bisogna cambiare profondamente perché troppo spesso tra i commercianti si vede che c’è scoraggiamento. La stessa Expo ha creato disagi, l’evento è stato un grande successo, ma doveva occuparsi anche della città, non solo di quello che accadeva fuori dalla città”. E riguardo a Milano Parisi ha aggiunto: “E’ una città molto ricca, illuminata dalle imprese, che però non deve essere vessata. Le politiche sulla mobilità non deve essere ideologica e calata dall’alto. Dobbiamo cambiare. Vogliamo combattere l’abusivismo commerciale ma non vessando chi è in regola. Spesso la bancarella di abusivi extracomunitari non viene toccata. Noi abbiamo una visione completamente diversa rispetto alla giunta attuale”.
E’ stata inaugurata oggi da Matteo Salvini la sede della Lega Nord nei pressi di piazzale Flaminio, in vista delle elezioni comunali 2016. Al suo fianco la capolista Irene Pivetti. Ieri il segretario della Lega era sceso in piazza per la manifestazione al Pincio con la candidata sindaco di Roma Giorgia Meloni. Oggi Salvini ha dichiarato, come riporta Roma Fanpage, che “la Lega correrà con il suo simbolo”: “Perché vergognarsi del simbolo del partito, io ne sono orgoglioso. Io ci metto la faccia e chi mi sceglie sa cosa sceglie. Il simbolo ci sarà. Non dobbiamo far finta di non esserci perché ci siamo”. E sulla strategia si Silvio Berlusconi riguardo al candidato sindaco Guido Bertolaso, Salvini sottolinea: “Qui non c’è in ballo la leadership del centrodestra ma l’asilo nido che ho visto l’altro giorno pronto ma chiuso da due anni. A me di Bertolaso, vice-Bertolaso, interessa zero, c’è una candidatura a sindaco, un capolista, una squadra, liste come quelle civiche, composte al 90% di gente che non ha fatto politica”.
Sono state presentate ieri, in vista delle elezioni comunali 2016 che si terranno il prossimo 5 giugno, altre due liste a sostegno del candidato sindaco a Napoli, Gianni Lettieri. Le due nuove liste sono: ‘Impresa comune’ e ‘democrazia cristiana’. Durante la conferenza stampa di presentazione Lettieri, come riporta l’agenzia di stampa Il Velino, ha affermato: “Con me sindaco appronterò un piano straordinario di contrasto senza precedenti alla camorra e alla criminalità organizzata. Napoli sarà decamorrizzata”. Il candidato sindaco alle elezioni comunali 2016 ha poi aggiunto: “L’obiettivo delle 15 liste è stato raggiunto con oggi e con quella di domani (oggi, ndr) di ‘Costruzione di Stato’, passeremo a 16. I sondaggi danno un testa a testa tra me e il sindaco uscente. Gli altri sono dietro di diversi punti, dunque faccio appello a tutti di rafforzare ulteriormente il nostro progetto, per arrivare avanti già al primo turno”. Infine Gianni Lettieri, sull’unità con gli altri candidati del centrodestra, ha dichiarato: “Me lo auguro perché chi come me ha a cuore il bene della città deve lavorare in questa direzione”.
Che il caos nel centrodestra a Roma per queste elezioni comunali 2016 sia conclamato davvero non è una sorpresa: nelle ultime ore la candidatura di Guido Bertolaso è sempre più in bilico, nonostante nella conferenza stampa tenuta ieri a Palazzo Chigi il diretto interessato ha risposto in questo modo. «Silvio Berlusconi mi ha chiesto il grande sacrificio di andare avanti e cercare di fare il sindaco di questa città per risolvere una serie di situazioni complicate. Per l’ennesima volta ripreso che io vado avanti, il mio obiettivo è il 5 giugno. I romani il 5 giugno decideranno chi deve essere il sindaco di Roma». Ma la minaccia rimane per il suo nome come candidato di Forza Italia alle Amministrative romane, con Berlusconi che deve in sostanza decidere se abbassare la testa in virtù del futuro accordo con il centrodestra a livello nazionale o se invece ribadire la propria volontà di essere ancora il leader alla fine sotto cui tutto deve passare o decidere. L’impressione che spira è che sulla vicenda romana pesi moltissimo il duopolio Meloni-Salvini che cercano di convincere FI all’unità nella candidatura della giovane leader FdI. Ecco invece le parole di Meloni, molto poco disposta a rinunciare lei all’incarico: «Ho parlato con Berlusconi e ci parlerò ancora, le mie porte sono aperte a tutti ma non aspettiamo più nessuno». Ma occhio alla frecciatina su Bertolaso, quando sempre ai cronisti fuori dai palazzi romani risponde così, «spero che alla fine vinca il buonsenso, ho deciso di candidarmi quando ho capito che Bertolaso è un candidato che non può arrivare minimamente al ballottaggio». Buonsenso o lotta politica?