Siamo nel 2016 e anche i sondaggi politici ed elettorali non avvengono solo sui canonici questionari via telefono o scritti che campioni italiani vengono selezionati dai vari istituti di ricerca: in vista delle comunali sono i social che vengon battuti notevolmente per comprendere le ultime tendenze di voto. Il lavoro compiuto da Reputation Manager, azienda milanese che si occupa di reputazione di aziende e personaggi pubblici, ha realizzato uno studio sulle prossime amministrative a Milano: emerge che Stefano Parisi, il candidato di centrodestra, sarebbe in vantaggio sullo sfidante Giuseppe Sala. Il city manager che ha riunito tutto il centrodestra ottiene un indice reputazione positivo di 10 punti su una scala di 100, mentre Sala ha un incide negativo, di -23,6. Il trend rimane invariato anche per il cosiddetto web sentiment, il giudizio degli utenti web in relazione a quanto espresso dai candidati nelle ultime settimane: anche qui Parisi batte Sala con 53% contro il 24,7%. La politica e i cittadini non sono solo social, ma è certamente una indicazione piuttosto importante che qualcosa nel centrosinistra ancora non funziona.
Dopo settimane di vantaggio del M5s nei sondaggi politici a livello nazionale, si arriva con gli ultimi sondaggi elettorali prodotti da Tecno per Porta a Porta ad una sostanziale parità tra i Cinque Stelle e il Partito Democratico. Prima delle amministrative, la partita a livello nazionale si gioca sostanzialmente in parità nelle possibile, anzi quasi certa, opzione del ballottaggio per regolare la nuova legge elettorale dell’Italicum. Secondo i dati di Tecnè, nell’ipotesi secondo turno la lista del centrosinistra con Pd, Area Popolare, Italia dei Valori prenderebbe il 50% dei voti degli italiani che hanno deciso cosa votare (il 44% del campione intervistato), mentre i grillini pareggiano dall’altra sponda. Il dato degli incerti rimane al 56%. Secondo il secondo scenario di ballottaggio, tra Centrosinistra a Centrodestra unito vede la compagine dem in vantaggio di pochissimo sugli avversari, 51% contro 49%. Si chiude con il terzo scenario, la sfida Movimento 5 Stelle e Centrodestra e qui la forbice rimane la stessa a vantaggio dei grillini, 51% contro il 49%. Empasse generale insomma, l’impressione è che i risultati delle Comunali potranno spostare qualche bilanciamento in più rispetto all’odierna situazione.
E’ poca la fiducia della maggioranza degli italiani nel governo Renzi. E’ questo uno dei risultati degli ultimi sondaggi politici 2016. Secondo infatti la rilevazione condotta dall’Istituto Ixé e divulgata dal programma di Rai 3 Agorà gli elettori non si fidano dell’operato dell’Esecutivo. Il 37% del campione di italiani intervistati ha risposto di avere poca fiducia nel premier e nella sua squadra di ministri e il 34% addirittura nessuna. Molta/abbastanza fiducia per il 29%, abbastanza per il 24%. Solo il 5% degli elettori ha invece risposto di avere molta fiducia nel governo. Gli ultimi sondaggi politici 2016 dell’Istituto Ixé hanno anche analizzato le conseguenze politiche del referendum sulle trivelle. La consultazione non è stata valida per la mancnza del raggiungimento del quorum. Lo stesso premier aveva definito “legittima” la scelta del non voto ma non sembra che questo lo abbia “premiato”. Agli elettori è stato chiesto: Come è secondo lei, dopo il referendum sulle trivelle del 17 aprile, Renzi? E il 47% ha risposto: più debole. Per il 27% degli italiani Matteo Renzi è invece più forte mentre quasi la stessa percentuale di intervistati, il 26%, non ha espresso un giudizio.