Sono numerose le reazioni politiche dopo i risultati delle elezioni Austria 2016 che hanno portato l’estrema destra del FPOE alla vittoria al primo turno con il 35%, in attesa della consacrazione al ballottaggio contro i Verdi, secondi al 21%. L’Unione Europea si guarda allarmato per l’emergenza migranti che rimane molto alta specie con le possibili chiusure delle frontiere sul Brennero che preoccupano l’Italia. Ecco le parole di Renzi, margine del vertice con Obama, Hollande, Merkel e Obama – hanno parlato di anti-terrorismo ma di certo la quesitone austriaca non sarà stata ignorata – «questo risultato è un campanello d’allarme, rispetto le scelte del popolo austriaco ma sono convinto che loro rispetteranno le decisioni prese dall’Ue». Estremo entusiasmo arriva invece dagli alleati della destra europea, Marine Le Pene e Matteo Salvini: per la leader del Front National, «le mie più sincere congratulazioni ai nostri amici del FPOE per questo magnifico risultati, bravo al popolo austriaco», mentre più nel profondo le parole del segretario della Lega Nord. «Provo immensa gioia per il grande successo del nostro storico alleato: è la migliore risposta agli indecisi, a chi tentenna nel centrodestra italiano. Quel che mi sconcerta e che mi fa arrabbiare è il pressapochismo con cui vengono definiti destra xenofoba e razzista dai media». Salvini si scaglia contro le accuse di anti-libertà che provengono da chi non condivide le scelte e la politica della destra “alla Hofer”, «Chiunque chieda libertà, immigrazione controllata e una Europa diversa viene subito marchiato. Il politicamente corretto uccide la verità e la realtà».
L’interesse per i risultati alle Elezioni in Austria 2016 dell’intera Europa e come vedremo tra poco anche degli Stati Uniti non è da spiegarsi in alto modo se non per la grande e complessa emergenza dei migranti che sta flagellando le istituzioni europee in questi ultimi due anni. La crisi migratoria sta di fatto dividendo Paesi e popoli europei tra chi vuole tenere le porte aperte e chi le vuole chiudere con dei muri, con chi chiede una moderazione in entrambi i versi che al momento non raccoglie un seguito piuttosto numeroso. La vittoria al primo turno, ora arrivano i ballottaggi dove ancora tutto potrebbe succedere, della destra xenofoba di Hofer ha rivoltato reazioni da ogni parte politica dell’Eurozona preoccupata/soddisfatta, a seconda della provenienza, per le sorti del voto a Vienna. Con Hofer come premier evidentemente, come già annunciato dallo stesso leader austriaco, il muro al Brennero e presso le frontiere in generale vedranno una stretta improvvisa, mentre al contrario gli stati generali Ue stanno cercando in ogni modo di evitare per una possibile soluzione diplomatica (che comunque sembra essere lontana anni luce). Le parole di Obama, pochi minuti fa al vertice anti-terrorismo di Hannover con Merkel, Renzi, Cameron e Hollande, sono chiare in questo senso: il mondo (e ovviamente anche gli Stati Uniti) hanno bisogno di una Europa Unita. Cosa risponderanno i cittadini austriaci?
Risveglio choc per gli austriaci dopo le elezioni in Austria che hanno visto nei risultati trionfare l’estrema destra al primo turno con il 35% preso dallo xenofobo e anti-europeista Hofer. Si rafforza lo spettro di un’Austria sempre più blindata contro migranti e più per i muri che non per le porte aperte: i cittadini d’oltralpe orientale hanno scelto così, con il primo turno delle elezioni 2016 andato proprio al nemico dell’Europa e dei migranti, Norbert Hofer. Si va al ballottaggio visto che la maggioranza assoluta non è stata premiata e dunque per gli sconfitti qualche speranza ancora di non vedere Hofer nuovo presidente c’è ancora ma il problema resta anche perché il secondo più votato dietro di lui è un altro esponente “alternativo”, il verde Alexander van der Bellen, con il 21%. È estrema destra contro i Verdi, con i partiti tradizionali che vedono una sconfitta a dir poco clamorosa: socialisti di Rudolf Hundstorfer rimangono al palo con l’11% delle preferenze, stessa cifra per il leader dei Popolari, Andreas Khol. Un vero choc per la coalizione al potere visto che perde elezioni per la prima volta dopo il 1945, una batosta davvero storica: il Fpoe, per chi si ricorda era il partito del discusso leader Haider, morto nel 2008, si tratta invece della miglior prestazione di sempre. E ora dunque cosa succede in Austria? Il voto rischia di avere un pesantissimo riflesso anche per l’Europa, dove l’impalcatura della libera circolazione di Schengen rischia di crollare se davvero dovesse vincere al ballottaggio Hofer, con già il governo attuale, non certo filo-destra, che ha minacciato la chiusura del Brennero con il muro in costruzione. Italia ovviamente è ancora più interessata dal capire le sorti dell’Austria visto che le decisioni anti-migranti austriache potrebbero ripercuotersi soprattutto sui nostri confini. Hofer ha già minacciato che di sfiduciare il governo qualora non adottasse misure più restrittive sui migranti: Renzi ha commentato così la vittoria al primo turno, “Hofer? Un campanello d’allarme, anche se rispetto le decisioni degli austriaci: non sono sicuro che loro rispetteranno quelle dell’Ue”. Di diversissimo umore invece Salvini che commenta, “la migliore risposta a chi tentenna, immensa gioia per la vittoria del nostro storico alleato Fpoe”.