“La partita delle amministrative è già decisa: a Roma vincerà Virginia Raggi grazie ai voti del centrodestra e a Milano Stefano Parisi grazie ai voti dei Cinque Stelle. Berlusconi non intende appoggiare né la Meloni né Marchini perché vuole andare alla conta, ma poi alle politiche il centrodestra tornerà a unirsi”. E’ l’analisi di Vittorio Sgarbi, critico d’arte, ex sottosegretario ai Beni culturali e deputato per quattro legislature. In un’intervista uscita sul Corriere della Sera, Guido Bertolaso ha detto: “Ero pronto a un passo indietro per trovare una convergenza con Marchini: Forza Italia ha detto no”.



Sgarbi, che cosa sta succedendo nel centrodestra a Roma?

Quella di Roma è una partita senza senso, perché il ballottaggio sarà in ogni caso tra Giachetti e la Raggi; e gli elettori di centrodestra voteranno per la candidata dei 5 Stelle. La difficoltà di ottenere un risultato vittorioso a Roma ha indotto i diversi leader dello schieramento a contarsi. In questo modo si intende capire quanto valgono Fratelli d’Italia, Lega nord, Forza Italia, Ncd e la Destra. Ognuno si misura, ma nessuno vuole vincere.



In che senso il centrodestra non vuole vincere a Roma?

Tutti insieme potevano vincere il primo turno, per poi essere sconfitti al secondo turno. In questo modo invece ne restano esclusi. Storace ruba voti alla Meloni, Marchini a Bertolaso, e il risultato è un gioco al massacro deliberato e consapevole. Se anche la Meloni passasse al primo turno, si sa poi che non vincerebbe al ballottaggio. L’interesse di ognuno è quindi quello di fare vedere i gioielli di casa propria, e così il frazionamento dell’area di centrodestra impedisce a ciascuno dei quattro candidati di arrivare al ballottaggio. Il gioco è a vedere chi vale di più.



Secondo lei quanto valgono i singoli candidati?

Il blocco Meloni-Salvini arriverà al 16-20%, Bertolaso avrà il 9% e Marchini il 10%.

Perché è convito che se anche arrivasse al ballottaggio, il centrodestra comunque non vincerebbe?

Perché vincerà Virginia Raggi. Al primo turno il centrodestra potrebbe anche ottenere il 35-38%, ma poi non avrebbe più nessuno che lo voti al secondo turno. Il ballottaggio teoricamente potrebbe essere tra Raggi e centrodestra o tra Raggi e Giachetti. Il centrodestra però dividendosi si è precluso di andare al ballottaggio. Se al ballottaggio vanno Giachetti e Raggi, la nuova destra si coagula con M5s.

L’età sta rendendo Berlusconi più imprevedibile?

No. Non è che Berlusconi abbia perso la testa e non abbia capito come andrà a finire. La partita è molto chiara: Bertolaso è un candidato di bandiera. Quando Salvini ha deciso di non appoggiare il candidato di Forza Italia, Berlusconi comunque non ha avuto nessun interesse ad appoggiare la Meloni o Marchini. Semmai il Cavaliere si aspettava che gli altri convergessero su Bertolaso, ma quando gli altri hanno rotto, lui ha continuato sulla sua strada.

Il centrodestra va a contarsi con l’obiettivo di spodestare Berlusconi?

E’ quello che dicono tutti, intanto però si contano in vista delle prossime politiche. Le elezioni nazionali potrebbero essere vinte da una coalizione in grado di arrivare al 40% al primo turno. Se si scopre che a Roma, pur perdendo, il centrodestra ha il 43%, potrebbe essere un dato nazionale.

 

Perdere Roma non avrà conseguenze in vista delle prossime elezioni politiche?

Per il centrodestra comunque è meglio perdere Roma. La capitale infatti è già persa, e comunque è una città ingovernabile, piena di trappole e finzioni. Tanto il centrodestra con Gianni Alemanno quanto il centrosinistra con Ignazio Marino hanno prodotto risultati deludenti, adesso quindi tocca ai 5 Stelle. Giachetti è lì per fare la vittima sacrificale, potrebbe vincere solo a una condizione.

 

Quale?

Che Pannella, prima di morire, decidesse di appoggiarlo.

 

Che cosa vuole Berlusconi?

Berlusconi punta solo a vincere a Milano, e lì non è escluso che possa farcela perché la candidatura di Parisi è convincente. Ma a Roma nessuna candidatura può essere convincente.

 

Alla fine a Milano vincerà Sala o Parisi?

A Milano la partita è aperta, e quindi per il centrodestra ha un senso presentarsi unito. Al secondo turno i 5 Stelle, in odio a Renzi, voteranno per Parisi. Alla fine quindi la Raggi vincerà a Roma e Parisi a Milano.

 

Secondo lei dopo queste amministrative il centrodestra come lo abbiamo conosciuto fino a oggi esisterà ancora?

Sì, la coalizione di centrodestra si sta già preparando in vista delle politiche.

 

Con una guida moderata o di Salvini?

Salvini avrà un peso rilevante, ma la guida resterà in mano ai moderati. Comunque prima vediamo come andrà la partita delle amministrative, e poi il centrodestra senza dubbio si ricompatterà in vista del voto nazionale.

 

(Pietro Vernizzi)