Il ddl Boschi sotto referendum costituzionale d’ottobre sta di fatto dividendo e sarà sempre più così il sistema politico in due, pro Renzi e contro Renzi, con il premier che aiuta questa divisione ribadendo il proprio “giocarsi la faccia” di fronte a questo voto nel referendum confermativo. Ma non è solo la politica che si muove per il Sì o il No, + una intera campagna a livello sociale che nei prossimi mesi approfondito le tematiche delle varie posizioni. Del tutto schierato contro la riforma Boschi è il violinista e artista Moni Ovadia che assieme al Comitato Difesa Costituzione sostiene la raccolta delle firme per il No al referendum costituzionale. Domani, alle ore 17 al Caffè San Marco di Trieste Moni Ovadia incontrerà la stampa per illustrare i contenuti del Comitato per il No. «Il disegno di legge Boschi è chiara che mira a stravolgere l’architettura istituzionale del sistema democratico, così come scritto nella Costituzione repubblicana. Il tutto ad opera di un Governo espressione del Parlamento eletto con il Porcellum e ora avanti con l’Italicum. Va difesa la Costituzione frutto della Resistenza e fondata sul principio secondo cui la sovranità appartiene ai cittadini».



Il referendum d’ottobre sulla riforma costituzionale sta prendendo un grosso spazio del dibattito politico con i vari membri dei partiti impegnati nella lunga battaglia fino all’autunno per spiegare le ragioni del Sì e del No al dddl Boschi che prevede alcune importanti modifiche alla Costituzione della Repubblica Italiana. Questa sera a Villanuova un incontro organizzato dal Pd di Val Sabbia presenterà un importante ospite che ha partecipato alla prima scrittura della Legge Boschi e che proverà ad illustrare il significato profondo del ddl, i rischi e gli elementi importanti della possibile riforma chiave del Governo Renzi, se i cittadini la premieranno con il Sì a maggioranza. Sarà Roberto Cociancich, senatore Pd e membro della prima commissione permanente Affari Costituzionali, interverrà per spiegare nel dettaglio il teso del referendum costituzionale d’ottobre. Avvocato milanese, Cociancich è anche capogruppo Pd nella commissione Politiche Ue: incontro alle ore 20.30 presso la Sala Consigliare del Comune di Villanuova.



Sul referendum costituzionale d’ottobre è un Matteo Renzi show, come ai bei tempi, quello che lancia la battaglia per il voto in autunno: dalla sua e-news viene lanciata la grande tirata per la volata di ottobre sulla riforma chiave dell’intero suo mandato, come da lui stesso ripetuto in varie occasioni, “mi gioco la faccia su questa riforma, se perdo vado a casa”. Auspica e indica le prossime tappe per la formazione dei comitati per il Sì, con l’aiuto dei vari autorevoli protagonisti che hanno sostenuto e accettato di appoggiare il voto referendario sul ddl Boschi. «Siamo letteralmente invasi da vostre richieste di partecipazione per la grande sfida referendaria di ottobre. Grazie di cuore. È bellissimo sapere di poter contare su tanta gente che ha voglia di metterci la faccia». Un Renzi che lancia dunque la battaglia, come ha ricordato ieri stesso anche la stessa firmataria della legge con le modifiche costituzionali, Maria Elena Boschi: la stessa bella ministra sta lavorando da tempo allo scouting dei personaggi che comporranno il Comitato Nazionale del Sì al Referendum d’ottobre, che farà da trade d’union per tutti i comitati spontanei nati a livello locale, con informazioni che darà lo stesso Renzi nelle prossime e-news. «Con il Sì, si cambia, si risparmia, si velocizzano le leggi, si semplifica, si dà stabilità. Si rende l’Italia un Paese più forte e più semplice. E’ un referendum su una legge che abbiamo fatto noi, ci mancherebbe che non facessimo informazione. Lo abbiamo sempre fatto. A partire da lunedì prossimo, al teatro Niccolini di Firenze, “tappa del tour nei teatri che ci porterà al referendum costituzionale di ottobre».

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