Ancora botta e risposta nel Centrodestra in vista delle elezioni comunali 2016 a Roma, dopo l’annuncio di ieri del ritiro di Guido Bertolaso alla corsa per candidato sindaco. Forza Italia ora appoggia Alfio Marchini e Silvio Berlusconi cerca di ricucire un’unità del Centrodestra. Come riporta La Stampa il Cavaliere si rivolge al leader della Lega Nord Matteo Salvini e al leader di Fratelli D’Italia Giorgia Meloni: “A loro dico che non mi aspettavo tanta durezza, io tanta durezza non l’ho mai praticata tantomeno verso gli alleati. Non c’è un centrodestra vincente senza di noi, sarebbe solo di testimonianza e per vincere invece dobbiamo ritrovare i voti dei moderati”. Ma arriva secca la replica di Salvini: “Berlusconi dice tante cose, io sono tifoso milanista mi ha detto questa estate che avevamo uno squadrone e che avremmo giocato come il Barcellona e chi è tifoso sa come siamo messi. Gli va la gratitudine per tutto quello che ha fatto. Ma il tempo passa per tutti e non puoi dire sempre le stesse cose per 20 anni”.
Roma nel caos, elezioni comunali 2016 con il centrodestra in subbuglio dopo la decisione di ieri di Berlusconi e di Forza Italia di far “sedere” Bertolaso per convergere sulla candidatura di Alfio Marchini. Si scrive “mossa per vincere”, si legge “stoccata a Meloni e Salvini per guida al centrodestra”: si potrebbe riassumere forse così il fatto di ieri: l’ormai ex candidato di Forza Italia ha voluto motivare così la sua ritirata dalla corsa al Campidoglio. «Ho deciso di sedermi in panchina per consentire alle forze che si riconoscono nei principi del liberalismo e del cattolicesimo di unire i loro sforzi e partecipare alla competizione elettorale puntano a vincere e non solo a testimoniare». La reazione degli avversari è immediata, netta, fin tropo facile e “scontata” dopo una mossa che ha spiazzato un po’ tutti ieri e non solo nel centrodestra: la candidata del Movimento 5 Stelle e favorita, Virginia Raggi, ha commentato “oggi cade anche la maschera di Marchini, da “liberi dai partiti” alle nozze con Berlusconi, M5s unica alternativa per Roma”, spiegando poi alla stampa che il vero sconfitto di tutta questa operazione è Marchini e neanche tanto Bertolaso. Più sottile e ironico Roberto Giachetti, «esprimo solidarietà a Marchini, che avendo tappezzato Roma di manifesti con su scritto “liberi dai partiti” dovrà ora rivederli. Non so se ci metterà una pecetta sopra». A SkyTg24 il candidato del Pd ha poi rimarcato come «di Berlusconi, di Salvini e di Meloni non me ne frega niente, ma se un cittadino romano che fino a ieri ha votato a destra, pensa che io, volendo aumentare le corsie preferenziali, meriti la sua fiducia, sarò ben lieto che questa fiducia arrivi». Caos sembrava alla vigilia e caos, al momento, sarà.