Un Matteo Renzi a tutto campo con il suo #Matteorisponde iniziato da pochi minuti su Facebook con la diretta streaming video live sul suo account ufficiale: si è partiti con la parie di genere, con la polemica arrivata da un lettore che chiede come non vi sia il Ministero per le Pari Opportunità: «noi abbiamo puntato sulla partita di genere nel fare il nostro Governo, il migliore per presenza femminile di tutte le legislature e l’impegno è stato fatto con la scelta, discutibile quanto volete, di non mettere un ministero apposito ma di usare al meglio quell’apparato per lavorare davvero sulla tematica di genere». A ruota libera, Renzi risponde sia Twitter che su FB, con i temi già scottanti che arrivano: la sicurezza e il rischio attentati, «bisogna lavorare davvero sulle nostre periferie, se lo avessero fatto a Bruxelles anni fa probabilmente qualcosa sarebbe cambiato. Sulla sicurezza locale dobbiamo fare di più per la piega dei furti in appartamento: questa non è microcriminalità, ma è assolutamente macrocriminalità, lavoriamo sulla certezza della pena. Quelli beccati devono restarci in galera!». 



Alle ore 17 inizierà il #Matteorisponde con la diretta su Facebook del premier Matteo Renzi che incontrerà i vari cittadini italiani che vorranno interpellarlo per domande e questioni sui temi più caldi del momento e sulle questioni più annose della politica italiana, nonché le discussioni del Governo e i prossimi punti del programma dell’esecutivo. Al suo account Twitter sono iniziate ad arrivare le prime domande, al netto dei soliti insulti/discussioni sterili: per prima cosa un cittadino chiede, “vorrei informazioni sul tanto decantato Jobs Act”, con allegato un articolo del Corriere sul possibile flo della riforma renziana per eccellenza. Sulla stessa scia, un altro navigante chiede perché è stato finanziato il Jobs Act con i fondi Pec destinati al sud; altri, soprattutto docenti, chiedono conto delle presunte “gravi ingiustizie ai danni degli abilitati al Tfa?”. Il mirino si sposta poi sullo scandalo petrolio, “se l’emendamento è tuo, perché hai accettato le dimissioni della Guidi?” e sul problema delle pensioni, moltissime le richieste di agire per evitare il collasso del sistema previdenziale nazionale.



Matteo Renzi oggi alle 17 sarà in diretta Facebook e in streaming video per rispondere a tutte le possibili domande che verranno poste dal pubblico e dai lettori sui temi più caldi del momento: #Matteorisponde è l’hashtag ufficiale, con il premier che il giorno dopo lo show alla Direzione del Pd con il botta e risposta con la minoranza dem e le accuse di Cuperlo e Speranza – “non sei in grado di fare il segretario, sei arrogante” – prova a giocare la carta del semplice pubblico di elettori e contestatori. I temi e le polemiche delle ultime settimane sono avariate e numerose ma Renzi ha scelto lo stesso il confronto con il web sul social più seguito, per l’appunto Facebook. Su tutti, la questione del referendum sarà certamente uno dei punti di maggiore interesse, con le varie polemiche nate dopo le dimissioni del ministro Guidi e sopratutto per la proposta anche ieri in qualche modo confermata di non votare questo referendum ma di andare invece al prossimo, quello in ottobre sulla Riforma Costituzionale. Altri temi in gioco, più che le inchieste sul petrolio che probabilmente interessano più le procure e noi giornali, le domande potrebbero virare su problemi più concreti e quotidiani di un Paese che, nonostante la piccola ripresa, continua a far fatica in molti campi. E allora il delicatissimo nodo delle pensioni, il problema annoso del lavoro anche dopo il Jobs Act, fino all’emergenza immigrati e migranti e all’urgente pacchetto sicurezza dopo i numerosi attentati terroristici nel mondo e in Europa. Renzi risponderà dunque a tutte le domande che arriveranno dalle ore 17 tramite una inusuale diretta Facebook.

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