Si potrebbe creare un vulnus ammnistrativo in vista delle prossime elezioni comunali 2016. E’ quanto annuncia l’Anci, l’associazione nazionale dei comuni italiani presieduta da Piero Fassino che scrive una lettera al ministro per gli Affari Regionali Enrico Costa e riportata dall’agenzia di stampa Askanews: “Dopo aver ricordato che nel caso di rinnovo del consiglio del comune capoluogo, le norme vigenti prevedono che si proceda a nuove elezioni del Consiglio Metropolitano entro sessanta giorni dalla proclamazione del sindaco del comune capoluogo, Fassino segnala anche che le stesse norme stabiliscono che la cessazione dalla carica comunale comporti la decadenza da Consigliere metropolitano. Per evitare che si determini un vulnus amministrativo, con la mancanza di un organo collegiale deliberante che ha competenza su atti obbligatori per legge quali, ad esempio, l’approvazione del bilancio, Fassino ricorda che il testo unico degli enti locali prevede, in caso di rinnovo dei consigli comunali, un periodo di prorogatio sino all’elezione dei nuovi organi. Pertanto, ad avviso di Anci, tale disposizione potrebbe trovare applicazione anche per il Consiglio metropolitano, dovendosi garantire la continuità dell’organo nell’espletamento degli atti di ordinaria amministrazione ed obbligatori per legge”.



Si avvicinano le elezioni comunali 2016 che con tutta probabilità si svolgeranno a inizio giugno. Gli elettori sono chiamati al voto in varie città, tra cui Roma, Milano, Bologna, Napoli, Torino. Per quanto riguarda la Capitale tra i candidati c’è Virginia Raggi per il Movimento 5 stelle. Il fondatore del partito Beppe Grillo interviene nel dibattito e dichiara a Corriere Tv, secondo quanto riportato dall’agenzia di stampa Adnkronos: “Se la Raggi non vince, mi dò fuoco in piazza. Non capisco come non si possa votare una persona come Virginia Raggi. Qual è il meccanismo mentale che ti porta a non votare una persona competente, mamma, che si presenta bene, un avvocato, che non ha precedenti penali”. E, a proposito della cessione della proprietà del M5s aggiunge: “Succederà sicuramente ma non è questione di proprietà del marchio, io ho una funzione di garante con Casaleggio. E’ già in corso questo procedimento di cambiamento. Io voglio che il Movimento sia gestito da persone che con me e Gianroberto hanno fondato il Movimento”.

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