Continua la campagna elettorale per le elezioni comunali di Roma 2016. La candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi oggi non si è presentata al confronto con gli altri quattro in corsa per la poltrona di primo cittadino, organizzato dall’Acer, l’Associazione dei costruttori edili di Roma e provincia. Ma ha rilasciato un’intervista al Corriere Live, come riporta la Repubblica, in cui ha dichiarato che il suo primo atto se fosse eletta sindaco di Roma sarà “tagliare la carta di credito”: “Il sindaco ha delle spese di rappresentanza che vengono già previste in fondi precisi, quindi non ha bisogno di carte. Si tratta di un atto simbolico per inaugurare un nuovo corso, di un’amministrazione attenta alle risorse”. E sulla vicenda di Parma e dell’avviso di garanzia al sindaco Cinquestelle, indagato per le assunzioni al teatro Regio, ha sottolineato: È giusto e corretto che a seguito di un avviso garanzia vengano esplorate e capite le motivazioni, poi sulla base di quelle se ci sono irregolarità ma anche contrarietà ai principi del Movimento ci si dimette ma che gli avvisi di garanzia non vengano utilizzati come manganelli, diverso è il caso di diffamazione da quello di un abuso di ufficio. Noi siamo onesti ma non sciocchi”.



Si è svolto questa mattina, in vista delle elezioni comunali di Roma 2016, un confronto tra i candidati sindaco. Il faccia a faccia è stato organizzato dall’Acer, l’Associazione dei costruttori edili di Roma e provincia. All’evento era assente Virginia Raggi, la candidata del Movimento 5 Stelle. Erano presenti invece gli altri quattro: Roberto Giachetti, candidato del Pd, Alfio Marchini sostenuto da Forza Italia, Giorgia Meloni candidata di Fratelli D’Italia e Stefano Fassina candidato di Sinistra Italiana. I candidati hanno risposto a sei domande uguali. Stefano Fassina ha affermato, come riferisce La Repubblica: “Domani il Tar deciderà sulla riammissione della nostra lista ma comunque vada come deputato eletto a Roma continuerò ad occuparmi della città”. Mentre l’assenza di Virginia Raggi è stata così commentata dal direttore dell’Acer Alfredo Pecorella: “Quando abbiamo immaginato questo incontro abbiamo pensato di riunire in un’unica occasione tutti i maggiori candidati sindaco, li abbiamo invitati e tutti hanno aderito all’iniziativa, purtroppo lunedì Virginia Raggi ci ha comunicato di non essere qui con noi per sopraggiunti impegni personali inderogabili. Ci dispiace molto. Noi comunque abbiamo conservato simbolicamente il suo posto sul palco a testimonianza della nostra volontà di continuare a essere interlocutori di tutti, e di continuare il dibattito sulla città”.



Ancora una dichiarazione di Alfio Marchini, candidato alle elezioni comunali di Roma 2016 e sostenuto da Forza Italia. Dopo quelle sulle unioni civili, con relative polemiche, Marchini ieri ha raccontato che secondo suo nonno “il più grande urbanista di Roma era Mussolini”. Il candidato sindaco lo ha raccontato ai candidati della lista Storace, come riporta la Repubblica: “Era il 1968, mio nonno viene invitato alla facoltà di Architettura a Valle Giulia. Ha chiesto, alla fine della lezione, chi è il più grande urbanista in questa città? Ha risposto Benito Mussolini”. E ha aggiunto: “A mio nonno dicevo ‘puoi farmi leggere quanto ti pare Lenin, non voto comunista’. Però mi ha insegnato molto, come l’onore della parola e di diffidare dai tiepidi, quelli che non sai se sono destra o sinistra”. Per quanto riguarda la candidatura a primo cittadino alle elezioni comunali di Roma 2016 ha sottolineato: “La mia unica ambizione è quella di far diventare Roma un modello mondiale grazie a modernità e socialità, senza creare quartieri ghetto come in alcune grandi metropoli, per esempio Londra e Parigi”.



È scontro per le Elezioni Comunali Roma 2016, ma non più solo Raggi vs Marchini: la candidata del Movimento 5 Stelle, favorita nei sondaggi, sta passando al contrattacco nell’agone politico romano, tra i più complessi delle prossime Amministrative de 5 giugno. Ora è Roberto Giachetti, il candidato del Pd e probabile diretto avversario al ballottaggio, ad essere preso di mira dopo la notizia di alcuni manifesti abusivi appesi illegalmente di un candidato alle liste Pd. Il vincitore della primarie dem ha denunciato l’accaduto ma per la Raggi non basta il “tardivo gesto: parlano di legalità e di coerenze e poi scivolano sui manifesti abusivi, che è una storia già nota in ogni campagna elettorale. La più banale se vogliamo ma è un buon indicatore per smascherare chi abbiamo davanti prima ancora del voto», scrive su Facebook la bella candidata grillina. Ma non si ferma qui, dato che prova un secondo affondo, nella classica chiave di attacco politico “due pesi, due misure”: «denunci i manifesti abusivi? Eppure hai votato i condoni delle multe: nasconde Giachetti il suo voto favorevole al Milleproroghe del 2014 che come ogni anno ha sanato centinaia di migliaia di euro di multe inflitte ai partiti. Fondi pubblici che invece di entrare nelle casse dei Comuni, tra cui Roma, dal 1996 hanno fatto condonare alla casta circa 1 miliardo di euro. E poi fanno la morale». Che la battaglia per le Elezioni Comunali 2016 a Roma si trasformi anche questa volta in “guerra morale” sembra ormai condannata anche questa campagna elettorale politica.