Confronto in tv ieri sera tra i candidati alle elezioni comunali 2016 a Roma. Giorgia Meloni, Roberto Giachetti, Virginia Raggi e Stefano Fassina sono stati ospiti della trasmissione Matrix in onda su Canale 5. I quattro candidati a sindaco della Capitale alle amministrative che si svolgeranno il prossimo 5 giugno si sono confrontati su vari temi, dalle droghe leggere alle multe. La proposta del candidato del centrosinistra Roberto Giachetti farà sicuramente discutere, come riporta Romatoday.it: “Penso che le droghe leggere, che già oggi sono libere, devono essere legalizzate per evitare che i soldi vadano alla criminalità organizzata. Devono andare anzi allo Stato per investire in prevenzione. Il proibizionismo non funziona più. Se ho mai fumato uno spinello? La risposta si sa già”. Sull’argomento la candidata di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni ha affermato: “Non mi piace la droga e non ho mai fumato uno spinello, per anticonformismo perché lo facevano tutti”. E Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle: “Sì, da giovane. Ma non mi è piaciuto”.
Giuseppe Sala è candidabile alle elezioni comunali 2016 a Milano. Il candidato del Partito Democratico potrà correre per la poltrona di sindaco del capoluogo lombardo: lo ha deciso il Tar che ha rigettato il ricorso presentato dal Movimento 5 Stelle. Nei giorni scorsi il candidato del M5s Gianluca Corrado aveva sollevato la questione di incandidabilità di Sala perché il manager non si sarebbe dimesso da commissario di Expo2015. Ma il Tribunale amministrativo regionale ha affermato, come riporta il Corriere della Sera, che ci si troverebbe davanti un caso di ineleggibilità e non di incandidabilità. Dunque la questione è eventualmente rimandata al dopo elezioni comunali 2016 e potrà nel caso essere sollevata nel primo Consiglio comunale o davanti al giudice ordinario. Giuseppe Sala ha commentato così la decisione, come si legge sempre sul quotidiano: “Non avevo molti dubbi da quanto mi dicevano i miei legali, quindi sono contento, ma sono sempre stato molto sereno tanto che non mi sono fermato un solo istante”.
Continua a far discutere l’ipotesi di votare anche lunedì 6 giugno alle prossime elezioni comunali 2016: gli italiani saranno chiamati alle urne domenica 5 giugno per rinnovare sindaci e consigli comunali di oltre 1300 comuni. Tra le città in cui si voterà anche Roma e Milano e altri capoluoghi di regione tra cui Bologna, Napoli, Torino, Cagliari, Trieste. Nei giorni scorsi il ministro dell’Interno Angelino Alfano aveva proposto di votare anche lunedì 6 e per gli eventuali ballottaggi pure lunedì 20 oltre che domenica 19 giugno. Lo scorso lunedì sera però, dopo le polemiche sui costi aggiuntivi e “strategie occulte” alla base della proposta il ministro Alfano l’ha ritirato e al termine del Consiglio dei Ministri ha annunciato che si voterà solo in una giornata come stabilito. Ma il Codacons ha promosso ricorso d’appello per ottenere lo spostamento delle elezioni comunali 2016 o l’aggiunta della data di lunedì 6. In una nota dell’associazione a difesa dei consumatori si legge infatti che “sul rinvio delle prossime elezioni al 12 giugno e sull’estensione del voto anche alla giornata di lunedì 6 giugno, il Consiglio di Stato deciderà definitivamente il prossimo 26 maggio”.