Anche il presidente della Repubblica ha voluto ricordare Marco Pannella, morto questa mattina dopo lunga malattia: Sergio Mattarella ha sottolineato come la «morte di Marco Pannella mi addolora profondamente, era un protagonista della politica italiana, senza mai essere legato al potere, ha combattuto battaglie di grande importanza, particolarmente nel campo dei diritti». Personaggio, decisivo e discusso, ma pur sempre un leader che verrà ricordato sui libri di storia, nonostante le sue battaglie non siano state sempre condivisibili, come ha giustamente ricordato la Santa Sede oggi. «Pannella ha rappresentato con passione tanti cittadini, riuscendo non di rado a trasformare una condizione di minoranza nell’avvio di processi di cambiamento. È stato un leader politico controcorrente, un interlocutore scomodo anche per chi ha condiviso il suo impegno». Nell’intervista a Rai News24, Mattarella entra poi nel dettaglio per quanto riguarda la figura di Marco Pannella: «Il riconoscimento che oggi gli viene tributato anche da quanti non erano d’accordo con le sue idee, testimonia che, per molti aspetti, è stato coscienza critica del nostro Paese, sulla base di una fedeltà ai principi di libertà e di democrazia – prosegue il Capo dello Stato – Ho avuto modo di parlare più volte negli ultimi tempi con lui, anche in questi giorni di sofferenza».
Lo scorso 2 maggio, Marco Pannella aveva compiuto 86 anni, ma da circa un mese le sue condizioni di salute erano peggiorate facendo temere il peggio, fino al primo pomeriggio odierno, quando il leader dei radicali si è spento. Oggi è il giorno dei messaggi di cordoglio e di affetto a Pannella, dall’ex compagna di tante battaglie, Emma Bonino, al Premier Renzi. A ricordare Pannella è stato anche Clemente Mimun tramite un suo lungo articolo sul Corriere.it. Mimun ha svelato gli ultimi giorni di vita del politico scomparso: “Marco ha trascorso le sue ultime ore senza soffrire. Una terapia antalgica lo ha difeso dai dolori addominali che lo hanno stremato negli ultimi giorni”. “Non ha interrotto la sua attività politica neppure per un giorno. Negli ultimi 100, però, è stato straziante vederlo appassire, giorno dopo giorno, ma anche inevitabile per un amico di sempre”, ha raccontato. Da tre mesi lottava con grinta la sua battaglia personale. “Ma lo ha fatto anche con la tenerezza di chi, sempre più debole ed appannato, abbracciava e si faceva abbracciare, lanciava baci, sorrideva e provava, come poteva, ad interagire”, ha rivelato il giornalista. “Nel suo lungo addio il tumore maledetto, gli acciacchi di troppi digiuni, i polmoni usurati da migliaia di sigari e sigarette e una vita intensa, come 50 esistenze di noi umani. Marco ha combattuto con una incredibile energia la sua battaglia per la vita”, ha aggiunto Mimun, che racconta come Pannella abbia sempre amato la vita sebbene l’abbia spesso messa in pericolo. Sul finale, il giornalista ha riassunto in poche parole cosa è stato Marco nel corso degli anni: “Marco il buono, ma inflessibile. Sempre determinato, spesso insopportabile, ma pronto all’ascolto. Duro, durissimo, soprattutto con se stesso. Un uomo integro, un gigante delle libertà, che ha conquistato per tutti diritti fondamentali. Lascerà un patrimonio di passione civile, morale e di buona politica. Spero per tutti noi che, prima o poi, qualcuno avrà il coraggio e la forza di raccogliere il suo testimone”.
L’intero mondo politico si smuove per salutare Marco Pannella, morto oggi dopo una lunghissima doppia malattia (aveva due tumori) che aveva costretto il ricovero ieri pomeriggio. Mentre era in conferenza stampa con il premier olandese, Mark Rutte, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ricevuto la notizia della morte di Pannella. «Un grande leader politico, il leader radicale che ha segnato la storia di questo paese con battaglie talvolta controverse ma sempre coraggiose e a viso aperto. Rendo omaggio a nome mio e del governo alla storia di questo combattente e leone della libertà». Molti esponenti del Governo hanno voluto in queste ore rendere omaggio a Marco Pannella, principalmente su Twitter: «Ricordo Marco Pannella, protagonista della storia repubblicana e straordinario maestro di politica», scrive il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni. Il leader di minoranza democratica dentro al Pd, Roberto Speranza, scrive ancora “Ciao Marco, ci mancheranno le tue battaglie per i diritti e contro le discriminazioni“.
Dopo la diffusione della notizia relativa alla morte di Marco Pannella, leader dei Radicali, avvenuta nella mattinata odierna all’età di 86 anni, anche Emma Bonino, sua compagna di numerose battaglie, ha voluto esprimere il suo pensiero. Sebbene negli ultimi mesi il loro rapporto sia stato caratterizzato da alcune incomprensioni, le vite di Pannella e della Bonino sono trascorse parallelamente per numerosi anni, legate da una avventurosa storia politica che li ha accomunati in nome della battaglia per i diritti civili nel nostro Paese. “Mancherà a tutti, penso persino ai suoi avversari. Molto amato ma poco riconosciuto nei suoi meriti in questo paese che tanto gli deve”, ha asserito Emma Bonino a Radio Radicale, la stessa che ne ha annunciato la morte nel primo pomeriggio odierno. “Credo che ora molti dovrebbero riflettere, ora che non è più in vita, sui suoi meriti e la sua presenza nella storia di questo Paese”, ha quindi chiosato. Proprio sul tema della malattia, entrambi avevano sempre deciso per scelta di parlarne pubblicamente.
Marco Pannella è morto questa mattina a Roma in ospedale, come abbiamo raccontato qui sotto nella diretta live che prosegue: arrivano le prime reazioni dal mondo politici e non solo: dopo le parole di amicizia e stima rivolte a Pannella direttamente da Papa Francesco nelle scorse settimane, arriva il commento ufficiale della Santa Sede. «Marco Pannella è una persona con cui ci siamo trovati spesso in passato su posizioni discordanti, ma di cui non si poteva non apprezzare l’impegno totale e disinteressato per nobili cause», sono le parole di Padre Federico Lombardi, portavoce della Sala Stampa Vaticana. «Vicinanza che era nata anche con il Papa che in occasione dell’ultimo compleanno di Marco Pannella, gli aveva inviato una copia del libro-intervista con Tornielli e lo aveva anche chiamato per informarsi sulle sue condizioni di salute durante l’ennesimo sciopero della sete». Prosegue poi nella nota Lombardi a ricordare il leader radicale scomparso poco fa: «Pannella diverse volte ha voluto incontrarmi proprio per testimoniare personalmente con molto entusiasmo la sua grandissima ammirazione per il Papa Francesco, per la sua attenzione ai carcerati e l impegno per il rispetto della loro dignità, come pure più generalmente per tutte le persone i cui diritti sono violati o conculcati”. Personalmente, ha confidato padre Lombardi “lo ricordo quindi con stima e simpatia, pensando che ci lascia una eredita’ umana e spirituale importante, di rapporti franchi, di espressione libera e di impegno civile e politico generoso, per gli altri e in particolare per i deboli e i bisognosi di solidarietà».
Erano ormai state definite nulle le speranze per il leader radicale Marco Pannella, morto oggi dopo essere stato ricoverato in una clinica romana nella giornata di ieri. L’annuncio del suo decesso è stato dato da Radio Radicale, la medesima che ieri aveva reso noto il suo ricovero, sotto suggerimento del medico curante. Pannella non è riuscito a sconfiggere il grande male che da anni lo attanagliava. Come riporta Leggo.it, citando alcune fonti mediche, “Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali sono peggiorate al punto che è stato ritenuto opportuno un trasferimento in una clinica romana più attrezzata presso il quale non sono previste visite”. Dopo essere stato colpito da un tumore ai polmoni e uno al fegato, le sue condizioni di salute erano andate peggiorando già dallo scorso marzo facendo aumentare gli allarmi ma anche le testimonianze di affetto nei confronti di Marco Pannella, a partire da Papa Francesco che proprio in occasione del suo 86esimo compleanno gli aveva donato il suo libro dal titolo “Dio è misericordia”. Dopo l’annuncio della sua morte, su Twitter l’hashtag #Pannella è diventato in pochi minuti uno dei risultati in trend topic.
Marco Pannella è morto a Roma pochi minuti fa: il leader dei Radicali è scomparso dopo due giorni di ricovero per le gravissime condizioni in cui versava dopo la lunga malattia per due tumori. Da marzo stava male e il ricovero in ospedale delle ultime ore si erano aggravate troppo per riuscire a risolvere la sua condizione di salute: Marco Pannella aveva visto moltiplicarsi gli allarmi e le manifestazioni di solidarietà nei suoi confronti. Decine di battaglie, diritti civili e lotta contro numerosi scioperi per la fame: Renzi lo ha salutato poco fa come “il leone della libertà” e nelle prossime ore il web e la politica passerà in rassegna questi lunghissimi 86 anni in cui Marc Pannella ha segnato, volenti o nolenti, la storia sociale e politica italiana. Il timore ai polmoni e al fegato alla fine hanno portato via il leader radicale: un saluto e commosso abbraccio a tutta la famiglia dal cordone di amici su Radio Radicale.
Continua il tifo per Marco Pannella che è malato gravemente ed è ricoverato in ospedale a Roma: dopo alcune voci circolate sul web, arriva però la smentita ufficiale dal medico: il leader dei Radicali non è morto, ma è in condizioni non buone e ricoverato. Smentita dunque la voce che ricolmava sulla sua possibile morte nella notte; dopo la notte ha parlato ancora il medico, come riporta il Messaggero: «ovviamente mi chiamerete in ogni momento se dovesse succedere qualcosa», riferisce di quanto lasciato detto all’equipe che sta assistendo Marco Pannella, e al momento non sembrano esserci particolari novità. Negli ultimi giorni le sue funzioni vitali – va ricordato che soffre di due tumori – sono peggiorate al punto che è stato ritenuto opportuno un trasferimento in una clinica romana più attrezzata presso la quale non sono previste visite. Momento molto difficile, con i cellulari delle persone che gli sono più vicine che assicurano i colleghi di Messaggero, ancora non rispondono o rimangono spenti.
Non è morto. E’ gravemente malato, sulee condizioni di salute vige il massimo riserbo. Pannella è ricoverato in ospedale, questa è l’unica vera notizia e arriva dopo mesi di fatiche e lotta contro due tumori: le condizioni si sono aggravate e per questo è stato ricoverato ieri pomeriggio a Roma. 86 anni, leader radicale da una vita, uno dei principali protagonisti della scena politica della Prima e Seconda Repubblica, Marco Pannella sta lottando, sarà banale dirlo, la sua battaglia più difficile, contro la dura malattia che lo accompagna da tempo. Come sempre accaduto nella sua vita, sono tantissimi i giovani che lo considerano un riferimento a livello politico e non solo, per le sue battaglie sociali, sopratutto: e in queste ore i social si stanno scatenando per sostenere da lontano la figura del grande Marco Pannella. «Sai come si lotta, non mollare!», «Tieni duro», «Forza vecchio leone», «Se ci lasci anche tu io espatrio definitivamente», «Un uomo che con le sue battaglie e la sua tenacia mi ha trasmesso la passione per la politica. Forza Marco». Fino a pochi giorni fa lo stesso Marco Pannella, molto attivo sui social, lanciava appelli per la situazione attuale politica e sulle candidature radicali a Roma, con Giachetti e a Milano, con Marco Cappato. Tutti sperano, forse qualcuno anche prega – chissà cosa direbbe il buon Marco – per queste ore difficili della lunga vita di questo leader politico.
Non è morto, ma stavolta le sue condizioni di salute sono al limite. Pannella è sempre stato giudicato un vero combattente e, proprio negli ultimi mesi, come vi scrivevamo anche pocanzi, l’uomo aveva ricevuto svariate visite in casa: da Matteo Renzi a Silvio Berlusconi e perfino il rocker Vasco Rossi. Il Presidente del Consiglio intervistato recentemente ai microfoni di RTL aveva dichiarato: “Il Paese deve molto a questo leone radicale”. Proprio durante il corso del suo 86esimo compleanno Marco Pannella, aveva ricevuto anche gli auguri di Papa Francesco, del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, dei Presidenti delle Camere Piero Grasso e Laura Boldrini fino a Giorgio Napolitano. La struttura ospedaliera che ha accolto Marco Pannella si trova comunque sempre a Roma. Il leader radicale è da tempo malato e non ha mai fatto mistero della sua malattia cercando di lottare con la stessa grinta con la quale affronta da sempre le battaglie per i diritti civili per le quali è stato anche proposto per la nomina di senatore a vita.
L’annuncio del ricovero ospedaliero di Marco Pannella è stato comunicato da Radio Radicale proprio nel corso delle ultime ore. Il politico è stato portato in una struttura ospedaliera per: “garantirgli un ambiente adeguato alle sue attuali condizioni”. A tal proposito, non potrà ricevere alcun tipo di visita a differenza di ciò che era accaduto durante gli scorsi mesi/giorni quando, nella sua residenza della Capitale erano accorsi a fargli visita numerosi leader politici. Marco Pannella proprio nella sua casa romana aveva festeggiato l’86esimo compleanno lo scorso 2 maggio 2016. Naturalmente, l’annuncio proveniente da Radio Radicale si può reputare fonte più che attendibile. Massimo riserbo sulle condizioni di salute di Marco Pannella ma, da circa tre mesi il politico italiano non appare pubblicamente se non attraverso scatti direttamente da casa. L’uomo lotta durante contro tre tumori e le sue condizioni, in questo delicatissimo momento richiedono massime attenzioni e cure estreme e mirate per evitare qualsiasi tipo di stress fisico e mentale.