Roberto Giachetti per le elezioni comunali Roma 2016 non potrà, al momento, contare sulla convergenza di Sinistra Italiana in un possibile secondo turno con il candidato Pd presente. Questa la decisione di oggi di Stefano Fassina, candidato sindaco per la Capitale con Sel e Si: il politico ex Pd appena riammesso nella corsa per la Capitale dopo il caos-firme. «Non ci sono le condizioni per una convergenza programmatica», sono le parole di Fassina nella “Telefonata” di Maurizio Belpietro, quest’oggi a Mattino 5. «le distanze programmatiche tra di noi sono enormi. Giachetti ci vuole proporre di tornare alla Roma degli anni ’90 e 2000 che ha costituito periferie insostenibili, che ha contribuito ad allargare le disuguaglianze». Secondo Fassina in queste comunali 2016 i sondaggi non sondano quella metà di Roma che finora non è andata a votare, che potrebbero, secondo il candidato Sel, ancora decidere di votare Sinistra. Non molto probabile, ma quantomeno possibile.
Ai microfoni di Radio 105 le Elezioni Comunali a Milano e Roma sono stati tra i temi dibattuti nell’intervista esclusiva con il presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Primissima domanda viene rivolta sulla partita milanese, dove il “suo” candidato Giuseppe Sala è impegnato in una dura campagna elettorale giocata sul filo dei numeri contro Stefano Parisi per ottenere la poltrona dopo Pisapia. «Beppe Sala? Ha tutte le condizioni per poter fare il sindaco ma non sono mica il mago Otelma. Se io fossi milanese naturalmente voterei lui», sono le parole del premier, impegnato finora poco a livello personale in queste campagne elettorali amministrative. «Giuseppe Sale è una bella sfida, i milanesi decideranno. Io sono grato a Sala perché è tra quelli che ha salvato l’Expo. Che questo sia stato concepito in un modo discutibile, su questo io non posso rispondere per il prima. Ma da quando ci abbiamo messo le mani Expo è stato un trionfo», conclude il presidente del Consiglio e segretario del Paritto Democratico.
A Roma per le Elezioni Comunali 2016 – come del resto anche a Milano, Napoli, Torino, Bologna e tutti gli altri comuni presenti alle prossime Amministrative del 5 giugno – è il momento dell’affondo finale per la campagna elettorale. E a Roma come a Milano la situazione locale diventerà di estrema importanza anche nazionale con le vittorie che potrebbero spostare ben già di un già prestigioso mandato alla guida di città fondamentali: la politica nazionale attende il risultato e, ad esempio, con il centrodestra la capitale rappresenta uno snodo davvero spinoso per via della leadership da “giostrare”. Ieri sera al Campidoglio il candidato Alfio Marchini ha presentato la sua squadra alla presenza del forte “sponsor” Silvio Berlusconi e del fu rivale ora alleato Guido Bertolaso. «Roma non può essere gestita da un uomo solo al comando. Credo sia fondamentale che nel prossimo mese noi dobbiamo lavorare alacremente per creare le condizioni tali che un secondo dopo che abbiamo vinto le elezioni possiamo dare risposte alla città. Serve una squadra di fuoriclasse ma anche rivedere il modello di gestione di questa città». Il nome di Bertolaso era il più atteso e così è stato: nella lista di governo l’ex capo della Protezione Civile è presente, e non con un ruolo qualunque. «Bertolaso se non esistesse bisognerebbe inventarlo. Roma ha bisogno di persone che facciano cose e che sappiano risolvere problemi. Da questa mattina coordinerà la squadra». «Inoltre sarà l’uomo di riferimento h24 per tutti i cittadini per tutte le emergenze». Secondo Marchini queste elezioni comunali 2016 a Roma sono la grande occasione per provare a sistemare davvero una città così in crisi come la capitale, da ogni punto di vista: «Questa città ormai è ingovernabile, io non sono superman, e questo è il mio dream team», afferma sorridente il candidato appoggiato da Forza Italia. Qualche nome? Alessandra Tripaldi, Pier Luigi Bartolomei, Manuela Di Centa, Cesare Greco, Francesco Karrer, Antonio Malaschini, Manuela Manenti, Ugo Marchetti, Agostino Miozzo, Gianfranco Polillo, Mary Prezioso, riferisce il sito del Messaggero: tra tecnici e politici, le figure sono di spicco per provare a proporre un’opzione vincente ai cittadini indecisi sul voto romano.