In vista delle elezioni comunali 2016 che si svolgeranno in oltre 1300 comuni, tra cui anche Roma e Milano, i candidati sindaci del M5S hanno pubblicato sul blog di Beppe Grillo un appello al voto, mettendo in evidenza i casi di Livorno e Ragusa governati dai Cinquestelle. Si legge su Cagliaripad.it che riporta un’agenzia Ansa: “Paesaggio, servizi, sostenibilità e qualità urbana sono le stelle polari su cui si orienta l’azione del M5S. Nei comuni che amministriamo questi concetti sono già realtà. Puntiamo su recupero e riqualificazione architettonica per le imprese edili, tutela del commercio di prossimità e di vicinato che valorizza i centri storici, spazi di incubazione e sviluppo per le idee dei giovani e le start-up innovative, servizi e agevolazioni fiscali alle manifatture e all’artigianato che esaltano l’identità culturale delle nostre città”. L’appello è firmato da Chiara Appendino, Matteo Brambilla, Massimo Bugani, Gianluca Corrado, Antonietta Martinez, Paolo Menis, Virginia Raggi e “tutti gli altri 244 candidati sindaci del MoVimento 5 Stelle alle elezioni del 5 giugno”.
Non si placa la polemica politica a Roma in vista delle elezioni comunali 2016. I cittadini saranno chiamati alle urne domenica prossima 5 giugno in oltre 1300 comuni, tra cui anche la Capitale. Nelle ultime ore si è assistito a uno scontro tra il candidato del Centrosinistra Roberto Giachetti e la candidata del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi. Quest’ultima ha da poco pubblicato sul proprio profilo Facebook questo post: “A Roma c’è una democrazia sospesa da tempo. Ora il commissariamento, prima l’ombra di Buzzi e Carminati. Quando noi eravamo in consiglio comunale, all’opposizione, abbiamo tentato varie volte di portare l’attenzione sui problemi dell’Atac, ma il consiglio era troppo occupato a votare altri tipi di delibere, tipo quelle pro cemento, dei debiti fuori bilancio. Poi con le indagini emerse su “Mafia Capitale” abbiamo visto che quelle erano delibere che venivano “telefonate” direttamente da Buzzi e Carminati, i quali chiedevano ai loro referenti del Pd in consiglio di farle votare, lasciando completamente in disparte i temi che interessano i romani”. (clicca qui per leggere tutto)
Polemica politica a Roma in vista delle elezioni comunali 2016 che si terranno domenica 5 giugno. Riguardo a Mafia Capitale ieri il candidato sindaco del Centrosinistra Roberto Giachetti ha dichiarato al Forum Ansa, come riporta l’agenzia Askanews: “La mancanza di controllo da parte del Campidoglio è il motivo principale di Mafia Capitale. Noi possiamo avere Pignatone e le forze dell’ordine, ma se non abbiamo un’amministrazione decente a mettere un argine non ne esce”. E ha aggiunto: “Una minoranza dell’amministrazione è stata coinvolta, la maggioranza per questo è stata umiliata. Anch’io quando ero in Comune e firmavo decine di delibere per il Giubileo avevo la manina che tremava. In quella posizione, ti poni il problema della Corte dei Conti e la Procura della Repubblica. Il problema, se sei integro e non in malafede, te lo poni. Se sei perbene sai che non avrai problema con la Procura, ma con la Corte dei Conti potresti averne se le regole non sono state rispettate al dettaglio. Se sei una persona che studia, sei pagato anche per la responsabilità che ti assumi rispetto a quelle”.
Altri vandali in azione a pochi giorni dalle elezioni comunali 2016 di domenica 5 giugno. Qualche giorno fa, lo scorso lunedì notte, a Roma, un gazebo del Pd è stato oggetto di un atto vandalico: sono stati bruciati nella notte volantini e altro materiale per la propaganda elettorale al gazebo della sezione del Partito Democratico a Portuense. Episodio analogo anche a Milano dove nella notte di mercoledì scorso, in piazza San Carlo è stato devastato il gazebo elettorale di Riccardo De Corato, capolista di Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale alle elezioni comunali 2016. A darne notizia è lo stesso De Corato, che spiega: “La struttura è stata lacerata, i manifesti strappati, i volantini calpestati e c’è stato anche un tentativo di incendio. Lancio un appello al prefetto, al questore e al comandante dell’arma dei carabinieri perché si possa continuare la campagna elettorale in un clima sereno”. E ha aggiunto: “Chi vuole intimidirmi non ci riuscirà; sono abituato da 30 anni a queste cose e alla fine hanno l’effetto contrario, mi rafforzano”.
Prosegue la campagna elettorale per le prossime elezioni comunali 2016 a Roma, Milano e in tutte le maggiori città italiane al voto per queste Amministrative decisive anche per le sorti della politica nazionale, assieme al voto referendario sul ddl Boschi. Ieri è scoppiata la polemica a Roma sugli attacchi che la candidata favorita da tutti, Virginia Raggi, ha rivolto nei confronti del candidato vincitore alle Primarie Pd, Roberto Giachetti. Il vulnus sarebbero i simboli del partito, o più in generale, il voler o meno identificare la propria candidatura ad determinato movimento politico: «Giachetti si vergogna del suo partito, per questo dall’inizio della campagna elettorale prova a nascondere il simbolo del Pd. Date un’occhiata ai posti, alle locandine e ai manifesti: tutti senza logo Pd», attacca la candidata M5s dopo le regole di ingaggio sul prossimo confronto su Sky Tg24 il prossimo 31 maggio. «Sembra che dal Pd abbiano chiesto esplicitamente di non citare il Partito Democratico nel sottopancia che verrà attribuito a Giachetti. Sembra abbiano preteso che sotto Roberto Giachetti compaia la sola dicitura ‘candidato del centrosinistra’, perché loro, dicono, sono una coalizione», conclude la Raggi.
Immediata, e non poteva essere altrimenti, la replica di Giachetti e dell’intero Pd romano: «Ricordo umilmente a Raggi che ho partecipato alle primarie della coalizione di centrosinistra e le ho visite, quindi sono il candidato certamente del Pd, ma anche di altre sei liste. Che nel dibattito televisivo io venga rappresentato unicamente come candidato del Pd è un’offesa verso i partiti della mia coalizione e una pretesa singolare, a questo punto dovrei chiedere che sotto al nome della Raggi compaia la scritta Casaleggio Associati», riporta Roma Today dopo l’incontro di Giachetti al comitato elettorale dell’ex Dogana di San Lorenzo. Le accuse della grillina Raggi sono evidenti visto che tendono a mostrare come il Pd si vergogni per primo delle proprie azioni a Roma e stia provando a coprire il fatto che per le elezioni comunali 2016 Giachetti è tutta un’altra cosa da Ignazio Marino e il Partito democratico romano. Strumentalizzazioni o verità effettive? La parola agli elettori.