Riguardo alle elezioni comunali 2016 il Tar del Lazio ha emesso ieri un decreto che ordina all’Agcom, l’Autorità per le comunicazioni, di imporre parità di trattamento tra candidati. A sollevare la questione era stato il candidato sindaco di Roma Carlo Rienzi, presidente del Codacons, l’associazione a difesa dei consumatori. Rienzi denunciava la disparità di trattamento tra i candidati all’interno delle trasmissioni televisive e in particolare della propria lista “Codacons per Roma”. Il Tar ha riaffermato l’obbligo di legge di dare pari spazio dopo la presentazione delle liste a tutti i candidati a sindaco alle elezioni comunali 2016. E a riguardo oggi la Lista Codacons, come si legge sul sito dell’associazione, ha inviato una diffida formale a SkyTg24 in merito al confronto tra i candidati a sindaco di Roma organizzato per il prossimo 31 maggio. “Il 31 maggio mi recherò presso gli studi Sky e chiederò di accedere al confronto – dichiara Carlo Rienzi – Se mi sarà impedito di accedere allo studio televisivo e partecipare al dibattito, sarà inevitabile chiedere l’intervento delle forze dell’ordine”.
Sul voto alle prossime elezioni comunali 2016 interviene Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera e membro del direttorio M5s. E lo fa per commentare i sondaggi che indicano la candidata sindaco Virginia Raggi in testa. Di Maio afferma infatti, come riferisce l’Askanews: “Se lo chiede anche a un sondaggista quale percentuale otterrà la Raggi ogni sondaggista le darà una risposta differente. Io approfitto del fatto che i sondaggi ci danno per vincenti, per dire che non crediamo ai sondaggi, aspettiamo i risultati che determineranno i cittadini romani, i cittadini delle grandi città e vedremo quali saranno le forze politiche premiate, quali saranno i progetti premiati e quali penalizzati”. E aggiunge: “Di certo, noi siamo gli unici che non hanno mai avuto l’occasione di governare queste grandi città. Vogliamo prenderci questa opportunità per prendere tutto quello che non serve nei bilanci del comune, sprechi, privilegi e tutti gli accidenti di soldi che hanno sprecato e metterli nei servizi fondamentali. A Roma servono cose normali, un po’ di pulizia urbana, strade che funzionino e cittadini onesti che stiano nel Campidoglio a governare”.
Ancora scontri e polemiche in vista delle elezioni comunali 2016 che chiameranno gli italiani alle urne il prossimo 5 giugno. A Milano ieri Marco Cappato, candidato dei Radicali, e Luigi Santambrogio, candidato di Alternativa municipale, hanno protestato per l’esclusione da un confronto politico al cinema Anteo. Come riferisce Il Giorno all’incontro erano presenti Giuseppe Sala, Stefano Parisi, Basilio Rizzo, Gianluca Corrado. Il candidato dei radicali ha sottolineato che “quegli stessi giornali che hanno trovato spazio per parlare della morte di Marco Pannella, non hanno trovato lo spazio per parlare della nostra proposta. Io vi faccio inelegantemente notare che c’è la morte di Marco Pannella, ma anche la vita”. Dopo la protesta è salito sul palco e poi ha raccontato così quanto accaduto: “Quando poi sono stato invitato dagli organizzatori a raggiungere il palco, ho preso la parola per ringraziarli della loro scelta e richiamare l’importanza di quel dialogo e conoscenza che è stata nei decenni negata alle battaglie radicali sui temi del lavoro. Assieme a Riccardo Magi e Valerio Federico (Segretario e Tesoriere di Radicali italiani) ci siamo presi l’impegno di aiutare la raccolta firme referendaria delle CGIL”.
Dieci giorni alle Elezioni Comunali Roma 2016 e il popoolo delle Amministrative si prepara alla grande sfida per la Capitale, assieme a Milano gli appuntamenti già importanti e attesi anche per l’intera politica nazionale. Con Virginia Raggi data ancora in vantaggio, la sfida per gli altri candidati è tutta nelle ultime battute della campagna elettorale: ieri sera Roberto Giachetti ha presentato il programma alla città, con 12 punti-capitoli fondanti per la sua possibile elezione sindaco di Roma. Il vincitore delle Primarie del Pd e del centrosinistra, ha parlato di una città che “deve riprendere il proprio futuro, più giusta, più competitiva”. 94 pagine di priorità presentate con Fabirzio Barca e Livia Turco: «Abbiamo presentato le liste con 15 giorni di anticipo sulla raccolta firme, la giunta con 13 giorni di anticipo sul primo turno e ora siamo qui a presentare il programma. È un programma un po’ particolare, che non guarda solo alla campagna elettorale, ma si è fatto carico dell’enorme lavoro da fare il giorno dopo aver vinto le elezioni. Per questo abbiamo messo in campo una squadra per essere operativi subito dopo aver vinto, come credo succederà, le elezioni». 12 punti, 12 “cantieri” li chiama Giachetti che intende infatti andare dritto alla meta pensando al giorno dopo, una tecnica che si vedrà al momento del voto se pagherà oppure no. «Rivoluzione della macchina amministrativa, Municipi più forti con interventi immediati, come ad esempio la corsa preferenziale sulla Tiburtina o il Grande Raccordo Anulare per le biciclette». Importante il passaggio sui rifiuti, tema complesso nella Capitale: «Roma come città “verde” e “Grande Capitale naturale”, con differenziata al 65 per cento in 5 anni, raccolta porta a porta in tutti i Municipi, isole ecologiche per rifiuti ingombranti in 18 mesi: con 200 milioni di investimento ne ritornerebbero 80 all’anno, consentendo una riduzione della Tari del 20 per cento». La sfida alla Raggi è lanciata: per Giachetti come per Marchini e Meloni i sondaggi non sono troppo da guardare, anche perché ora non pubblicabili per via del silenzio elettorale, ma è da conquistare quantomeno il secondo turno.