Manca poco all’ufficialità ma Sadiq Khan è ormai da considerare il nuovo sindaco di Londra, il primo musulmano della storia inglese per la sua capitale: è un giorno storico, con un voto che premia il Labour – mentre invece è crollato in quasi tutta la Scozia – schiantando i rivali conservatori che con Zac Goldsmith hanno perso ormai nettamente. Khan succede a Boris Johnson e la vittoria annunciata dai sondaggi viene confermata nello spoglio in corso ora – siamo al 95%. Figlio di un autista bus con origini pachistane e di religione musulmana, da outsider batte tutto e tutti e porta la sfida del multiculturalismo inglese alla ribalta mondiale. Una Londra così sempre più capitale universale, che schiaccia la Londra più conservatrice: in un momento di grande timore per il terrorismo islamico internazionale, gli inglesi scelgono come sindaco un arabo dichiarato, con le letture di questo voto che si sprecheranno nei prossimi giorni. Le elezioni amministrative di Londra dunque si concludono con la vittoria di Sadiq Khan, schiacciante per verti versi, dalle periferie della City per cercare di imporre il suo “pro business e pro Unione Europea” in un momento decisivo del Paese anglosassone che si avvia verso il referendum della Brexit. Tifoso del Liverpool, britannico, laburista, marito, musulmano e tanto altro ancora – come ha riferito lui stesso a Repubblica qualche settimana fa – scatta in pratica una fotografia dell’Inghilterra in questo preciso momento storico. Condanna del terrorismo assieme alla rinascita della classe media, sembra di avvicinarsi a più parti della grande città: sarà in grado ora di conquistarla definitivamente?



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