Per sondaggi politici elettorali è un momento di stretta finale sulle Amministrative e con il silenzio elettorale che vieta la pubblicazione dei dati in tempo reale: vi proponiamo allora gli ultimi sondaggi pubblicati prima del divieto del 20 maggio che presentano non solo la situazione delle Comunali 2016 ma anche il barometro nazionale per le intenzioni di voto. Stando ai sondaggi politici di Demopolis, possiamo scorgere che la situazione odierna nazionale è ancora molto legata alla situazione di confusione tra elezioni e referendum costituzionale: Partito Democratico è davanti al 31,2% ma la forbice con il Movimento 5 Stelle si stringe, grillini infatti sono al 27% e inseguono a poca distanza. Al terzo posto la Lega Nord è al 14,4%, mentre cala ancora Forza Italia, ferma al 10,3%, al netto degli ultimi giorni in cui i sondaggi non sono stati effettuati; per i partiti minori troviamo invece Fratelli d’Italia al 4,8%, Sinistra Italiana al 4,5% e Area Popolare salve invece al 3,7%. Indecisi fermi al 18% mentre è l’astensione che sale ancora al 41% degli italiani intervistati.
Stando agli ultimi sondaggi politici elettorali 2016 pre-divieto, ovvero prima del silenzio elettorale dello scorso 20 maggio, la situazione su Roma riveste un interesse a 360°gradi anche per le varie classi di cittadini che andranno al voto per le Amministrative 2016 in scena domenica 5 giugno. Secondo i dati che furono pubblicati da Tecné per il Messaggero, guardano le fasce di età si può scorgere come per Virginia Raggi il vantaggio sia aumentato soprattutto tra i giovani. Nella fascia 18-30 anni, i sondaggi danno appunto la candidata grillina al 40%, percentuale che via via scende fino ai pensionati sopra i 64anni che la voterebbero al 26%. Roberto Giachetti è il secondo candidato scelto dai giovani, al 21%, mentre Giorgia Meloni, a sorpresa, viene battuta e rimane al 17%, al di sotto della media di altre fasce di età (22% nella fascia 55-64 anni). Alfio Marchini come da programma non spopola tra i giovani, raccogliendo solo il 14%, mentre Stefano Fassina rimane al 4%, cifra però in media con le altre fasce di età. Un occhio all’astensione: è al 45%, ancora molto alta in questa precisa fascia di età.