Si complicano le cose per Piero Fassino nell’ottica di un ballottaggio delle Elezioni Ammnistrative 2016 di Torino contro la grillina Chiara Appendino che si profila quanto mai equilibrato. Come riporta La Stampa infatti, Roberto Rosso, candidato a sindaco che alle ultime comunali ha raccolto il 5% circa dei voti, ha annunciato che voterà a favore della rappresentante del M5s. Questa la sua dichiarazione, nella quale Rosso lascia comunque libertà di coscienza ai suoi elettori:”Premessa: ogni elettore si regolerà secondo coscienza, ma è giusto dire come la pensiamo: tanto più che siamo essenzialmente liste civiche. In tutta la campagna elettorale abbiamo detto che vogliamo cambiare il sistema di questa città. Né Fassino né Appendino hanno accettato di sottoscrivere il nostro programma sulla sicurezza: e questo, nonostante lo abbiano ripreso del tutto o in parte. Chiedo di votare contro Fassino e il Sistema Torino. Perché, come in guerra, bisogna schierarsi e combattere il nemico più pericoloso, come fecero gli americani durante la seconda guerra mondiale: appoggiarono gli stalinisti contro il nazismo. Lo dico nonostante le remore sui Cinque Stelle, ma convinto che il vero male di questa città è il sistema che ruota intorno al sindaco uscente“.
Guai a parlare di alleanza tra centrodestra e Movimento Cinque Stelle, ma in vista del ballottaggio delle Elezioni Ammnistrative 2016 di Milano sembra in via di costituzione un fronte anti-renziano compatto. A farne le spese dovrebbe essere il candidato del centrosinistra Giuseppe Sala, attaccato ad esempio da Dario Fo, che a Il Fatto Quotidiano ammette:”Non so chi voterò, sono molto perplesso, per paradosso, la voglia è quella addirittura di arrivare a votare per la destra pur di levare di mezzo uno che ha fatto tutta la campagna senza dire come ha speso i soldi, come ha realizzato la grande kermesse l’Expo e come è il debito e quanto si è perduto in questa operazione”. Anche Maroni, presidente della Regione Lombardia, strizza l’occhio al 13% dei voti grillini senza parlare di alleanze, facendo riferimento però ad “un sentimento comune” tra i leghisti e i pentastellati. Si materializzerà dunque nel capoluogo meneghino una convergenza in nome dell’anti-renzismo?
In vista del ballottaggio alle Elezioni Amministrative 2016 di Milano, Giuseppe Sala ha scelto Facebook per estendere un invito particolare: dopo il risultato delle comunali al primo turno che hanno escluso dalla partita tutti i candidati meno Sala appunto e Stefano Parisi, l’ex commissario di Expo 2015 ha voluto invitare tutti per un confronto aperto e pubblico sui programmi. «Senza tatticismi né accordi sotto banco, sono abituato a fare così: confrontiamoci a viso aperto sui programmi elettorali, agli elettori dei candidati esclusi dal ballottaggio. E così intendo rivolgermi a chi ha votato Cappato, Rizzo e Corrado». L’intento è quello di riuscire a sfondare una parte dell’elettorato milanese per ottenere quel voto in più necessario per battere la dura concorrenza di Parisi e del centrodestra unito. Il Movimento 5 Stelle su tutti, ma anche la Sinistra più radicale e i Radicali stessi, senza scordare la destra e Popolo della Famiglia di Nicolò Mardegan: «da una attenta analisi dei nostri programmi elettorali emergono con chiarezza molti temi di impegno comune. Quando penso a Milano penso ad una città sempre più internazionale, innovativa ed attrattiva, che sia allo stesso tempo capace di essere al fianco di chi ha più bisogno. Una città aperta e sicura, capace di generare opportunità ed occasioni di riscatto per tutti». Ma le priorità di Sala per queste elezioni amministrative e per questo ballottaggio, che cerca di ritrovare anche in parte dell’elettorato altrui, quali sono? «Ci sono priorità per me essenziali: qualità dell’aria, acqua come bene comune, mobilità, efficienza energetica, rigenerazione urbana, casa, servizi per l’infanzia, sicurezza e legalità, diritti, trasparenza, partecipazione, contrasto alla criminalità. Le trovate nel programma di governo del centrosinistra. Il 19 Giugno, votiamo pensando solo al futuro della nostra città». L’invito verrà accolto?