Sarà costretto a un intervento a cuore aperto, per sostituire quella valvola aorta che compromessa sta comportando il malfunzionamento della totalità del cuore del Cavaliere. Un intervento che si rende rischioso più che altro per l’età avanzata di Berlusconi, anche se poi andando a guardare i passi in avanti fatti dalla medicina è facile rendersi conto come sia diventata ai giorni nostri quasi un’operazione di routine.
Abbiamo ascoltato in esclusiva il cardiochirurgo Francesco Miceli che opera regolarmente all’Iclas Srl a Rapallo ed è collaboratore presso GVM Care & Research. Francesco Miceli ha studiato Cardiochirurgia presso l’Università Claude-Bernard di Lione in Francia e all’Università Magna Grecia di Catanzaro.
Francesco, ci spiega cosa è successo a Sivlio Berlusconi?
Silvio Berlusconi è affetto da valvulopatia aortica, nello specifico è un’insufficienza e sarà sottoposto a sostituzione valvolare.
Chi è Ottavio Alfieri che lo opererà? Si parla di un intervento rivoluzionario ce lo spieghi?
Ottavio Alfieri è uno dei cardiochirurghi più esperti e validi a livello mondiale, un grande professionista. La protesi biologica ”sutureless” è una valvola di tipo biologico che si ”aggancia” al tessuto dell’aorta e non necessita di tutti i punti di fissaggio che sarebbero necessari con una valvola tradizionale. Il vantaggio principale consiste essenzialmente nella riduzione della durata dell’intervento stesso.
Quali sono i rischi che corre Silvio Berlusconi?
Il rischio correlato all’intervento di per sè non è elevato. Le incognite restano legate all’età del paziente e le complicazioni in questi casi possono andare ad attaccare altri organi e portare conseguenze renali, neurologiche e pneumologiche che si possono verificare subito nel post-operatorio o qualche giorno dopo.
Che vita potrà fare Berlusconi dopo l’intervento?
Dopo l’intervento potrà riprendere la vita di prima, certo gradualmente e dopo una riabilitazione.
(Matteo Fantozzi)