Oggi David Cameron, nell’ottica del referendum Brexit di settimana prossima, aveva in programma un comizio a Gibilterra per spiegare le ragioni per cui è giusto per la Gran Bretagna rimanere in Europa, votando dunque contro l’uscita dalla Ue. Ebbene, è stato tutto fermato dopo la tragica morte di Jo Cox, la deputata laburista uccisa forse per la sua campagna anti-Brexit: Cameron ha sospeso ogni impegno della sua campagna referendaria, e come lui tutti gli altri protagonisti pro o contro Brexit. Ma cosa avrebbe detto oggi Cameron ai cittadini del Commonwealth a Gibilterra, che voteranno giovedì prossimo? Il premier inglese, oltre a rilanciare l’appello per il voto a favore del “Remain”, avrebbe dovuto rilanciare le varie richieste per restare nell’Ue, ovvero una serie di riforme che l’Unione dovrà rispettare per evitare l’uscita effettiva del Regno Unito. Per primo il divieto per i migranti di inviare all’estero i versamenti previdenziali per i figli che vivono fuori dal Paese; in secondo luogo invece un accordo per non considerare i migranti dalla Ue candidati ad un alloggio popolare a meno che non abbiamo vissuto nel regno per almeno 4 anni. Cameron, ma gran parte delle due camere inglesi, chiedono all’Europa di potersi sottrarre ad una unione “sempre più stretta”. Da ultimo, questione più complessa, un riconoscimento che l’Europa non è la valuta dell’Unione: verranno soddisfatte tutte queste richieste?



Referendum Brexit, ormai ci siamo con il voto che si terrà il prossimo  23 giugno e che inutile girarci intorno ha subito una forse decisiva inversione di tendenza rispetto agli ultimi sondaggi: dopo la morte della deputata Jo Cox, laburista anti-Brexit, uccisa forse da un estremista nazionalista, ha di fatto cambiato le impressioni riguardo l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea. Se fino a ieri i sondaggi davano sempre più in vantaggio i “Leave” rispetto ai “Remain”, con la terribile morte della deputata ora la tendenza generale è quella di abbassare i toni e forse far riemergere le condizioni dI Cameron e del Labour che invitano a rimanere in Europa. È terribile dirlo comunque, ma questa mattina le borse europee sembrano assai più serene sui mercati finanziari rispetto ai giorni scorsi: impatto emotivo ridimensionato e Piazza Affarti che arriva addirittura a guadagnare il 3% all’apertura della Borsa stamane. Anche le borse asiatiche, come riporta il Sole 24Ore, registrano chiusura positiva sulla base della tranquillità su Brexit più lontana: reggerà questo clima e soprattutto sarà davvero un cambio di tendenza dopo la tragica morte della deputata laburista



La Gran Bretagna è sotto choc: il referendum Brexit sull’uscita o la permanenza in Europa è stato letteralmente travolto da una vicenda che ha sconvolto il mondo occidentale, attento in questi giorni ai fatti Uk per via delle possibili conseguenze di una clamorosa uscita del Regno Unito dalla Ue. È morta uccisa barbaramente la deputata anti-Brexit Jo Cox, membro del Labour e favorevole a molte politiche in passato sulla immigrazione, i migranti e il conflitto siriano. uccisa e accoltellata da un folle aggressore di 52 anni che al grido di “Britain First” ha messo fine alla sua esistenza. La deputata laburista è molto probabilmente sta aggredita, e le dinamiche sembrano dimostrarlo, perché osteggiava la Brexit, ovvero il tentativo con il voto al referendum del 23 giugno prossimo di uscire dall’Europa e dall’Unione Europea. Jo Cox si era schierata apertamente, all’interno del suo partito, per l’anti-Brexit e con posizioni favorevoli all’immigrazione: è stata attaccata ieri pomeriggio a Birstall, vicino a Leeds, da un uomo che avrebbe gridato come riportano i primi testimoni “Britain first” ovvero la “Gran Bretagna prima di tutto”. Cox avrebbe compiuto 42 anni il prossimo 22 giugno, lascia due bambini e il marito in una tragedia davvero senza commenti e senza un apparente senso. Immediatamente i leader principali delle due fazioni, i Leave e i Remain sul fronte voto Brexit, hanno deciso di sospendere immediatamente la campagna elettorale referendaria su entrambi i fronti. I leader a favore della permanenza, il Premier Tory, David Cameron, e il leader del Labour, James Corbin, hanno rilasciato parole molto forti: «è una tragedia per la Gran Bretagna. Era una parlamentare impegnata e premurosa, i miei pensieri vanno a suo marito Brendan  e ai suoi due figli piccoli», si legge nella nota personale di Cameron da Downing Street. Il leader laburista, compagno di partito di Cox, è shoccato: «sono del tutto sotto shock, i pensieri di tutto il partito laburista sono con lei e con la sua famiglia. Un duro colpo per tutti, anche per il Paese», dice commosso Corbin. Il leader ex sindaco di Londra, Boris Johnson, uno dei maggiori esponenti della Brexit, ha deciso di sospendere il tour sul bus della campagna referendaria Vote Leave dopo aver saputo del dramma capitato a Jo Cox, «un fatto assolutamente orribile» ha commentato alla Bbc.

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