Luigi de Magistris, sondaco uscente di Napoli e ricandidato al ballottaggio per le elezioni amministrative 2016, rivendica l’attività svolta in questi cinque anni di mandato. E lo fa con un video pubblicato sulla propria pagina Facebook a due giorni dal voto di oggi per il secondo turno delle comunali. Luigi de Magistris si rivolge ai cittadini e afferma: “In 5 anni l’immagine di Napoli è cambiata, non più cumuli di rifiuti, oggi Napoli è la prima città d’Italia per turismo e cultura, ed è un ricordo l’emergenza rifiuti. Domenica Napoli diventerà un soggetto politico autonomo. Insieme non ci ferma più nessuno. Domenica tutti al voto per Luigi de Magistris Sindaco di Napoli 2016-2021 ?#?IoPartecipo?” (clicca qui per vedere il video). Luigi de Magistris chiede dunque ai cittadini di essere riconfermato sindaco della città dopo la sua prima elezione cinque anni fa quando sfidò sempre Gianni Lettieri candidato del Centrodestra.
Ha trascorso la giornata di ieri passeggiando tra la gente Luigi de Magistris, sindaco uscente di Napoli e ricandidato alla carica al ballottaggio per le elezioni amministrative 2016, in sfida contro Gianni Lettieri per il Centrodestra. E’ lo stesso de Magistris a raccontarlo sulla propria pagina Facebook postando le foto scattate tra i napoletani. In un post si legge infatti: “Ho continuato la mia giornata passeggiando per Miano, Don Guanella, San Gaetano e Corso Secondigliano: ho incontrato tanta gente felice di vedermi. Grazie per il sostegno, continuerò a lavorare come ho sempre fatto, ascoltando e confrontandomi con i miei concittadini”. E in un altro Luigi de Magistris scrive: “Che bell’atmosfera alla festa della ciliegia nella Villa Comunale di Chiaiano questa sera! Ho incontrato tante persone che mi hanno regalato sorrisi e parole affettuose e gustato i vari prodotti delle nostre terre di cui andiamo sempre fieri. É un grande piacere tornare a questa splendida festa!”. E infine: “Sono passato ai festeggiamenti della 23 edizione “Facciamo festa insieme” presso la parrocchia Santa Maria della Rotonda. Complimenti per l’organizzazione e per gli assaggi che mi avete proposto”. (clicca qui per vedere le foto)
In questa importante giornata si tengono le elezioni amministrative 2016 di Napoli con il ballottaggio che deciderà il primo cittadino del capoluogo partenopeo per i prossimi cinque anni. In lizza ci sono il sindaco uscente Luigi De Magistris, leader e fondatore del Movimento Arancione, e Gianni Lettieri candidato del Centrodestra e già leader dell’opposizione nel consiglio comunale napoletano. Nel primo turno Luigi De Magistris, a differenza di quanto accaduto cinque anni fa, ha ottenuto un buon risultato che lo pone in netto vantaggio. Nello specifico il sindaco uscente ha raccolto complessivamente 172.710 voti pari al 42,82% contro i 96.961 voti ottenuti da Gianni Lettieri pari al 24,04%. Dunque un vantaggio di circa 17 punti percentuali. Tra poche ore sapremo l’esito del secondo turno e potremo finalmente incoronare il sindaco della città.
Scopriamo qualcosa di più sul conto di Luigi De Magistris ripercorrendo i momenti salienti della propria vita professionale. Luigi De Magistris è nato a Napoli nel giugno del 1967, laureandosi in Giurisprudenza nel 1993 per poi intraprendere la carriera di magistrato. Tra il 1998 e il 2002 ha lavorato all’interno della procura del capoluogo campano, per poi trasferirsi a Catanzaro. Diventato famoso per alcune inchieste che hanno riguardato la corruzione politica, è stato poi costretto a lasciare la carriera decidendo di impegnarsi in prima persona nella politica. Dopo essere stato eletto al Parlamento europeo nelle fila di Italia dei Valori, ottenendo oltre 415mila preferenze, nel 2011 ha deciso di candidarsi a sindaco di Napoli. Una decisione che ha provocato la rottura con Beppe Grillo, che pure lo aveva sino ad allora supportato, premiata però dal consenso popolare. Dopo aver ottenuto quasi il 28% al primo turno, l’ex magistrato ha poi trionfato al ballottaggio contro Gianni Lettieri, superando il 65% dei voti.
Luigi De Magistris è in lizza per ottenere la conferma a ruolo di sindaco di Napoli, potendo contare sul sostegno di diverse liste orientate a sinistra ed alcune di natura civica. La coalizione che lo sostiene è stata definita un vero melting pot, nel quale si ritrova buona parte della sinistra antagonista al Partito Democratico. In particolare vanno ricordate Italia dei Valori, Sinistra Italiana (in pratica l’unione tra Sel e i fuoriusciti dal Partito Democratico che fanno riferimento a Stefano Fassina), Verdi e Bene Comune, la galassia di sigle postcomuniste. Cui vanno ad aggiungersi anche i centristi di La Città per De Magistris, la lista di Raimondo Pasquino, il presidente del consiglio comunale uscente, che aveva capeggiato la lista del terzo polo cinque anni fa. Infine i Repubblicani Democratici, la lista Mo! Unione mediterranea e dei Meridionalisti Napoli Capitale e Ce simme sfasteriate.
Il programma elettorale di Luigi De Magistris è incentrato soprattutto sul tema dell’inclusione, molto sentito in una città come Napoli. In questa logica va perciò ricordata l’attenzione alle periferie e in particolare ai ceti disagiati, per i quali è peraltro già stata messa in campo una misura come il reddito di cittadinanza. Anche la gestione dei rifiuti è considerata molto importante dal sindaco uscente, che rivendica il 37% raggiunto sinora nella raccolta differenziata, partendo praticamente da zero. Inoltre particolare attenzione sulla volontà di rafforzare il sistema pubblico dei trasporti, nello specifico con l’acquisto di nuovi autobus. In tema di emergenza abitativa, De Magistris promette la consegna di nuove case popolari, al fine di dare una prima soluzione a questo problema molto avvertito a Napoli.
La campagna elettorale di De Magistris è stata caratterizzata da toni molto rudi verso il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Dopo la baruffa scoppiata a causa della bonifica di Bagnoli, il primo cittadino partenopeo ha deciso di rivolgersi al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per chiedere di intervenire sul Premier. Motivo della sua contrarietà una riunione, che si è tenuta poco prima delle elezioni e che ha visto protagonisti lo stesso Renzi e una delegazione del rione Sanità. Nel corso dell’incontro il Presidente del Consiglio aveva al suo fianco la candidata del Partito Democratico, Valeria Valente, fatto che è stato stigmatizzato con grande vigore dall’attuale abitante di Palazzo San Giacomo. In precedenza la querelle tra De Magistris e Renzi aveva avuto come motivo la firma del cosiddetto Patto per la Campania, con il governatore della regione Campania, Vincenzo De Luca, definito dal sindaco di Napoli una vera truffa ai danni della regione, visto che toglierebbe tre miliardi di risorse alla Campania. Tanto da dichiarare di ritrovarsi dalla stessa parte della barricata con un altro ex magistrato, quel Michele Emiliano che guida a sua volta la Puglia, anch’essa penalizzata dal patto in questione. Un duello poi continuato nel comizio di chiusura, quando De Magistris ha ricordato come Renzi debba aver paura, un riferimento al successo che la sua proposta politica, in cui è riunita la sinistra alternativa al Partito Democratico, ottiene nel capoluogo campano. Toni definiti zapatisti da lui stesso e bollati di populismo non solo dai democratici, ma anche da Gianni Lettieri, secondo il quale il sindaco avrebbe assunto lo stesso tono dei centri sociali che lo sostengono. Lo stesso Lettieri, peraltro, aveva in precedenza annunciato una querela contro De Magistris, a causa della richiesta da parte del primo cittadino di ispezioni alla Atitech, onde verificare se la sua azienda avesse operato nel rispetto delle norme antiriciclaggio. Una polemica messa poi in sordina negli ultimi giorni, quando De Magistris ha assunto toni più distaccati, forte con tutta evidenza del largo distacco accumulato nel primo turno, che sembra metterlo al riparo da una rimonta dell’avversario che già nel corso del ballottaggio del 2011 si era fermato ad appena il 35% dei consensi.