Calano gli italiani indecisi e astenuti secondo gli ultimi sondaggi politici 2016 relativi ai ballottaggi delle elezioni amministrative comunali 2016. La rilevazione è stata condotta da Euromedia Research per il programma di Rai 3 Ballarò. Prima delle elezioni comunali amministrative che si sono svolte, per quanto riguarda il primo turno lo scorso 5 giugno e per le quali oggi 19 giugno si terranno i ballottaggi, l’istituto di ricerca indicava gli indecisi/astenuti al 30%. Ora invece negli ultimi sondaggi politici 2016 realizzati lo scorso 13 giugno gli indecisi/astenuti sono al 28,8%. Dunque meno elettori dichiarano che non andrebbero a votare se oggi ci fossero le elezioni politiche a livello nazionale e meno elettori hanno le idee confuse su quale partito scegliere. Tra i partiti sempre in testa nelle preferenze degli italiani il Partito Democratico-PSE ma in calo: si attesta ora al 29,8%. Secondo sempre il Movimento 5 stelle ma in crescita: fa registrare adesso il 28,1%.  Il Partito Democratico risulta in calo e il Movimento 5 stelle negli ultimi sondaggi politici 2016. Secondo la rilevazione condotta lo scorso 13 giugno da Euromedia Research per il programma di Rai 3 Ballarò il Pd è al 29,8% (era al 30,5% nei dati del 16 maggio) mentre il M5s è al 28,1% (era al 26,0%). Per quanto riguarda gli altri partiti Forza Italia-Berlusconi con il 13,6% e Lega Nord-Noi con Salvini con il 13,5% sono in leggera crescita: erano entrambi al 13,3%. Fratelli d’Italia-Meloni-AN si attesta al 4,8%, in leggero calo rispetto al 5,0%. Calo anche per SEL-Sinistra Italiana che raggiunge ora il 3,0% contro il 3,8, e per Area Popolare (NCD+UDC) al 2,3 contro il 2,8%. Diminuiscono anche, in questi ultimi sondaggi politici 2016, gli italiani indecisi o astenuti: erano il 30% nella precedente rilevazione mentre ora sono al 28,8%.



In un periodo ricco di appuntamenti elettorali, i sondaggi politici interrogano gli italiani su una nota tanto dolente quanto decisiva: le tasse. Secondo i dati diffusi nell’ultima puntata di Ballarò andata in onda su Rai 3 il 13 giugno 2016, il 46% degli italiani sostiene di avere pagato più tasse rispetto allo scorso anno; solo il 12,4% dichiara di averne pagate di meno, mentre il 32,2% opta per un pareggio. Non arrivano ottime notizie insomma per il governo di Matteo Renzi, che proprio in questi giorni ha festeggiato il No Tax Day. I soggetti intervistati nel frattempo sono convinti che per rilanciare l’economia del Paese sia necessario ridurre le tasse sulla famiglia (62,5%) piuttosto che sulle imprese (28,4%). Infine, sempre a proposito di tasse, è inevitabile una domanda sull’incubo Equitalia: il 28,5% degli intervistati sostiene che l’agenzia di riscossione dei tributi ha bussato alla propria porta da 1 a 5 volte; il 5% dei soggetti sentiti da Euromedia ha avuto a che fare con Equitalia da 5 a 10 volte, mentre i “perseguitati” (più di 10 volte) raggiungono il 6,2%. Il 50,2% degli italiani intervistati per Ballarò, comunque più della metà, dichiara infine di non aver mai avuto problemi con quella che resta a tutti gli effetti la società pubblica meno simpatica del Paese.



Gli ultimi sondaggi politici elettorali 2016 che sono stati prodotti sono ovviamente in alternativa ai dati sulle elezioni comunali, dato il vigente silenzio elettorale: ma è più che lecito vedere come su un tema portante della politica italiana di questo 2016, il referendum costituzionale di ottobre, abbia numerosi richiami ai ballottaggi che andranno in scena domani, domenica 19 giugno. Ebbene, secondo i sondaggi pubblicati da Euromedia Research per Ballarò, scopriamo come la situazione per il premier Matteo Renzi è tutt’altro che rosea, anche se non eccessivamente “nero”: i dati dicono che il 29% degli intervistati voterà a favore della riforma costituzionale voluta dal Governo Renzi, quindi Sì, mentre il 33% voterà contro il progetto di legge Renzi-Boschi. Il 38% è ancora indeciso e inquadra piuttosto continuamente i dati anche per le Amministrative in coda tra domani e lunedì (con i risultati): una larga fetta del paese è indeciso/si astiene, con la fiducia per il premier Renzi che rimane attorno al 30%. I cittadini sembrano spaccati a metà, pro e contro premier: sarà così anche ai ballottaggi? E soprattutto, la lunga campagna referendaria già cominciata subirà cambiamenti dopo questi e altri sondaggi prossimi che daranno un Pd e un governo in flessione?

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