Dopo aver festeggiato la sua vittoria durante le elezioni comunali di Roma, il neo sindaco Virginia Raggi, avvocatessa 37enne del Movimento 5 Stelle, come riporta Il Messaggero avrebbe trascorso le successive ore in famiglia. Ancora un po’ di meritato relax prima di immergersi nel lungo ed impegnativo lavoro nel ruolo di primo cittadino della Capitale. La Raggi ha deciso di trascorrere il poco tempo libero della prima frenetica giornata da neo sindaco con il figlio di 7 anni e con i genitori, cercando di non perdere le abitudini che ha sempre tentato di mantenere anche nel corso dell’intensa campagna elettorale. Il quotidiano online ha anche rivelato come Virginia Raggi abbia dedicato del tempo anche al marito – dal quale sarebbe di fatto separata – il quale ieri aveva pubblicato una lettera molto sentita e che ha fatto il giro del web, nella quale ribadiva il sostegno alla donna ma anche la sofferenza per la loro situazione privata. La Raggi lo avrebbe sentito telefonicamente.



Dopo le prime parole dalla notizia dell’elezione a sindaco di Roma e dette nel corso della conferenza stampa ufficiale, Virginia Raggi ha voluto scrivere pubblicamente anche su Facebook. Il primo pensiero è stato un doveroso ringraziamento ai cittadini romani che le hanno dimostrato ampia fiducia, per poi rivolgersi ai consiglieri eletti, ai quali ha voluto augurare buon lavoro. Un pensiero anche ai non eletti ed agli attivisti che hanno svolto un ruolo decisivo nel corso della campagna elettorale. “La prima cosa che sento di dire, che mi viene dal profondo, è che finalmente anche Roma avrà un sindaco donna. In un momento storico in cui le pari opportunità sono ancora una chimera considero questa una notizia dal valore straordinario. Il primo segno del profondo cambiamento che stiamo portando in questo Paese”, ha poi scritto Virginia Raggi, attribuendo il merito di tutto ciò al M5S, a Grillo ed a Casaleggio. “Sarò il sindaco di tutti, sia chiaro, anche di coloro che non mi hanno sostenuto in questa tornata elettorale”, ha poi precisato anticipando ciò che sarà il suo lavoro. “Oggi si apre una nuova era”, ha poi ribadito, ricordando anche i mesi di “guerra senza precedenti” durante la campagna. “È venuto il tempo di lavorare dopo anni di malgoverno. Le cose da fare sono tante e noi siamo pronti!”, ha chiosato. Clicca qui per leggere i commenti.



A poche ore dalla conferma dell’elezione a sindaco di Roma, Virginia Raggi ha già fatto i nomi di parte della sua squadra. Tra questi, il consigliere che più fa discutere è Paolo Berdini. Il sessantottenne urbanista, noto per i suoi ideali ambientalisti, sarà incaricato del settore Urbanistica e Lavori pubblici. Berdini ha sempre militato a sinistra e, per alcune affermazioni rilasciate, sono molti i cittadini che non lo amano. E’ il caso dei tifosi della Roma, che non hanno apprezzato le critiche rivolte al nuovo stadio. Berdini si è scontrato anche molto duramente con l’editore de Il Messaggero Francesco Gaetano Caltagirone, che è stato accusato dal consigliere di essere l’unico capace di costruire a Tor Vergata nel caso in cui Roma diventasse la sede delle Olimpiadi 2024. Caltagirone ha querelato l’avversario, che si è difeso spiegando il suo punto di vista in un intervento pubblicato sul Manifesto. 



La svolta a Roma, Virginia Raggi è l nuovo sindaco da poche ore, dopo lo spoglio del ballottaggio nella Capitale che l’ha incoronata nuova inquilina del Campidoglio, la prima donna in quel ruolo. Entusiasmo alle stelle, anzi alle 5 stelle, visto che il Movimento conquista di fatto la poltrona più ambita – e difficile – d’Italia, andando a sfidare la gestione renziana di politica, parsa in crisi in queste tornate di Amministrative. Sebbene la giovane e bella candidata grillina avesse promesso prima del voto i nomi della squadra di governo, ancora non sono usciti né pubblicati, scelta strategica dell’ultima ora per il Movimento 5 Stelle. Si sanno però di sicuro 4 nomi che comporranno la nuova squadra di governo M5s: all’Urbanistica andrà come assessore il padre della guerra a tutti i palazzina e al consumo, ovvero Paolo Berdini, mentre alla cultura alla fine la spunta uno dei pupilli di Walter Veltroni, Luca Bergamo che tra le altre cose ha dato vita e inventato il festival di Fotografia e Letteratura di Roma e produttore del concerto per la pace “We are the future”. Tornivamo poi Andrea Lo Cicero, ex rugbista ora int v, che diventerà assessore allo sport, mentre infine a gestire la grana dei rifiuti urbani ci sarà Paola Muraro, attuale consulente di Ama. Quando arriveranno gli altri nomi?

Intervenuta a caldo nella conferenza stampa post-vittoria alle elezioni comunali 2016, Virginia Raggi ha condiviso il successo del M5S, che rappresenterà in qualità di sindaco di Roma: «Voglio ringraziare tutti i romani che mi hanno affidato questo compito importante, che porterò avanti nei prossimi cinque anni. Voglio ringraziare tutti i candidati che in questi mesi hanno lavorato tanto, anche gli eletti che lavoreranno con me». Dopo i ringraziamenti gli spunti di riflessione: «Mi sento di dire che questo è un momento storico, segna una svolta: Roma ha un sindaco donna per la prima volta nella sua storia. Questo cambiamento è fondamentale e lo dobbiamo al M5S. Sarò il sindaco di tutti i romani, anche di quelli che non mi hanno votata. E’ questo quello che deve fare un sindaco. Lavoreremo per riportare legalità e trasparenza nelle istituzioni. Con noi si apre una nuova era. Metto un punto sui toni aspri, sui vili attacchi che ho ricevuto: si riparte. Mi auguro che tutte le forze politiche abbiano il buonsenso di voler aprire un dialogo onesto sui problemi e le soluzioni di Roma, che venga rimesso al centro delle scelte politiche l’interesse dei romani. E’ arrivato il momento di lavorare, i problemi sono tanti, io sono pronta a governare».

Tutto lo stato maggiore del Movimento 5 stelle è a Roma per festeggiare la vittoria di Virginia Raggi, eletta sindaco di Roma alle elezioni amministrative culminate nel ballotaggio con Roberto Giachetti. Con Beppe Grillo anche Davide Casaleggio, figlio del fondatore del M5S Gianroberto, morto il 12 aprile scorso dopo una lunga malattia: «E’ un risultato storico. Il pensiero va a mio padre», ha dichiarato all’Ansa. Così, invece, Luigi Di Maio, vicepresidente della Camera dei deputati: «Pensavano che fossimo un fuoco di paglia. Oggi governiamo Roma, la capitale d’Italia, è un segnale importante anche a livello nazionale. Gli italiani ci riconoscono la capacità di governare. Potrebbe accadere al governo. Chiedo a tutti i cittadini di starci vicino, di governare con noi queste città. Raggi e Appendino sono state votate perché parlavano di trasporti, disoccupazione giovanile, pulizia urbana e risanamento del debito. La campagna diffamatoria contro la Raggi si è rivelata un boomerang, mi dispiace che molti organi di stampa abbiano avvallato una campagna diffamatoria senza precedenti. La nostra campagna elettorale è stata incentrata sui problemi reali, non sulle Olimpiadi. Saremo un presidio di legalità».

, ha infatti vinto il ballottaggio contro il collega Roberto Giachetti alle elezioni amministrative 2016 anche se la sensazione che potesse farcela era nell’aria. Il nuovo Sindaco invita gli elettori a un incontro con un tweet in cui scrive: “Siamo tutti in via Avogadro, vi aspettiamo”, clicca qui per il post. Sarà sicuramente un momento importante perchè potrebbero arrivare le prime e importanti parole dopo la nomina come Sindaco della capitale. Un momento storico per il nostro paese, come l’ha definito Le Monde, che regala speranza in una situazione particolare e mai così difficile sia per Roma città che più in generale per l’Italia. Staremo a vedere quali saranno le sue prime decisioni e se riuscirà a farsi accettare da una città che negli ultimi anni è stata davvero molto complicata critica con chi l’ha preceduta, in una situazione che ha poi portato all’elezione anche di Sindaci saliti al Campidoglio senza il voto di preferenza dei cittadini. Ora però la possibilità di scegliere c’è stata e la gente spera che davvero sia arrivato il momento di una svolta, finalmente, positiva.

Una lettera intima di Andrea Severini, militante di M5s, alla moglie Virginia Raggi, neosindaco di Roma con il 67,2%, dalla quale si sta separando. Severini l’ha appena messa sul suo blog, per congratularsi e soprattutto abbracciare la moglie “primo sindaco donna della storia di Roma”. Hanno iniziato entrambi ai tempi del referendum sull’acqua, ricorda Severini, due giovani appassionati di politica. Ed è allora che Severini intuisce la forza della moglie: “L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te. I tuoi occhi parlano. Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina. Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti”. E ancora: “Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano”. Severini ringrazia la moglie per il suo impegno, per essere “stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia”. Ma è la fine a suonare come una affettuosa e commossa confessione: “Ah, una cosa ancora, mi manchi da morire, tuo marito, Andrea”. Virginia Raggi (M5s) si è imposta sul candidato Pd Roberto Giachetti, che ha annichilito con 35 punti percentuali di scarto senz’altro grazie anche ai voti di centro e di destra, risultando grazie a questo ballottaggio la prima donna e la più giovane sindaco a insediarsi sul Campidoglio.

Virginia Raggi ricorda Sandro Pertini, settimo Presidente della Repubblica Italiana, nel giorno del voto al ballottaggio per le elezioni comunali amministrative 2016. E lo fa pubblicando un post sul proprio profilo Facebook a inizio giornata: Oggi servono due qualità: l’onestà e il #coRAGGIo. – Sandro Pertini”. Poi la foto di un’opera incompleta e la scritta: “Completiamo l’opera #coRAGGIo manca solo il tuo voto” (clicca qui per vedere). Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle, si scontrerà oggi con Roberto Giachetti, candidato del Centrosinistra, per aggiudicarsi la poltrona di sindaco di Roma. Negli ultimi giorni lo scontro con il suo avversario si è fatto aspro, proprio sui temi dell’onestà. Roberto Giachetti ha infatti scritto su Facebook che la Capitale “non merita un sindaco bugiardo”.

Ha votato nel primo pomeriggio Virginia Raggi per il ballottaggio delle elezioni comunali amministrative 2016. La candidata del Movimento 5 Stelle a sindaco di Roma si è recata la seggio dove ha scherzato anche con i fotografi. “Oggi è una bella giornata”, ha detto Virginia Raggi come riporta il Corriere della Sera. Ha poi anche scherzato con i fotografi che attendevano il suo arrivo dicendo: “Di qua, di là… Va bene? Qualcuno anche sul soffitto?”. Infine ai cronisti che le chiedevano “qualcosa” ha risposto “qualcosa”. Su Twitter e su Facebook ha invece continuano a postare messggi per gli elettori. L’ultimo è: “#coRAGGIo, il resto sarà storia”. Virginia Raggi è favorita nella corsa alla poltrona di sindaco della Capitale sull’avversario Roberto Giachetti, candidato del Partito Democratico ma si dovrà aspettare lo spoglio delle schede per sapere se i pronostici saranno confermati. (clicca qui per vedere le foto del voto)

In vista del ballottaggio che si terrà oggi, 19 giugno, a Roma, approfondiamo meglio la conoscenza della candidata per il Movimento 5 Stelle Virginia Raggi. L’aspirante sindaco della capitale si è guadagnata, al primo turno delle elezioni, il gradino più alto del podio con il suo 35% di voti. A seguirla Robeto Giachetti, suo rivale al ballottaggio, e Giorgia Meloni, che non ha ottenuto abbastanza consensi da partecipare al duello odierno. La donna, dopo aver ricevuto la conferma del suo posizionamento, ha commentato semplicemente con una frase: “Il vento sta cambiando”, riferendosi al fatto che Giachetti, esponente del Centrosinistra, è lontano da lei di ben 10 punti. Sembrerebbe, secondo la Raggi, che la gente si sia stancata della sinistra e di un governo che non sta facendo altro che premere sui cittadini. E’ per questo che i romani vogliono dare fiducia ai pentatellati, almeno al primo turno. Per l’esito del ballottaggio, invece, si vedrà. 

La biografia politica di Virginia Raggi non può essere così ricca come quella di altri candidati sindaco, visto che è nata appena nel 1978. È entrata a far parte del Movimento 5 Stelle dal marzo del 2011. Nella sua decisione è stato fondamentale il supporto avuto da Andrea Severini, suo marito. Due anni dopo, nel 2013, diventa consigliere comunale, ottenendo 1.525 preferenze. Negli anni in cui è stata all’opposizione, la Raggi si è distinta per le sue lotte su temi come la scuola e l’ambiente. Nel suo curriculum personale, vanta un diploma al liceo Scientifico e una Laurea in Giurisprudenza (Università Roma Tre). Il candidato sindaco del M5S si è specializzata in diritto d’autore. Dal 2010 lavora come avvocato in uno studio legale (associato). In questi anni, come fa sapere lei stessa tramite i profili social (Facebook e Twitter), è stata più volte impegnata in opere di volontariato. Tra queste si segnala l’esperienza in alcuni canili della città capitolina. 

Virginia Raggi è sostenuta dal Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo, di cui fa parte. Del M5S può essere il primo profilo vincente in un importante comune come quello di Roma (forse il più importante). Dopo i risultati del primo turno, è lei la favorita per il successo al ballottaggio. Il Movimento pentastellato ha ottenuto il 35,2% dei voti, contro il 17% del Partito democratico, il cui candidato, Roberto Giachetti, ha comunque superato il 20% e sopratutto Giorgia Meloni. A sorpresa, Virginia Raggi, oltre al sostegno scontato da parte del Movimento 5 Stelle, ha ricevuto l’endorsement di Salvini, leader della Lega Nord, il quale ha affermato che voterebbe la Raggi a Roma, e della Appendino a Torino. Oltre a quello di Salvini, è arrivato anche il sostegno di Ignazio Marino, l’ex sindaco della capitale. Sulla decisione di quest’ultimo pesano sicuramente i problemi avuti di recente con il Partito Democratico, strenuo difensore della candidatura di Roberto Giachetti.

Uno dei punti centrali del programma politico di Virginia Raggi è quello della mobilità. Con mobilità, il candidato sindaco di Roma pentastellato si riferisce ai problemi che i cittadini della capitale devono affrontare ogni volta che hanno intenzione di spostarsi con i mezzi pubblici o con i propri. In particolare, sono due le chiavi di questo tema: Atac e traffico cittadino. Nel programma della Raggi è prevista anche un’autostrada ciclabile Roma-Ostia. Un altro punto molto importante riguarda la casa. Virginia Raggi ha inserito nel suo programma elettorale il censimento di tutti gli immobili di Roma. Altri punti sono la messa in sicurezza delle scuole e della città in generale. La Raggi ha promesso il superamento dei campi Rom (non sono previste ruspe e quant’altro). Infine, un altro tema importante riguarda quello della candidatura di Roma per le Olimpiadi. Virginia Raggi si è detta contraria. Ciò, però, non le ha impedito di inserire nel programma anche la promessa di nuovi impianti sportivi più efficienti. Il suo slogan elettorale è: #coRAGGIo È ora di cambiare Roma. 

Continuano a far discutere le dichiarazioni di Virginia Raggi in merito alle Olimpiadi. Il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle ha ribadito nel corso del confronto televisivo trasmesso su Rai 3, nella trasmissione Mezz’Ora di Lucia Annunziata, non troppo tempo prima del ballottaggio che il suo è un no. Questo discorso vale almeno per adesso, motivando la sua risposta con il tentativo di dare voce al pensiero popolare, ai cittadini che le chiedono di non concentrarsi tanto sulle Olimpiadi, ma di provvedere prima di tutto a risolvere problemi legati agli autobus e alle scuole. Pochi giorni prima del ballottaggio hanno espresso pareri positivi in suo favore numerosi vip, alcuni dei quali palesemente di sinistra (almeno fino ad ora), come Sabrina Ferilli e Antonello Venditti. Tra i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle nel mondo dello spettacolo si contano, a sostegno della Raggi, anche Fiorella Mannoia, Dario Fo e Claudio Santamaria. Ad esprimersi in suo favore sono stati anche Vittorio Sgarbi e Adriano Celentano, nonché Renzo Arbore, Marisa Laureto e Lucrezia Lante della Rovere. Si può ben dire che, oltre alle 5 stelle del suo partito, Virginia Raggi abbia molte altre stelle a sostenerla durante la lotta contro Giachetti.