Viene rinviata la Direzione del Pd, in programma oggi pomeriggio alle 15, per via dell’esito della Brexit anche sul nostro Paese: è stato infatti subito convocato un vertice del Governo straordinario per studiare cosa andare e proporre al tavolo europeo con gli altri leader europei dopo lo shock per il voto inglese, che ha visto vincere l’uscita da Ue. Ecco la nota del Partito Democratico, immediata dopo l’effetto del voto: «la direzione del Pd, prevista per questo pomeriggio, è stata rinviata probabilmente a venerdì della prossima settimana». Una riunione del partito che era molto attesa per le mille frizioni in casa dem, dopo il voto delle elezioni amministrative e dopo gli ultimi casi problematica tra Orfini e il ministro Madia: la minoranza del Partito oggi ha deciso di non commentare ancora su questioni interne al partito, tutti concentrati sul voto british.
Oggi alle ore 15 avrà luogo la Direzione del Pd convocata dal segretario e premier Matteo Renzi dopo le polemiche forti delle elezioni amministrative che hanno aperto una voragine nel Partito Democratico con una frattura ancora più netta tra la segreteria e la minoranza dem. Come se non bastasse, il caso Orfini scoppiato ieri dopo le parole dure del ministro Marianna Madia hanno aperto un altro fronte, ovvero quello dei “giovani turchi” che rappresentano la terza corrente interna del Pd, in appoggio ma non incondizionatamente al giovane segretario del partito. Con ordine, innanzitutto la Direzione di oggi – che sarà trasmessa anche in diretta streaming video – vene convocata da Renzi per discutere del voto per le Comunali che hanno visto la sconfitta pesante di Roma e Torino e la vittoria risicata a Milano e Bologna con Beppe Sala e Virginio Merola. Il tonfo di Giachetti e soprattutto di Fassino, con l’ascesa del Movimento 5 Stelle che soffia nei sondaggi vicinissimo al Pd a livello nazionale: gli attacchi a Renzi per non aver puntato sulle Amministrative e aver invece accelerato sulla campagna elettorale per il referendum d’ottobre costituzionale, ma non solo. Il segretario è in difficoltà perché da più parti si chiedono alcuni cambi nella segreteria nazionale e la Direzione di oggi potrebbe rappresentare il giusto momento per nuove candidature e sostituzioni, con Piero Fassino dato in forte pole per un posto, magari al posto di Debora Serracchiani (ma questi sono rumors fino ad oggi). Si è invece aperta la bufera sul caso di Matteo Orfini: il presidente Pd e commissario straordinario del Partito a Roma, viene accusato dalla minoranza essere responsabile del fallimento Giachetti nella sfida per il sindaco della Capitale. A fomentare la polemica anche le parole della renziana Marianna Madia, ministra della Pubblica Amministrazione che ha dichiarato come forse Orfini dovrebbe far bene a riflettere su eventuali dimissioni. A quel punto i sostenitori di Orfini, i famosi “giovani turchi” hanno alzato le barricate e hanno contrattaccato verso il premier e la minoranza, in un gioco a tre fuochi che sta rendendo la situazione a livello interno molto preoccupante tra i dem. Renzi riuscirà per l’ennesima volta a sbrogliare l’intricata matassa?