Anche a Bologna si vota in queste ore per le elezioni comunali e dei consigli circoscrizionali: si rinnova il governo della città, andiamo a vedere ancora gli ultimi consigli validi per poter votare nella provincia bolognese. Innanzitutto, oltre a Bologna, si vota anche nei comuni della provincia Alto Reno Terme, Castel del Rio, Gaggio Montano, Monghidoro, San Giovanni in Persiceto. Nel capoluogo invece, oltre al voto per l’elezione del sindaco e del consiglio comunale, si vota anche per i singoli consigli circoscrizionali che a Bologna sono ben 6: Borgo Panigale-Reno, Navile, Porto Saragozza, San Donato-San Vitale, Santo Stefano, Savena. Ovviamente ogni cittadino riceverà la scheda che riguarda la propria area e zona con gli iscritti alle liste che sono riferiti alla stessa zona della città. Le modalità di voto per le elezioni municipali sono le medesime previste per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Si può tracciare un segno sul contrassegno della lista prescelte o sul rettangolo che lo contiene e inoltre si può votare per una lista di candidati e manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere circoscrizionale.
Innanzitutto bisogna fare una distinzione, che non vale solo per queste elezioni comunali 2016: nei comuni che hanno fino ad un massimo di 15mila abitanti si vota con l’utilizzo di una sola scheda, dove saranno posti i nomi di coloro che si candidano da sindaco e le liste che l’appoggiano. Infatti se si vota il singolo candidato a sindaco si va a votare contemporaneamente anche la sua lista. Si possono scegliere massimo due preferenze tra i candidati che vi sono all’interno della lista del sindaco prescelto. Nei comuni che hanno meno di 5mila abitanti è possibile esprimere solo una preferenza e la vittoria viene assegnata al candidato sindaco con più voti. In caso di parità invece si va al ballottaggio, nel momento in cui si dovesse riverificare la situazione di parità, allora verrà scelto il candidato sindaco più grande di età. Nei comuni che hanno un numero maggiore di 15mila abitanti, anche in tal caso si vota usando una sola scheda; su di essa saranno posti i simboli delle varie liste che appoggiano il candidato e i vari nomi dei candidati a diventare primi cittadini. Per poter votare è necessario esibire un documento di riconoscimento e avere a disposizione la tessere elettorale, la quale attesta di essere iscritto all’interno delle liste di residenza nel comune dove si vota. Inoltre la tessera contiene i dati anagrafici del diretto interessato, il luogo dove si risiede e la sede e il numero della sezione dove recarsi per poter votare, inoltre la circoscrizione di appartenenza ed valida per la durata di diciotto elezioni, dopo di che va rinnovata. In caso di perdita invece è necessario recarsi al comune di residenza e richiederne una duplicato. Una volta che si è stati registrati si può entrare nella cabina elettorale ed esprime il proprio voto. E’ possibile effettuare il cosiddetto voto disgiunto; si tratta di un sistema che dà la possibilità all’elettore di esprimere ben due voti, uno indirizzato al partito e l’altro al candidato sindaco, diverso dalla lista prescelta. Nel nostro Paese il voto disgiunto è ammesso per le amministrative, le elezioni regionali e per le comunali che presentano un numero di abitanti superiori a 15mila. Non è invece concesso per le elezioni provinciali. In caso di impossibilità a raggiungere il seggio elettorale allora vengono istituiti i seggi speciali. Il seggio speciale è costituito da un presidente e due scrutatori, uno dei quali funge da segretario del seggio. Tali seggi vengono istituiti per raccogliere il voto di detenuti aventi diritto al voto, degenti che si trovano in case di cura e ricoverati in ospedali.
Ecco le informazioni e i consigli su come votare per le elezioni comunali di Bologna 2016. Lunedì veniva presentato alla Camera dei Ministri il decreto legge che avanzava la richiesta di dividere le prossime elezioni in due giornate di chiamata degli elettori alle urne, anche se il voto alle comunali resta fissato per il 5 giugno, in un solo giorno. Le urne resteranno aperte dalle ore 7 fino alle 23 , invece per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, i seggi saranno aperti dalle ore 8 fino alle 22. Gli ipotetici ballottaggi avverranno il 19 dello stesso mese. Ma i cittadini residenti all’estero possono votare? Ebbene si i nostri concittadini che vivono all’estero, purché iscritti nelle liste elettorali possono votare attraverso corrispondenza. Infatti grazie a questo obiettivo è stata realizzata una circoscrizione Estero prevista proprio dall’articolo 48 della nostra Costituzione. Ma come si vota? Diverse possono essere le modalità, la più comune è quella di tracciare una croce sul nome del sindaco, in questo modo si voterà per il candidato sindaco e non per le annesse liste. Potrete segnare la lista e in tal modo si vota sia la lista che appoggia e ul candidato sindaco. In caso contrario potrete tracciare un simbolo sia sulla lista che sul candidato sindaco e infine potrete tracciare un segno sulla lista e poi votare il sindaco della lista opposta, in tal modo avrete effettuato il voto disgiunto. Nel caso si decide di votare la lista potrete optare per 2 preferenze come consiglieri o eventuali assessori. Diventa primo cittadino colui che ottiene la maggioranza dei voti, rappresentata da un minimo del 50% più 1.
Successivamente il lunedì dopo si procede alo spoglio delle schede elettorale fino a quando non si saprà il risultato finale e si capirà chi ha vinto e quali saranno gli assessori e i consiglieri che lo affiancheranno sul Comune. Una volta entrati nel seggio interessato, dovrete consegnare il documento di riconoscimento e la tessera elettorale, verrete cosi registrati. A questo punto vi verrà data la scheda adatta se si tratta di comunali, regionali o provinciali con un matita. Recatevi nella cabina che vi verrà indicata come vuota e non vi resta che adempiere al vostro compito di votante! La matita copiativa viene usata all’interno dei nostri seggi elettorali, questa oltre ad avere la mina in grafite, possiede anche dei coloranti derivanti dal benzene. Nel momento in cui si cancella, il tratto scompare ma resta il pigmento colorato che si manifesta con una macchia presente e visibile. Le matite che vengono date ai seggi da parte del Ministero dell’Itero, una volta usate devono essere ricontate e riconsegnate. Per coloro che rubano una tale matita vi è una multa che va da un minimo di 104 euro ad un massimo di 309 euro. Durante le elezioni comunali, provinciali o regionali che siano è severamente vietato fotografare la propria scheda elettorale per dimostrare al candidato di averlo votato per davvero, come è assurdo accettare soldi o qualsiasi altra cosa in cambio di un voto!