Urne aperte a Milano per le elezioni comunali: come si vota dunque per queste amministrative, le info precisi e i dettagli su voto disgiunto e ballottaggi li trovate tutti qui sotto. Andiamo ora a controllare qualche informazione utile per le elezioni al consiglio di municipio e del presidente di municipio che non sono altro che gli ex-consigli di zona e presidente di zona. Nella scheda verde che verrà date ai milanesi alle urne si potrà segnare e votare le elezioni per il presidente e gli eventuali consiglieri di municipio: ovviamente ogni cittadino riceverà la scheda che riguarda la propria area e zona con gli iscritti alle liste che sono riferiti alla stessa zona della città. Le modalità di voto per le elezioni municipali sono le medesime previste per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Anche la scheda presenta le stesse caratteristiche di quella “blu” per il consiglio comunale: si intendono dunque da oggi sostituiti tutti i candidati alla carica di presidente di municipio e i vari consiglieri. Ecco qui, come indicato dal comune di Milano, un fac simile della scheda per il consiglio municipale: clicca qui per la scheda verde alle elezioni comunali milano (esempio zona1).
Il quinquennio di Giuseppe Pisapia alla guida di Milano sta per giungere al termine. Ecco, quindi, che la città si prepara alle elezioni amministrative 2016 per la scelta del successore tra Giuseppe Sala (Centro Sinistra), Stefano Parisi (Centro Destra), Gianluca Corrado (M5S), Corrado Passera (Italia Unica), Basilio Rizzo (Sinistra-Milano in Comune). Le amministrative di Milano 2016 prevedono il voto con 2 schede elettorali: la prima di colore blu (per il Sindaco ed il Consiglio Comunale), la seconda verde (per i Presidenti e i componenti dei Municipi). Le modalità di voto sono le medesime. Su esse, infatti, sono riportati i nomi dei candidati e quelli delle liste. Vi sono diversi modi di esprimere la propria preferenza. Va apposta una “x” sul simbolo della lista scegliendo un candidato di quella determinata lista. La preferenza si può esprimere anche solo per un consigliere comunale indicandone il nome a fianco del simbolo della lista corrispondente. O ancora si può votare solo per il sindaco e non per la lista tracciando solo il nome del candidato e non il simbolo della lista. Infine, si può optare anche per il voto disgiunto. In questo caso si vota per una lista diversa da quelle collegate al candidato sindaco prescelto. In tutto vi sono 1.248 seggi in 201 scuole. A questi si aggiungono i cosiddetti seggi speciali che sono 64 e saranno allestiti, invece, in ospedali, carceri e case di riposo. Se si è immobilizzati a casa e non ci si può recare alle urne si può essere accompagnati in cabina da un altro elettore o, in alternativa, votare da casa facendone apposita domanda al Comune. Anche votare dall’ospedale è possibile facendo richiesta entro 3 giorni dall’inizio della consultazione.
A Milano si vota il 5 Giugno 2016 dalle 7 alle 23. L’eventuale ballottaggio, invece, è previsto per il 19 Giugno. Viene eletto sindaco il candidato che ottiene almeno il 50% +1 delle preferenze al primo turno. Per votare ci si reca al seggio di appartenenza con la tessera elettorale ed un valido documento di identità. Nel caso si sia smarrita la tessera è bene richiederne copia conforme all’Ufficio Anagrafe del Comune. Per quanto concerne i cittadini residenti all’estero, le norme legislative italiane prevedono la possibilità di votare per corrispondenza. E’ necessario essere maggiorenni ed iscritti alle liste elettorali. Se si preferisce rientrare in Italia per il voto occorre comunicarlo per iscritto al Consolato entro il 31 Dicembre dell’anno che prevede la consultazione. I termini, quindi, nello specifico sono scaduti il 31 Dicembre 2015. Per il voto per corrispondenza il Consolato invia apposita documentazione per posta. La tessera elettorale va validata con il voto e rispedita utilizzando la busta preaffrancata. Le schede elettorali sono, come detto, blu e verdi a seconda dell’ambito descritto e le modalità di voto sono quelle indicate. Lo spoglio delle schede comincia subito dopo la chiusura dei seggi e deve necessariamente terminare entro 12 ore da quando inizia. Solo i componnti del seggio possono toccare le schede. I compiti degli scrutinatori vengono decisi dal presidente del seggio pri di aprire l’urna. La scelta di colui che dovrà estrarre le schede è fatta per sorteggio. Gli altri componenti si suddividono in due gruppi che parallelamente prendono nota dei risultati dello scrutinio. In questo modo il controllo dei risultati è continuo e preciso. L’urna, quindi, può essere aperta. I risultati sono letti e appuntati contemporaneamente dai due gruppi di scrutinatori. Al termine il presidente verifica che il numero di schede sia uguale al numero dei votanti e redige, infine, un verbale in cui certifica i risultati dello spoglio.
I consigli per votare alla elezioni comunali 2016 a Milano nella maniera migliore passano sicuramente da pochissimi passi. E’ buona norma andare a votare con le idee chiare, presentandosi al seggio elettorale muniti della documentazione necessaria e non perdendo eccessivamente tempo all’interno della cabina. Prima di procedere con la votazione, dato che votare è un dovere civico e di fondamentale importanza, è bene informarsi accuratamente sui programmi elettorali dei vari contendenti scegliendo quello che maggiormente si avvicina al proprio modo di vedere le cose.
Per evitare brogli elettorali, una falsa leggenda metropolitana vuole che si debba leccare la matita elettorale. Questo perchè la penna copiativa è del tutto cancellabile tranne che non sia inumidita con la saliva. In questo caso sbiadisce leggermente ma non si elimina del tutto. Ricordarsi però che le schede macchiate non sono accettate è una regola fondamentale. La matita umettata lascia un tratto persistente ma violaceo e caratterizzato da piccole sbavature. La cosa migliore sarebbe sicuramente abbandonare la vecchia matita per metodi più innovativi e pratici.
Fotografare la scheda elettorale è espressamente vietato dalla legge. Chi contravviene a questo è punito da 3 a 6 mesi di carcere e con una multa da 300 a 1.000 euro. Al tempo stesso è vietato anche presentarsi al voto senza averne diritto o per più di una volta, pagare per il voto e realizzare il tanto famoso voto di scambio.