Anche a Napoli urne aperte da tutta mattina per le elezioni comunali amministrative 2016: fino alle 23 sarà possibile per i cittadini napoletani esprimere il proprio voto al consiglio comunale, al sindaco e anche ai vari presidenti e consiglieri delle 10 Municipalità della città partenopea. Per votare questa seconda scheda, è quella arancione: gli elettori hanno la possibilità di votare per il presidente e per una delle sue liste. Nel caso in cui si votasse solo per la lista, la preferenza va in automatico al presidente collegato delle singole Municipalità. Per questa elezione non è previsto invece il voto disgiunto e il presidente è eletto a turno unico:niente ballottaggio, vince chi ottiene il maggior numero di voti e in caso di parità viene eletto il candidato più anziano.



Sono circa 1342 i comuni italiani in cui oggi, domenica 5 giugno, si terranno le elezioni comunali 2016. Tra questi si fa spazio anche la città di Napoli dove i cittadini sono chiamati a scegliere per le amministrative non solo il nuovo sindaco ma i futuri consiglieri comunale. I candidati per la città di Napoli sono 10 e sono già in atto i primi sondaggi su chi potrà essere designato il vincitore finale. Come si vota? Innanzitutto per votare correttamente è necessario recarsi nell’apposita sezione personale di voto, portando con sé un documento d’identità e la tessera elettorale. In caso di smarrimento della tessera elettorale o nel caso in cui non potesse più essere utilizzata, il cittadino ha la possibilità di recarsi presso il proprio Comune per richiederne un duplicato. 



Ad ogni cittadino che parteciperà oggi alle elezioni comunali 2016 verrà consegnata una sola scheda elettorale, all’interno della quale si potranno trovare i nomi di tutti i candidati che concorrono alla carica di sindaco ed i simboli delle liste che appoggiano i singoli candidati. Le modalità di voto sono tre. Si può tracciare un segno su uno dei simboli della lista: in questo modo il voto andrà alla lista contrassegnata e di conseguenza al candidato supportato dalla stessa. La seconda prevede invece il voto disgiunto, ovvero si può tracciare un segno sul nome del candidato preferito e successivamente su una delle liste che sostiene un altro candidato, diverso da quello scelto. Procedendo in questo modo i voti andranno singolarmente al sindaco e alla lista scelta. In questa seconda opzione rientrano tuttavia i soli comuni che superano i 15.000 abitanti. L’ultima modalità di voto consiste nel tracciare un segno sul nome del candidato prescelto e su nessuna lista, in modo da votare solo per il candidato e non per una lista in particolare. Per i comuni con più di 5.000 abitanti, è inoltre possibile indicare una doppia preferenza per i diversi consiglieri scrivendo il nome e il cognome affianco alla lista di appartenenza: in questo caso è necessario indicare candidati di sesso diverso appartenenti alla stessa lista.



Gli elettori che vogliono partecipare alle elezioni comunali 2016 e che si trovano in condizioni di disagio poiché degenti in ospedale o risiedono in una casa di cura, possono comunque esercitare il diritto al voto. La stessa legge prevede infatti che si possa votare all’interno della stessa struttura grazie a seggi speciali. I cittadini affetti da patologie o infermità mentali che impediscono l’allontanamento da casa per raggiungere il luogo di voto, possono invece votare da casa previa presentazione dell’apposita richiesta, accompagnata da un certificato medico della Asl e della copia della tessera elettorale. Tale documentazione va presentata al Comune entro il 16 maggio 2016. Tutti i seggi prevedono un’apertura dalle 7 alle 23, mentre in caso di ballottaggio la data prefissata per la seconda votazione è quella di domenica 19 giugno 2016, mantenendo la stessa modalità e gli stessi orari. I cittadini con residenza all’esterno non possono invece partecipare a queste elezioni, mentre potranno esprimere il loro voto nelle elezioni politiche nazionali, referendum abrogativi costituzionali e nelle elezioni del Parlamento europeo

Si sa che anche nel periodo delle elezioni comunali 2016 sono emerse delle leggende metropolitane che spesso vengono promosse dalle proposte politiche di tutti i candidati. Fra i miti da sfatare c’è la consuetudine di bagnare la mano con la saliva e umettare la matita in modo da rendere indelebile il voto. Secondo la leggenda questo gesto sarebbe più corretto per le norme vigenti, ma in verità la legge sostiene proprio il contrario. Le matite date in dotazione nei seggi sono infatti indelebili ed nel caso in cui si umetti la punta, il segno tracciato presenterà un colore viola e di conseguenza la scheda verrà invalidata. E’ possibile comunque che succeda qualche piccolo errore umano ed in questo caso si può chiedere con tutta tranquillità una scheda sostitutiva. 

Durante le elezioni comunali 2016 è vietato portare con sé fotocamere cellulari o qualsiasi altro strumento elettronico che permette di fotografare la scheda. Si ricorda infatti che il voto è segreto e pertanto fotografare la propria scheda elettorale è reato. Non è possibile inoltre farsi pagare per votare un candidato in particolare: in questo caso specifico il reato è quello di corruzione e prevede delle pene severe, fra cui la detenzione in carcere. Anche nel caso in cui quest’ultima pena venisse sospesa, verrà richiesto il pagamento di una multa ed il reato verrà comunque iscritto sulla propria fedina.