Anche a Torino urne aperte per le amministrative con l’elezione del sindaco e anche dei consigli circoscrizionali con relativi presidente (i consigli di zona, dalla 1 alla 8). Nel Torinese, oltre al capoluogo, vanno al voto anche altri 40 comuni, di cui sette superiori ai 15 ila abitanti: Torino appunto, Alpignano, Carmagnola, Ciriè, Nichelino, Pinerolo e San Mauro. I votanti invece a Torino sono circa 700mila e si trovano in queste ore a dover votare alle urne su due schede: quella principale azzurra e quella verde dei consigli circoscrizionali. ovviamente ogni cittadino riceverà la scheda che riguarda la propria area e zona con gli iscritti alle liste che sono riferiti alla stessa zona della città. Le modalità di voto per le elezioni municipali sono le medesime previste per l’elezione diretta del sindaco e del consiglio comunale con popolazione superiore ai 15mila abitanti. Si può tracciare un segno sul contrassegno della lista prescelte o sul rettangolo che lo contiene e inoltre si può votare per una lista di candidati e manifestare non più di due voti di preferenza per candidati alla carica di consigliere circoscrizionale. Clicca qui per un facsimile del Comune di Torino per le elezione del consiglio circoscrizionale, la scheda verde
Le elezioni comunali 2016 di oggi, domenica 5 giugno, si svolgeranno anche nella città di Torino, dove i cittadini verranno ad esprimere il proprio voto per la nomina del nuovo Sindaco e il rinnovo dei consigli di circoscrizione. Per votare alle amministrative è necessario presentarsi dalle 7 alle 23 di oggi al seggio previsto per il proprio quartiere, muniti di tessera elettorale e di documento d’identità valido. Nel caso in cui la tessera elettorale sia stata smarrita, abbia tutti gli spazi timbrati, oppure se per qualsiasi motivo potrebbe non essere utilizzabile, è necessario recarsi agli uffici elettorali o al Comune per richiederne un duplicato. Come si vota? L’elettore potrà utilizzare due metodi. Il primo è quello di votare per una lista di candidati, tracciando un segno sul simbolo della lista prescelta o sul rettangolo che lo contiene: il voto viene attribuito a quella lista e al candidato Sindaco appoggiato da quello schieramento. Il secondo modo è quello di tracciare un segno su una lista e scegliere la preferenza per la carica di consigliere circoscrizionale. Il voto in questo caso viene attribuito sia alla lista sia al candidato Sindaco collegato. Nei comuni superiori ai 15.000 abitanti si potrà usare il voto disgiunto, ovvero tracciare un simbolo sia sul nome del candidato al ruolo di Sindaco sia su una lista non collegata al precedente nome. Infine si può votare solo per un candidato Sindaco e non per la lista collegata: in questo caso il voto andrà solo al primo.
Tutti gli elettori che vogliono partecipare alle elezioni comunali 2016 e che sono affetti da infermità tali da non poter raggiungere il luogo del seggio, possono esercitare il diritto di voto domiciliare. Rientrano in questa categoria tutti i cittadini che possono vivere solo se collegati ad apparecchi elettromedicali o chi ha difficoltà deambulatorie gravi. In questo caso va presentata apposita richiesta, allegando la scheda elettorale e la documentazione medica idonea. Gli elettori diversamente abili che sono iscritti a seggi dove è impossibile accedere con una sedia a rotelle, hanno la possibilità di esprimere il loro voto in un altro seggio privo di barriere architettoniche. Nel caso di ballottaggio la data prevista è quella di domenica 19 giugno 2016, dove verrà mantenuta la stessa modalità di voto di oggi e gli orari di apertura dei seggi. In questo caso i cittadini che risiedono in comuni con più di 5.000 abitanti possono esprimere due preferenze, scrivendo nome e cognome dei candidati prescelti al ruolo di Sindaco. In questo caso devono essere tuttavia di genere diverso.
Anche per queste elezioni comunali 2016 circolando alcune leggende che vanno sfatate subito. E’ il caso per esempio del mito delle schede bianche che vengono attribuite a taluni partiti o coalizioni: le schede bianche, come le nulle, vengono conteggiate ed imbustate separatamente. Il segno tracciato sulle schede non può diventare indelebile solo se viene umettata la matita. Si tratta di un’altra leggenda metropolitana, in quanto le matite in dotazione nei seggi sono indelebili e se umettate lasciano un segno viola che rende nulla la scheda. Non bisogna però cadere nel facile terrorismo: in caso di incidenti o errori umani, si può richiedere una scheda sostitutiva.
Per evitare di alterare la regolarità del voto alle elezioni comunali 2016, è vietato dalla legge introdurre in cabina elettorale strumenti che possano fotografare la scheda votata, compresi i telefoni cellulari. E’ inoltre espressamente vietato votare al di fuori della cabina, pena l’annullamento del voto. Nel caso in cui un elettore dovesse riconsegnare una scheda diversa o non timbrata, o se si dovesse rifiutare di riconsegnare la scheda o la matita, il suo nome verrà annotato sul registro elettorale e sarà passibile di denuncia da parte del presidente di seggio all’autorità giudiziaria. E’ considerato inoltre reato di frode farsi pagare per dare un voto piuttosto di un altro, anche passibile con il carcere. Solitamente tale condanna viene annullata, ma si dovrà comune pagare una multa e la fedina penale rimarrà macchiata.