Chiusi i seggi delle elezioni comunali 2016. Affluenza a Roma stabile dalle precedenti elezioni comunali, quelle del 2013 dalle quali uscì vincente Ignazio Marino (affluenza al 52,8%) a quelle di oggi, dove l’astensione sembra segnare una lieve battuta d’arresto (affluenza al 56%). anche a Roma pertanto nessuno vince al primo turno e si profila un ballottaggio Raggi (M5s) vs. Giachetti (Pd). Raggi è in vantaggio con il 34-38%, segue Giachetti con il con il 20-24%; dietro viene Meloni (FdI e Lega) con il 16-20%. Clicca qui per gli exit poll e i risultati definitivi delle elezioni amministrative 2016 a Bologna



Mministrative molto simile a quella del 2014: la situazione due anni fa, quando poi venne eletto sindaco Ignazio Marino, vedeva alle ore 12 i romani al voto che si attestavano al 14,12, mentre alle ore 19 il dato era cresciuto fino al 39,41%.. I municipi dove si era votato di più erano stati il IX e III mentre l’affluenza minore si era registrata sul XV e I: oggi invece, con i dati usciti poco fa dal Viminale, troviamo l’affluenza per le Comunali Roma al 39,39%. Resta un dato inferiore alla media nazionale e fa riflettere visto che la città romana necessita, forse più di altre, di una nuova gestione alla guida della capitale dopo i disastri del periodo Mafia Capitale e dopo le difficoltà della Giunta Marino, decaduta e sfiduciata dopo solo due anni. Clicca i nomi delle città per le notizie live delle elezioni comunali amministrative 2016 da TORINOMILANONAPOLIBOLOGNA e delle ALTRE CITTÀ. Appena disponibili gli exit poll e i risultati delle elezioni comunali amministrative 2016 di ROMATORINOMILANONAPOLIBOLOGNA e delle ALTRE CITTÀ. E lo SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 2016.



Le elezioni comunali 2016 sono arrivate e l’attesa per i risultati si fa sentire: a Roma la sfida è tutta in bilico con i dati arrivati negli scorsi giorni dai sondaggi clandestini – dunque non proprio il massimo della garanzia – che riferiscono comunque di un vantaggio di Virginia Raggi su tutti gli altri candidati. Ma l’autentico rivale sembra essere Roberto Giachetti che con il Pd, o con il centrosinistra come lui ama riferire, intende portare la vera alternativa in vista del sempre più probabile ballottaggio alla candidata grillina. Roberto Giachetti è un giornalista pubblicista di 55 anni, ex militante nei Radicali. Ha fatto il proprio ingresso in Parlamento per la prima volta nel 2001, con un passaggio dai Radicali ai Verdi e poi a La Margherita ai tempi di Rutelli, per poi iscriversi definitivamente al PD nel 2007. Al momento Giachetti, a partire dalla fine di marzo 2013, è Vicepresidente della Camera dei Deputati. A marzo ha vinto le primarie di coalizione e si presenta per il PD, anche se già durante le primarie interne allo schieramento era sostenuto dalla cosiddetta Minoranza DEM e aveva l’appoggio di Zingaretti, il presidente della Regione Lazio, nonché quello dello stesso Renzi. Alle Elezioni Comunali Giachetti può contare sicuramente sui voti trasversali del suo partito, nonostante le varie spaccature interne, nonché sul supporto di Rifondazione Comunista e della costellazione dei partiti di Sinistra. Il PD spera di raccogliere i voti di Fassina, quindi dello schieramento di Sel, dei movimenti giovanili e di quelli di lotta per la casa, in sede di un eventuale ballottaggio. Pillole sul programma? Il PD a Roma vuole puntare su una riqualifica della città a partire dal coinvolgimento dei cittadini, una razionalizzazione delle risorse e un potenziamento dei mezzi pubblici. Alcuni fondi saranno stanziati per le scuole e per gli ospedali, nonché per la cura del manto stradale. Fassina e Giachetti sono sulla stessa lunghezza d’onda per quanto riguarda la gestione dei rifiuti urbani e il potenziamento dei mezzi dell’accoglienza migranti. Sul tema edilizio gli schieramenti di Centrosinistra si dichiarano fautori di un recupero del patrimonio immobile sfitto.



Una campagna elettorale per le elezioni comunali 2016 a Roma piuttosto particolare è stata quella di Alfio Marchini che oggi tenta l’impresa quasi impossibile di entrare tra i primi due candidati votati alle amministrative per accedere così al ballottaggio. Marchini è stato il primo candidato a entrare in corsa questo autunno ma l’ultimo a cambiare le carte in tavola con l’ingresso ingombrante in coalizione di Forza Italia, dopo il ritiro di Bertolaso. Proprio l’ex capo della Protezione Civile riveste però il punto di maggior forza della squadra, in grado di poter realizzare gli obiettivi molto pratici del programma marchiniano. Per chi ancora non lo conoscesse, Alfio Marchini è un imprenditore edilizio nato a Roma nel 1965. Ingegnere civile, ha assunto a soli 23 anni il comando del gruppo imprenditoriale della sua famiglia, portando le costruzioni su un livello internazionale e sottraendole alla logica degli appalti pubblici. Nel 1994 è stato membro del Consiglio d’Amministrazione della Rai e Presidente di Sipra. Da sempre interessato alla politica locale e al rilancio della città di Roma, Marchini è sceso in politica ai tempi delle Comunali 2013, che però avevano visto la vittoria del Candidato PD Marino. Parecchi i punti in comune con il programma di Giorgia Meloni, la candidata che fino all’ultimo ha cercato di condurre a sé unendo il centrodestra a Roma, come lo è a Milano, ma così non è stato. Marchini punta anche su una riqualificazione di aree rurali per renderle edificabili e su un potenziamento delle realtà di quartiere, come ad esempio biblioteche e centri ricreativi.

Le elezioni amministrative comunali in corso a Roma hanno visto il ritorno al voto di Silvio Berlusconi. L’ex Premier, infatti, dopo la condanna definitiva per il processo Mediaset aveva perso il diritto di voto, che gli è stato “restituito” l’anno scorso dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, che ha dichiarato estinta la pena. Berlusconi si è quindi recato nel seggio della capitale vicino a palazzo Grazioli, insieme alla compagna Francesca Pascale. Come possiamo vedere in questo video di Repubblica.tv, il leader di Forza Italia ha incontrato diverse persone e ha anche risposto alla domanda di un cronista, che gli ha chiesto come mai avesse portato la sua residenza a Roma: nel rispondere, l’ex Cavaliere ha spiegato che la scelta è stata dettata dalla permanenza nella Capitale per 5 giorni su 7. A chi gli chiedeva come si sentisse a tornare a votare, ha detto che occorreva un discorso troppo lungo per spiegarlo.  

Virginia Raggi alle elezioni comunali 2016 a Roma è indicata da tutti, anche in queste ore di voto intenso per le amministrative della sua città, come la vera favorita a prendere il posto sulla poltrona del Campidoglio della difficile giunta Marino. Un peso forse, quello dei favori del pronostico, che in campagna elettorale si è fatto sentire con forse non tutte le scelte d’immagine azzeccate o polemiche non risolte sul nascere. Resta comunque favorita, con l’incognita di un Movimento 5 Stelle che arriverebbe al primo vero ruolo di potere significativo dalla sua fondazione: in attesa di scoprire i risultati, vediamo un breve profilo della candidata 5 Stelle, se ancora non la conosceste. Virginia Raggi si presenta a Roma per il Movimento 5 Stelle: è laureata in Giurisprudenza ed era da tempo Consigliere Comunale. Ha 37 anni, milita nel Movimento da alcuni anni, ed è una dei più accreditati e famosi esponenti della politica Pentastellata nella Capitale. Originaria proprio dell’Urbe, nata e cresciuta a San Giovanni, Raggi ha vinto le primarie del Movimento che si sono svolte nel febbraio di quest’anno tramite una procedura web alla quale ha partecipato circa un terzo degli appartenenti alle fila del partito. In corsa solitaria e scansando ogni tipo di coalizione possibile, Virginia Raggi vuole gestire l’emergenza traffico con una mobilità più sostenibile e una campagna di sensibilizzazione all’utilizzo di mezzi alternativi, vuole implementare la raccolta differenziata e razionalizzare le risorse per gestire l’emergenza migranti, oltre che portare in pareggio il deficit di bilancio lasciato dalle precedenti amministrazioni. Raggi è anche impegnata ad un’operazione di trasparenza su tutte le pratiche burocratiche comunali.

L’attesa per i risultati delle elezioni comunali 2016 a Roma è assai grande e, in ottica centrodestra, non solo per la conquista della poltrona in Campidoglio dopo i due anni semi disastrosi della Giunta Marino ma ovviamente per la leadership in “ballo” con il centrodestra. Il futuro della coalizione forse si deciderà da quanto e come usciranno le forze di destra e centrodestra da questa tornata elettorale di amministrative. Giorgia Meloni con Salvini o la “vecchia guardia” di Berlusconi che qui a Roma appoggia Marchini? Nell’attesa di saperlo, andiamo a vedere più da vicino il profilo della giovane candidata sindaco nella capitale: Giorgia Meloni è un’esponente del partito Fratelli d’Italia, che ha fondato lei stessa nel dicembre 2012 insieme agli onorevoli Crosetto e La Russa. Meloni è nata e cresciuta a Roma, nel celebre e storico quartiere della Garbatella, ed ha militato nell’Azione Giovani, movimento studentesco legato ad AN. Dal 1998 è concretamente nella politica, sempre per AN, e nel 2006, a soli 29 anni, viene eletta per le fila del partito di Fini alla Camera dei Deputati. Dal 2008 al 2011 è stata ministro della Gioventù durante il Governo Berlusconi. Meloni può contare su Fratelli d’Italia, i militanti di Casa Pound ed altri partiti di estrema Destra, nonché sul supporto della Lega e del Movimento per la Famiglia guidato da Mario Adinolfi, oltre che su buona parte della Destra più convinta rispetto a Berlusconi. Giorgia Meloni vuole fare della sicurezza il principale vanto di Roma, facendo coadiuvare le forze di Polizia da gruppi di cittadini volontari che presidino i quartieri più a rischio, soprattutto le piazze dello spaccio. Il problema del traffico può essere risolto per Meloni implementando i controlli e combattendo l’evasione del pagamento dei mezzi pubblici, oltre che diminuendo gli sprechi. Per quanto riguarda i rifiuti, secondo Meloni servono più controlli e più capillarizzazione della raccolta. 

E’ stata molto fotografata, quasi come se fosse una ‘star’, la candidata alle elezioni comunali 2016 a Roma Giorgia Meloni. La leader di Fratelli d’Italia, appena arrivata al seggio, è stata accolta da cari fotografi, ma si trattava di solo una piccola parte visto che tanti altri l’aspettavano all’interno. Meloni ha sottolineato in maniera scherzosa di essere in ‘imbarazzo’ per il fatto che tutti i reporter avrebbero ‘rallentato’ il voto di altri elettori. Dopo aver espresso la propria preferenza Giorgia Meloni si è fatta fotografare a lungo mentre inseriva le due schede nelle rispettive urne, quella per il voto per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale e quella per il rinnovo di dei consigli circoscrizionali. Poi Meloni ha anche fatto una battuta – “Poma’ c’hai na faccia” – citando il film ‘Febbre da cavallo’. Infine, uscita dal seggio, a chi le ha chiesto che cosa avrebbe fatto oggi ha risposto: “Non vado al mare, andrò in giro per i seggi elettorali” (clicca qui per vedere il video)

E come ogni volta che si vota, che siano le elezioni comunali a Roma o in altre città o le nazionali sorgono sempre gli stessi problemi strutturali: per queste amministrative 2016 a Roma è già polemica sul web per alcuni seggi elettorali in cui si segnalano numerosi disagi ai seggi. Su tutti, l’ascensore unico del seggio alla scuola Principessa Mafalda diventa il simbolo delle strutturali decadenze di alcune scuole italiane. Come stanno risolvendo la questione? I volenterosi carabinieri si sono improvvisati portantini e tutti gli elettori con disabilità fisiche che non possono fare le scale vengono portati a braccio verso il primo piano (foto, fonte Repubblica). La preferenza per sindaco e consiglio municipale viene espressa dai cittadini romani che però si aspettano risoluzioni di problemi proprio a questo livello, “banale” se vogliamo ma necessario per lo svolgersi minimo dei servizi a livello pubblico.  Emma Bonino si è invece recata al voto in carrozzella ma almeno nel suo seggio gli ascensori funzionano: dopo la frattura al piede la combattiva leader radicale si è recata lo stesso alle urne dimostrando grande spirito democratico. E “fortuna” visto che gli ascensori almeno da lei funzionano. 

Si è presentato stamattina anche Alfio Marchini al seggio per le elezioni comunali 2016 a Roma. Una folla di fotografi lo aspettava per immortalare il momento in cui il candidato sostenuto da Forza Italia ha dato il suo voto. Nel video pubblicato sul sito dell’agenzia di stampa Ansa si vede il candidato arrivare e salutare alcune persone tra cui una vigilessa con un baciamano. Poi il voto. E dopo all’uscita dal seggio a chi gli ha chiesto che cosa avrebbe fatto oggi e come avrebbe passato il resto della giornata Alfio Marchini ha raccontato: “Andrò a trovare Suor Paola perché mi ha chiesto di farlo. Mi fa piacere andarci anche se lei è laziale. Poi starò un po’ con i miei figli perché ultimamente li ho visti poco”. Le urne saranno aperte fino alle 23 e lo spoglio delle schede inizierà subito dopo la chiusura dei seggi (clicca qui per vedere il video)

Mentre proseguono le elezioni comunali a Roma, con il voto che andrà avanti per queste Amministrative fino alle 23 di questa sera, arrivano le prime anomalie segnalate sul web e ora rilanciate dalle agenzie: nei seggi romani si segnalano degli errori sui cartelloni delle liste a sostegno di Giorgia Meloni, una dei candidati sindaco papabili per andare all’ormai probabile ballottaggio. In sostanza mancano il nome del candidato sindaco e anche dei candidati presidenti per i Municipi: «Il Comune di Roma ha sbagliato nello stampare le liste elettorali affisse all’interno dei seggi e quindi la coalizione che sostiene Giorgia Meloni sindaco non è identificabile: mancano, infatti, il nome del candidato sindaco e quello del candidato presidente del municipio sopra i partiti e le liste che li sostengono», recita la nota congiunta Meloni-Salvini.

Cosa hanno fatto di male i trasteverini per meritare questo, si chiede un elettore romano evidentemente abitante del be quartiere della capitale. Un bel quartiere, Trastevere, che però come sottolinea la foto postata su twitter mostra il degrado e la trascuratezza non solo del centro di Roma ma di tante, tutte, le grandi metropoli italiane. Un bel portone storico circondato dal verde sporcato da scritte e graffiti. L’elettore prosegue nella sua denuncia: “Serve un reparto delle forze dell’ordine dedicato al contrasto al vandalismo”. Già, un problema enormemente sentito da tutti gli elettori italiani che si aspettano un cambiamento al proposito dai prossimi sindaci.

È bassa l’affluenza per le elezioni comunali 2016 a Roma: le amministrative per la capitale vedono una percentuale bassa per queste prime ore di votazioni in tutti i municipi della città. Alle ore 12 i dati del Viminale parlano dell’affluenza al 14,12%, sotto la media di tutta la provincia romana che invece si attesta sul 14,81%. Per i romani chiamati alle urne a indicare il prossimo sindaco dopo l’amministrazione straordinaria post-sfiducia Giunta Marino al momento non sembrano premiare i vari candidati con poca percentuale presentatasi alle urne dalle 7 alle 12. Dati più alti per le Amministrative negli altri comuni del Lazio che vedono un affluenza al voto del 15,85%: i prossimi dati del Viminale alle ore 19, dove si attendono dati più consistenti per quanto riguarda l’affluenza finale. Hanno già votato tutti i candidati, ora non resta che la restante stragrande parte dei cittadini capitolini.

Seggi aperti anche a Roma per le elezioni comunali 2016. Poco prima dell’apertura, alle ore 7, la candidata del Movimento 5 Stelle e favorita per la poltrona di sindaco della Capitale, ha postato sul proprio profilo Facebook un ultimo appello ai romani per il voto amministrativo: “Roma nun fa la stupida stasera. Loro hanno devastato Roma (Fratelli d’Italia, Pd, Forza Italia): stavolta non abboccate” con tanto di foto (clicca qui per vederla)Il voto amministrativo della Capitale di oggi 5 giugno è uno dei più attesi. A contendersi la poltrona di sindaco della città, oltre a Virginia Raggi, sono anche Roberto Giachetti, candidato del Partito Democratico, Giorgia Meloni, candidata di Fratelli d’Italia e Alfio Marchini sostenuto da Forza Italia.

In attesa di capire come si esprimeranno i cittadini della Capitale nelle elezioni comunali di Roma 2016, c’è anche chi come Carlo Verdone ha deciso di aspettare con un pizzico di ironia l’esito del voto e di esorcizzare il fantasma dell’astensionismo che incombe anche su queste amministrative. Nella giornata di ieri infatti l’attore romano ha pubblicato sul proprio profilo Facebook un famoso spezzone del film “Gallo Cedrone” nel quale un politico che Verdone stesso non esita a definire “un mitomane trasformista che ha anticipato tanti improvvisati nella politica” esprime davanti ad una folla di potenziali elettori i suoi piani per Roma. La proposta di questo politico appassionato e dalle idee certamente originali era quello di risolvere l’annoso problema del traffico nella Capitale con un metodo “infallibile”:”Asfaltare il Tevere”, realizzando un’autostrada a tre corsie stile “Las Vegas” che producesse quella che può essere definita un’utopia a tutti gli effetti:”Se score, a Roma se score”. Clicca qui per vedere il video proposto da Carlo Verdone con il suo commento!

Domani il grande voto delle Elezioni Comunali a Roma 2016 deciderà, forse con l’utilizzo del ballottaggio, il prossimo sindaco della Capitale che seguirà il breve mandato della giunta Ignazio Marino. Vediamo dunque tutti i 13 candidati sindaco con le relative liste elettorali di sostegno: Alessandro Mustillo con Partito Comunista, Virginia Raggi sostenuta dal Movimento 5 Stelle, Fabrizio Verduchi di Italia Cristiana. Presente poi anche Carlo Rienzi, Presidente del Codacons e Michel Emi Maritato con Assotutela Lista Civica per il Governo di Roma (Radicali). La lista prosegue con Alfredo Iorio (Lista Civica Iorio Sindaco); Roberto Giachetti con le liste Laici Socialisti-Una Rosa per Roma, Roma Torna Roma, Verdi, Democratici e Popolari, Italia dei Valori, Radicali Federalisti Laici Ecologisti, Partito Democratico. Giorgia Meloni sostenuta sa An, Lega Nord e Popolari di Mario Mauro. Simone Di Stefano è il candidato di CasaPound Italia mentre Stefano Fassina concorre con Sinistra per Roma e Civica per Fassina; Dario Di Francesco invece corre con Unione Pensionati, Lega Centro con con Giovanni Salvini, Lista del Grillo Parlante No Euro, Movimento per Roma. Alfio Marchini invece concorre con Rivoluzione Cristiana, Lista Storace, Alfio Marchini Sindaco, Rete Liberale Alfio Marchini, Forza Italia, Roma Popolare, Movimento Cantiere Italia; da ultimo, con il Movimento Il Popolo della Famiglia, si candida anche Mario Adinolfi.

Le elezioni comunali di Roma 2016 rischiano di tramutarsi in una resa dei conti tra Roberto Giachetti, candidato del Partito Democratico, e Ignazio Marino, ex sindaco della Capitale eletto nel 2013 tra i democratici e fatto cadere dai suoi stessi consiglieri. Sebbene Marino non abbia ancora deciso per quale candidato votare, appare chiaro che Giachetti non sarà la sua scelta. Il perché? L’ex primo cittadino di Roma in un’intervista a L’Espresso chiarisce che Giachetti non è la persona giusta per risanare la Capitale:”Giachetti disse – lui stesso – di non avere ‘le doti e le capacità di fare il sindaco di Roma’. Quando Renzi e Orfini dicevano di voler fare un ‘dream team’ per Roma io non avrei mai pensato che scegliessero Giachetti. Credevo che fossero più intelligenti e che avessero una strategia, dopo aver deciso di allontanare me dal Campidoglio”. Secondo Marino, Giachetti è stato scelto dunque “perché risponde direttamente agli ordini del capo”. Il riferimento a Renzi è evidente, ma Giachetti da par suo non ci sta a passare per burattino e nel “Tour metro G” che ha chiuso la sua campagna elettorale in periferia, come riporta Il Fatto Quotidiano, risponde:”La mia vita l’ho trascorsa soprattutto facendo politica, non me ne vergogno e anzi lo rivendico perché l’assenza di politica ha danneggiato questa città. Si è visto che fine ha fatto chi diceva ‘non è politica, è Roma’, e mi riferisco a Ignazio Marino che continua a scaricarci addosso palate del suo livore”.

Silenzio elettorale oggi sabato, giorno antecedente l’apertura dei seggi. C’è chi ne approfitta per un momento di relax e di riposo, come mostra la foto postata su twitter dalla candidata sindaco di Roma Giorgia Meloni. La si vede pacificamente addormentata con in braccio il suo gatto anche lui addormentato. Giorgia Meloni, lo ricordiamo, è anche in attesa del suo primo figlio, per cui il giusto riposo è anche doppio (clicca qui per vedere la foto).

Scende in campo anche Beppe Grillo per il rush finale alle elezioni comunali 2016 a Roma di Virginia Raggi, candidata del Movimento 5 Stelle. E lo fa con un video messaggio in cui si vede il fondatore del movimento che cammina sulle acque e sostiene che “nulla è impossibile”: “Governare Roma è una missione impossibile, ma per noi nulla è impossibile. Sarebbe possibile camminare sull’acqua? Possiamo fare cose straordinarie insieme in questa città. Le cose impossibili diventano possibili. Noi affronteremo tutto! Lo faremo, lo faremo con il vostro aiuto. Pensate che non abbiamo l’esperienza? Non serve l’esperienza, serve il cuore e la volontà e con queste si possono fare cose impossibili. Come sto facendo io: mi elevo sulle acque verso il cielo. E’ la mia forza di volontà che voglio trasmettervi. Avete una grande occasione: potete cambiare la più grande città del mondo! Potremo fare un sacco di cose che voi credete impossibili, ma il MoVimento nasce dall’impossibile. Coraggio Roma, cambiamo tutto!”. (clicca qui per vedere il video)

Si avvicina l’appuntamento con le elezioni comunali 2016 a Roma: domani dalle 7 alle 23 gli elettori saranno chiamati alle urne. Dovranno scegliere il nuovo sindaco della Capitale. In pole position il candidato del Movimento 5 Stelle Virginia Raggi. La pentastellata, ieri in chiusura di campagna elettorale, ha dichiarato, come riporta l’agenzia di stampa Agi: “Sono pronta ad essere il primo sindaco donna di questa città. Dobbiamo alzare la testa perché siamo diversi, prenderemo il governo di Roma e poi del Paese”. Virginia Raggi ha poi sottolineato, riguardo alla Festa della Repubblica che si è celebrata lo scorso 2 giugno: “c’è chi vuole smantellare la nostra Repubblica con una manovra che chiamano costituzionale…”. E infine ha commentato così la notizia secondo cui Silvio Berlusconi avrebbe detto che in caso di ballottaggio tra il candidato sostenuto da Forza Italia Alfio Marchini e lei i voti del Partito Democratico andrebbero al primo. “Questo è ancora un altro inciucio, sono pronti ancora una volta a spartirsi le poltrone”.

Alfio Marchini ha concluso la sua campagna elettorale a fianco di Silvio Berlusconi, che ha deciso di stargli vicino probabilmente viste le difficoltà dichiarate che il candidato di Forza Italia ha anche ad arrivare al ballottaggio. E mentre a Milano il centrodestra sbuffava per l’assenza di Berlusconi, circa 5mila persone si sono radunate a Ostia per chiudere la campagna elettorale. Grande l’ottimismo ostentato da Berlusconi: «I numeri e i sondaggi sono strepitosi, la Meloni al ballottaggio non ci va, ci andiamo noi questo è sicuro». In caso comunque la candidata di Fratelli d’Italia  andasse al ballottaggio, ci ha tenuto a precisare, diremo ai nostri elettori di votare per lei. Berlusconi ha precisato di essere da tre anni cittadino romano: «Da tre anni sono diventato un cittadino romano. Spero di poter essere anche io utile per concretizzare tutti i cambiamenti di cui Roma ha bisogno. Ad Alfio gli auguri più sinceri e a voi auguro che con una Roma che cambia ciascuno di voi possa realizzare i sogni che ha nella testa. Forza Alfio, forza Italia e forza Roma!».

Domani 5 giugno 2016 arrivano le Elezioni Comunali 2016 a Roma: i cittadini della Capitale dopo mesi di campagna elettorale combattuta e ricca di spunti, vanno alle urne per esprimere il proprio voto, tra i più importanti della storia recente romana viste le gravi situazioni e crisi in atto. Il dopo Ignazio Marino – ricordiamo la sua giunta sfiduciata dopo il caos Mafia Capitale e la questione “scontrini” – è ricco di incertezze, con una grande favorita secondo gli ultimi sondaggi pubblicati prima del silenzio elettorale ovvero Virginia Raggi del Movimento 5 Stelle, attaccata però su più fronti dagli avversari dei partiti più tradizionali che non intendono lasciare Roma ai 5 Stelle. Preoccupazioni di tipo nazionale, il voto di Roma come a Milano indica molto di più del già importantissimo ruolo di sindaco per i prossimi 5 anni: dalle 7 alle 23 i seggi saranno aperti per poter esprimere la preferenza su sindaco, consiglio comunale e consiglio di Municipio con relativo presidente. Roberto Giachetti e Giorgia Meloni, con Alfio Marchini sono gli avversari più credibili in termini di voti per la vittoria assieme a Virginia Raggi, con un solo elemento che ormai pare certo: il ballottaggio (previsto per domenica 19 giugno) sembra la destinazione naturale di un voto al primo turno domani che difficilmente vedrà una vittoria di un candidato sopra il 50% delle preferenze.

La partita per le Elezioni Comunali Roma 2016 comincia ufficialmente domani, ma già da oggi si potrà seguire la diretta live, come per tutta la giornata di voto del 5 giugno e la notte con i primi risultati, oltre che con i nostri servizi su Il Sussidiario anche tramite i vari account e profili social delle istituzioni romane e dei principali candidati sindaco che provano la corsa al Campidoglio. Un probabile ballottaggio è in vista per i cittadini romani che domani, dalle 7 alle 23, voteranno nelle varie sedi elettorali: quali dunque le ultime novità? Per rimanere sempre aggiornamenti con ogni possibile notizia sul voto delle Amministrative, è disponibile l’account Twitter del Comune di Roma Capitale, mentre si potrà seguire la diretta social e anche video tramite i profili ufficiali di Virginia Raggi (M5s), Giorgia Meloni (FdI), Roberto Giachetti (Pd) e Alfio Marchini (Forza Italia). L’hashtag ufficiale deciso dal Ministro degli Interni per queste elezioni è #amministrative2016