L’attesa è tanta anche per Valeria Valente che punta come obiettivo per queste elezioni comunali amministrative 2016 a Napoli di arrivare al ballottaggio contro il favorito sindaco uscente Luigi de Magistris. Nel tentativo di combattere sui vari temi in campagna elettorale, la candidata del Partito democratico ha subito alcuni attacchi, anche in queste ore di silenzio elettorale, dal popolo della rete del Movimento 5 Stelle sulla sua presunta mancanza di informazioni come la dichiarazione dei redditi. In effetti sono poche le informazioni che si trovano a proposito di Valeria Valente, candidata del centrosinistra alle amministrative di Napoli 2016. I dati riguardanti il reddito della democratica si rintracciano sul sito della Camera dei Deputata in quanto la Valente ha dovuto riempire i classici moduli destinati ai parlamentari. La scelta della candidata del Pd è stata però quella di diffondere esclusivamente la pagina di riepilogo della sua dichiarazione dei redditi, dalla quale è emerso che la Valente nel 2013 ha dichiarato, nel quadro per il calcolo dell’Irpef, un reddito di zero euro e un rendiconto elettorale inservibile. Secondo Il Giornale nel 2013 la Valente ha denunciato il possesso di due auto: una Mercedes ML e una Renault Clio. Negli anni successivi, come fa sapere Openpolis, il reddito della Valente è passato dagli 0 euro del 2013 ai 100.120 euro del 2014, fino ai 125.987 euro del 2015, frutto anche della vendita del Suv. Rimane però un velo molto opaco rispetto ad altri tipi di informazioni quali l’immobile di proprietà a Napoli di cui non si conoscono né categoria, né rendita catastale, né destinazione d’uso e metratura; non si hanno dettagli neanche sui possedimenti riconducibili ai familiari della candidata, né si hanno informazioni sui compensi pubblici, quali reddito base e rimborsi, legati all’incarico da onorevole.
E’ Valeria Valente il candidato sindaco del Partito Democratico a Napoli alle elezioni comunali 2016. Valente è nata nel 1976 ed è napoletana. Siede in Parlamento del 2013, ricoprendo il ruolo di segretaria nell’ufficio di presidenza della Camera dei Deputati e di presidente del Comitato Pari Opportunità. Inoltre fa parte della commissione Difesa. La sua carriera politica inizia in giovane età, a 18 anni. Divenuta coordinatrice per la città di Napoli del movimento studentesco Uds del partito dei Democratici di Sinistra, l’anno successivo è stata nominata componente dell’esecutivo nazionale Uds/Cgil, trasferendosi a Roma. Come militante Valeria Valente è passata dal Pds ai Ds e nel 1997, tornata a Napoli, si è candidata alle elezioni comunali nelle liste dei Democratici di Sinistra. È stata rieletta nel 2001 e nel 2006, ricoprendo la carica di assessore al Turismo, agli Spettacoli ed alle Pari Opportunità fino al 2010. In quell’anno si è candidata alla segreteria provinciale del Pd napoletano. Lavorando da assessore prima ed all’interno del partito poi, Valeria Valente ha puntato tutto sulle Pari Opportunità, creando piani strategici, servizi dedicati ed un tavolo inter-istituzionale per prevenire la violenza sulle donne. Nel 2011 è stata eletta coordinatrice delle donne democratiche della Campania, partecipando poi alle primarie per la scelta dei candidati alla Camera. Nel 2016 ha nuovamente preso parte alle elezioni primarie per diventare così candidata del Pd alla carica di sindaco di Napoli. Considerata per molti anni la ‘figlia politica’ di Bassolino, che ha battuto nelle recenti primarie per le amministrative, Valente è stata componente della giunta comunale anche nell’amministrazione Iervolino. All’interno del Pd si riconosce nella corrente Rifare l’Italia, di cui è coordinatrice in Campania, guidata dal presidente del partito, Matteo Orfini, e dal ministro della Giustizia, Andrea Orlando.
Sono molte le liste che supportano la candidata Valeria Valente a sindaco di Napoli alle elezioni comunali 2016: il Pd, espressione del suo partito, Napoli Vale, Ala, i Moderati con Valente, il Centro democratico, l’Udc, En (Elaboratorio nazionale), Napoli popolare, Psi e Cittadini per Napoli. Dieci liste, di cui buona parte espressione diretta o indiretta dei partiti. In origine erano dodici, ma due sono state escluse. Come riportato dalla redazione napoletana di Repubblica in occasione della presentazione di Valeria Valente come candidato sindaco, con l’intervento del ministro Maria Elena Boschi, il Pd tenta di recuperare il Comune di Napoli con il supporto di imprenditori e costruttori. L’aspirante sindaco della città partenopea Valeria Valente ha proposto molte idee per il rilancio di Napoli. Sono undici i punti principali del suo programma elettorale. 1. Fare meglio e spendere meno: l’obiettivo generale e principale prevede trasparenza, prestazioni, riqualificazione della spesa con l’eliminazione degli sprechi, il governo delle risorse e la promozione dell’e-government. 2. Il grande blu: la proposta va nella direzione di permettere a Napoli di riappropriarsi di un ruolo di primo livello nel Mediterraneo, facendolo diventare un grande emporio mercantile. La sfida prevede di occuparsi del mare, del porto e della costa. 3. Cultura e turismo: rendere le risorse naturali e culturali fruibili, creando una rete tra pubblico e privato per gestire e valorizzare il patrimonio artistico. 4. Mettere le startup al centro dell’attenzione: innovare ed internazionalizzare le imprese, favorendo le nuove aziende, per rilanciare la competitività e pruomuovere le contaminazioni virtuose. 5. Rigenerazione urbana: pensare alla periferia, rendendo Napoli una smart city, ovvero la città del futuro. 6. La scuola per tutti: diritto allo studio, mortalità ed evasione scolastica, qualità dello spazione e sicurezza all’interno ed all’esterno delle aule, connettendole al territorio. Si punta a diffondere l’istruzione per far crescere la comunità e la città. 7. La materia prima: far diventare Napoli una miniera metropolitana, cioè adottare un corretto uso, ottimizzato ed efficiente delle risorse, attraverso il ciclo integrato dei rifiuti e delle acque. 8. Il patto per lo Sport: far correre Napoli, ovvero realizzare e sistemare gli impianti sportivi, le palestre e gli spazi attrezzati, facendo diventare Napoli una vera città europea. 9. La mobilità: integrare ed articolare la rete dei trasporti, in modo da coprire interamente la città. 10. Legalità e sicurezza: contrastare la criminalità organizzata, fare in modo che la legalità e la sicurezza dei cittadini siano i punti cardine della comunità. Per fare ciò è importante dare un impulso all’impresa sociale ed anche all’innovazione sociale, per dare la sostenibilità economica necessaria alla crescita. 11. La solidarietà: Napoli deve includere, quindi le politiche sociali si devono fondere con la trasformazione urbana. Il Comune deve fare da regista al welfare cittadino, ma agire in sinergia con le istituzioni, il privato sociale, l’associazionismo ed il volontariato.