Le comunali di Milano 2016 non hanno lasciato spazio a dubbi fin dagli inizi dello spoglio. Dopo il verdetto finale, saranno Beppe Sala e Stefano Parisi a concorrere per ottenere la poltrona di sindaco della città. In previsione del ballottaggio, Parisi ha ringraziato gli elettori che sono intervenuti ieri alle urne, specialmente considerando che la giornata, così come quella del 19 giugno, non è delle migliori in fatto di presenza nella metropoli. Si dichiara sicuro di poter contare sul consenso costruito finora, “un buon viatico per i prossimi 15 giorni”. Grazie alla diretta su facebook, i cittadini hanno potuto rivolgere all’aspirante sindaco alcune domande sul futuro che prevede eventualmente per la città nel caso in cui fosse lui ad uscire vincitore dal ballottaggio. Parisi crede che i cittadini debbano votare per lui nel caso in cui vogliano una “città sicura e vivace, governata con energia e non soltanto con la passività che abbiamo visto negli ultimi anni. Credo che per noi abbiamo la possibilità di rivolgerci con le mani liberi agli elettori di Milano”. Alcune parole anche su temi importanti come quello dell’immigrazione, per il quale prevede “un futuro di legalità e di diritti. La pressione migratoria è molto forte a Milano, una situazione con cui dobbiamo fare i conti”.
Sarà Stefano Parisi a contendersi la possibilità di sedere sulla poltrona di sindaco di Milano insieme a Beppe Sala. I duellanti si sfideranno a suon di voti domenica 19 giugno 2016 quando i milanesi saranno chiamati a votare per il ballottaggio. Dalla sua pagina Facebook, Parisi ha scritto: “La nostra è una proposta politica nuova, sia nelle persone che nel metodo. Porteremo avanti questa logica di cambiamento fino alla prossima meta. Libertà, innovazione, trasparenza, sicurezza: questi i valori che chiedono i cittadini, e per cui lavoreremo”. Coloro che invece vorranno saperne di più delle idee e dei piani di Parisi per Milano potranno a breve seguire la diretta video del candidato che risponderà alle domande fatte dal popolo di Facebook dalle 19:30. (Clicca qui per la diretta di Parisi).
Dopo i risultati definitivi delle Elezioni Amministrative per la città di Milano, Beppe Sala, primo duellante al ballottaggio, ha voluto ringraziare i suoi elettori non soltanto attraverso conferenze stampa, interviste e comunicati ufficiali. Il suo grazie è passato anche per i social network. Sulla pagina ufficiale Facebook del candidato è stato scritto un post carico di riconoscenza “Primi al primo turno! Grazie di cuore a tutti i cittadini milanesi che hanno scelto di sostenere me e la mia coalizione. Andiamo tutti insieme a vincere al ballottaggio!”. Si accodano al post una serie di commenti dei sostenitori che, anche a urne aperte e spogliate, continuano a manifestare la loro fiducia al candidato sindaco, pronti a replicare il voto per assicurargli la poltrona della dirigenza del comune. E Sala chiude questa prima tornata elettorale con 224.156 voti e oltre 3200 like su Facebook.
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Parlando delle Elezioni Comunali di Milano, Renzi aveva affermato che con Sala candidato vincere sarebbe stato come tirare un calcio di rigore. A urne aperte, però, la metafora calcistica si è ritorta contro al premier. Sala, infatti, ha superato soltanto di 4900 voti Stefano Parisi, con percentuali che si attestano sul 41,7% e 40,80%. I due sfidanti sono separati da appena lo 0,90% dei voti. E mentre Matteo Renzi si dice comunque soddisfatto del risultato, Salvini riprende quella stessa metafora per sottolineare il risultato storico del centrodestra nel capoluogo della Lombardia. “I milanesi hanno parato il calcio di rigore di Renzi.”, afferma il capo della Lega Nord, seguito da Sala, che puntualizza “Uno a zero, palla al centro. E ricominciamo”. Il candidato sostiene, infatti, che il ballottaggio sia un’ottima possibilità per recuperare quella piccola percentuale che lo separa da Parisi e promette di ripartire dalle idee per segnare quel goal che, secondo Renzi, era così facile mandare in rete.
Dopo i risultati definitivi delle Elezioni Comunali Milano 2016, parla finalmente Giuseppe Sala dopo lo strano silenzio di ieri sera: il candidato sindaco del Pd cerca di spiegare il mezzo flop che lo ha visto protagonista. Sicuramente ha contribuito la scarsa affluenza alle urne, e la mancata partecipazione dei militanti Pd che invece si era verificata con Pisapia 5 anni fa. E qui la colpa è del candidato: Sala per sua stessa ammissione è troppo simile a Parisi e che vinca l’uno o l’altro per i cittadini è la stessa cosa. Oggi finalmente dopo il silenzio della scorsa notte Sala ha indetto una conferenza stampa nella sede del Pd di Milano, il candidato del Pd che ha chiuso queste elezioni Amministrative davanti a Stefano Parisi per pochi voti di differenza in percentuale rilancia la sfida verso il ballottaggio. «Il 42% è un ottimo risultato e c’è possibilità di recupero in vista dei ballottaggi: un auspicio per andare avanti con i prossimi 5 anni che saranno cruciali per la nostra città» afferma il candidato dem a Milano. Parisi si è avvicinato molto nei voti e non più solo nei sondaggi, e l’aspetto più importante ora riguarda i voti in vista del secondo turno: «vicini al Movimento 5 Stelle? Faremo delle proposte politiche e discuteremo, non per chiedere loro voti ma per esprime un progetto condiviso su alcuni temi come la legalità in cui sicuramente le loro idee sono molto vicine alle nostre». Programma è chiaro: recuperare voti dispersi, anche nel Movimento 5 Stelle, e soprattuto convincere chi non è andato al voto. Questo emerge dalla conferenza stampa il giorno dopo la chiusura del primo turno per le elezioni Amministrative a Milano.
SI chiude dopo un lunghissimo spoglio la prima corsa per le elezioni amministrative 2016 a Milano: le comunali del 5 giugno vedono in definitiva la sfida in quasi perfetta parità tra Giuseppe Sala e Stefano Parisi. Loro e sempre loro i protagonisti della battaglia comunale a Milano per il post-Pisapia: tiene il leggero vantaggio il Partito Democratico – primo partito confermato in città – mentre ottima prestazione per l’intero centrodestra che unito piazza il candidato sopra il 40%. Sarà un ballottaggio interessante, forse il più incerto di tutta Italia per il prossimo 19 giugno 2016: vediamo ora nel dettaglio tutti i verdetti di questa tornata di Amministrative milanesi, che segnano una battuta d’arresta in un clima generale positivo per il Movimento 5 Stelle. Sala chiude al 41,69%, mentre Parisi è leggermente attardato, con il 40,77%: dietro di loro l’abisso con M5s al 10,06 di Corrado, mentre al quarto posto troviamo Basilio Rizzo di Sinistra e Costituzione che rischia con i suoi voti di diventare decisivo per la partita al secondo turno. I Radicali di Cappato arrivano al quinto posto con l’1,87% delle preferenze mente Il Popolo della Famiglia-Noi con Milano di Nicolò Mardegan arriva all’1,11%. Chiudono Natale Azzaretto, 0,41%, Luigi Santambrogio ex aequo e Maria Teresa Baldini allo 0,21% con i Furia People.
Mancano due sezioni da scrutinare e per le elezioni amministrative 2016 a Milano saranno dati definitivi: i risultati arrivati dallo spoglio per le Comunali milanesi parlano di un ballottaggio tra i maggiori favoriti alla vittoria, Giuseppe Sala al 41,69% e Stefano Parisi al 40,7%. Due settimane intense di ulteriore campagna elettorale che porteranno i milanesi a dover scegliere tra i due “gemelli diversi” della politica cittadina. Ma un dato ancora da sottolineare in queste proiezioni ormai definitive sono il comportamento del Movimento 5 Stelle: era dato dai sondaggi al 15%, giù di lì, ma si è dimostrato del tutto sotto le attese con il candidato sindaco Gianluca Corrado che evidentemente non ha convinto fino in fondo neanche gli elettori grillini. Un 10,06% che non soddisfa, anche se lascia il movimento al quarto posto tra i partiti più votati in città: un risultato che non basta e che però riveste ancora un fattore forse decisivo. Verso dove si sposteranno i voti grillini? Forse questa davvero è la domanda che nelle prossime due settimane renderanno frizzante la campagna elettorale.
A Milano affluenza in calo alle elezioni comunali 2016 che si sono svolte ieri. Rispetto alla tornata di 5 anni fa questa volta la percentuale di elettori che hanno votato è stata del 54,6% contro il 67,6% delle amministrative del 2011. Parisi stamattina, nel suo intervento al programma di Rai 3 Agorà, ha affermato che “l’affluenza è stata molto bassa ed è un fatto negativo. Speriamo di recuperare il 19 giugno. Se i dati saranno confermati così, il 60% di chi ha votato, ha votato per il cambiamento e quindi non per Sala”. L’altro dato invece, quello del testa a testa tra i principali candidati alla poltrona di sindaco, Giuseppe Sala, candidato del Centrosinistra, e Stefano Parisi, candidato del Centrodestra, era invece atteso. Negli ultimi mesi infatti Parisi, secondo i sondaggi politici, aveva rimontato sull’avversario Sala inizialmente in testa nelle preferenze dei milanesi. Tanto da arrivare a una sostanziale parità. La sfida tra i due manager si giocherà dunque al ballottaggio in programma tra due settimane, domenica 19 giugno.
Si va verso la conclusione dello spoglio dei voti a Milano per quanto riguarda le elezioni comunali 2016 che si sono svolte ieri. La situazione è di un testa a testa tra i due maggiori sfidanti Giuseppe Sala, candidato del Centrosinistra, e Stefano Parisi, candidato del Centrodestra. Al momento sono 1.183 le sezioni scrutinate su 1.248. Al terzo posto il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado. Nel capoluogo lombardo il partito fondato da Beppe Grillo raggiunge circa il 10% delle preferenze degli elettori. Questi voti saranno sicuramente decisivi per il ballottaggio tra Sala e Parisi di domenica 19 giugno per aggiudicarsi la poltrona di primo cittadino. Si tratta di una percentuale di voti considerevole, tenuto conto del fatto che il M5s è cresciuto in questa tornata elettorale rispetto al 3,2% del 2011. E Stefano Parisi, come riferisce l’agenzia di stampa Ansa, ha già dichiarato: “Chiederò il voto a tutti coloro che vogliono cambiare a Milano, anche al M5S”.
Alle Amministrative 2016 a Milano, i risultati sono ormai quasi definitiva con 1194 sezioni scrutinate per il sindaco su 1248: il dato è sottile per la differenza tra i primi due candidati, che come da pronostico andranno al ballottaggio in sostanza con pari voti. Giuseppe Sala alle 7.45 dati Viminale, è al 41,64%, mentre il rivale Stefano Parisi del centrodestra si attesta sul 40,84% dichiarando grande battaglia e incertezza sul ballottaggio tra due settimane. Abissale la distanza con gli altri candidati, da Gianluca Corrado del M5s a Basilio Rizzo di Sinistra e Costituzione che prendono il 10,06% e il 3,5%. Il Popolo della Famiglia per Mardegan raccoglie il 1,11% mentre Cappato dei Radical sta sul 1,88%. Ma è il dato sulle liste ad essere ancora già significativo: il primo partito su Milano in queste comunali 2016 risulta il Pd, al 28,9%, mentre la seconda forza in città è Forza Italia, che batte Milano Popolare e soprattutto la Lega Nord. Fi al 20,25%, Lega Nord all’11,7% segna una possibile “sconfitta” interna del Carroccio che nella città del suo leader Matteo Salvini non va oltre la terza forza cittadina. Il peso in giunta, qualora Parisi vinca al secondo turno, si farà sentire con Forza Italia che potrà esercitare un ruolo di prim’ordine.
Una sostanziale parità tra i primi due candidati è quella che sta uscendo dalle urne delle elezioni comunali 2016 a Milano. Giuseppe Sala, candidato del Centrosinistra, e Stefano Parisi, sono sostanzialmente in parità. Al momento per quanto riguarda il capoluogo lombardo sono 1.153 le sezioni scrutinate su 1.248, e le percentuali su cui si attestano Sala e Parisi sono 41,61% per il primo e 40,87% per il secondo. Dunque sono separati solo da circa un punto percentuale i due maggiori sfidanti per la poltrona di sindaco della città. Due manager che negli ultimi sondaggi pre elettorali erano dati molto vicini dopo una ‘rimonta’ di Stefano Parisi nei confronti di Giuseppe Sala. Sarà decisivo dunque il ballottaggio di domenica prossima 19 maggio, visto che nessuno dei due ha raggiunto la maggioranza assoluta dei voti (50% + 1) necessaria per vincere le elezioni al primo turno. E sarà interessante vedere non solo chi vincerà ma soprattutto con quale percentuale si piazzerà l’avversario.
Continua a Milano lo scrutinio delle schede delle elezioni comunali 2016 che si sono svolte ieri. Giuseppe Sala, candidato del Centrosinistra si attesta al primo posto nelle preferenze dei milanesi, intorno al 41%, al secondo posto Stefano Parisi, candidato del Centrodestra, ha ricevuto il 40% delle preferenze. Sale è sostenuto da Partito Democratico, Noi Milano, Sinistra X Milano e Italia dei Valori mentre Parisi da Forza Italia, Lega Nord, Milano Popolare, Io Corro per Milano, Alleanza Nazionale e Partito Pensionati. Per quanto riguarda i partiti se si analizzano i dati fin qui arrivati, il Partito Democratico si attesta al 28,91% ed è dunque il primo partito in città. Secondo Forza Italia al 20,30%, cioè a 9 punti di distanza. Al momento per quanto riguarda il capoluogo lombardo sono 1.076 le sezioni scrutinate su 1.248, si attende dunque il dato definitivo ma si prevede che la tendenza sia confermata.
Procede speditamente lo spoglio delle schede per l’elezione del sindaco di Milano. Il risultato delle amministartive 2016 è ancora molto incerto nonostante i sondaggi della vigilia e gli exit poll dessero Beppe Sala in vantaggio su Stefano Parisi dai 3 ai 5 punti in percentuale. E invece i dati reali delle elezioni comunali di Milano 2016 stanno mettendo in discussione pesantemente il risultato finale con un emozionante testa a testa. Siamo ormai arrivati a 1059 sezioni scrutinate su e pare che la tendenza si sia invertita di nuovo: infatti ora si trova in vantaggio il candidato di Sinistra, Giuseppe Sala che si attesta al sostenuto da Partito Democratico, Noi Milano, Sinistra X Milano e Italia dei Valori. Dietro ora c’è Stefano Parisi che ha ricevuto il delle preferenze divise tra Forza Italia, Lega Nord, Milano Popolare, Io Corro per Milano, Alleanza Nazionale e Partito Pensionati. Dietro loro due invece c’è Gianluca Corrado distanziato al 10.07% e di fila Vincenzo Rizzo Basilio 3.51%, Marco Cappato 1.87%, Nicolò Mardegnan 1.12%, Natale Azzaretto 0.41%, Teresa Maria Baldini 0.27% e Luigi Santambrogio 0.21%.
Quando siamo a circa 930 seggi scrutinati, i risultati di queste elezioni amministrative a Milano stanno rivelando un quadro molto incerto per quanto riguarda la lotta per il primo cittadino, ma dal punto di vista dei partiti il Pd si conferma al momento con il 28,86% la maggiore forza in campo nella città meneghina. Forza Italia è il secondo partito con il 20,34% dei voti, mentre la Lega Nord si ferma a 11,87%. Fratelli d’Italia-Alleanza Nazionale invecee si attesta sul 2,41%. A dispetto di questa primazia però, il centrosinistra deve interrogarsi dato che non sembra aver saputo aggregare sul suo candidato quel “quid” di voti in grado di ammazzare la partita. Beppe Sala si sta rivelando un candidato perdente?
I dati reali delle elezioni comunali di Milano 2016 ci dicono che al momento si stanno giocando la vittoria finale Stefano Parisi e Giuseppe Sala nelle 667 sezioni scrutinate su. Parisi al momento ha ricevuto il 41.16% delle preferenze divise tra Forza Italia, Lega Nord, Milano Popolare, Io Corro per Milano, Alleanza Nazionale e Partito Pensionati. Un risultato, quello dei dati reali sorprendente che smentisce tutte le proiezioni. Questo è seguito appunto da Sala a 41.05% grazie al Partito Democratico, Noi Milano, Sinistra X Milano e Italia dei Valori. Dietro loro due invece c’è Gianluca Corrado distanziato al 10.24% e di fila Vincenzo Rizzo Basilio 3.47%, Marco Cappato 1.87%, Nicolò Mardegnan 1.11%, Natale Azzaretto 0.43%, Teresa Maria Baldini 0.34% e Luigi Santambrogio 0.28%.
I risultati delle elezioni comunali di Milano 2016 sono quelli più in bilico al momento con Giuseppe Sala e Stefano Parisi che sono veramente divisi da pochissimi voti. Oriana Liso di La Repubblica mostra una foto che ci fa vedere come la macchina di Sala sia ancora al Comitato per guardare i risultati. La giornalista pubblica la foto su Twitter commentando: “La certezza che Sala sia ancora al comitato a guardare i risultati: la sua automobile parcheggiata”, clicca qui per la foto e per i commenti.
Elezioni Comunali Milano 2016, la sfida per il nuovo sindaco in queste amministrative si fa ancora lunga: i risultati e le proiezioni che continuano ad arrivare mostrano una lotta testa a testa tra Giuseppe Sala e Stefano Paris. I dati della terza proiezione fornita da Ipr per Rai News24 parlano di Sala al 41,9%, mentre il candidato del centrodestra ottiene il 38,2%: terza forza in campo si attesta Gianluca Corrado con il Movimento 5 Stelle che ottiene il 10,4%, mentre fuori dai giochi è Basilio Rizzo con il 3,8%. Nelle prossime ore arriveranno i primi dati reali, con le schede che al momento sono state scrutinate solo al 5% nella città di Milano, ovvero solo 81 sezioni ultimate.
Per il Partito Democratico non si può dire vittoria netta, ma in queste elezioni comunali Milano 2016 hanno sicuramente tenuto botta arrivando ad un leggero vantaggio su Stefano Parisi. In collegamento per lo Speciale Amministrative Porta a Porta, hanno parlato dalla sede del Comitato Elettorale di Beppe Sala, il ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, e l’uomo forte della squadra di Sala Pierfrancesco Majorino. Il ministro si dice del tutto soddisfatto sia dal punto di vista nazionale che dal punto di vista delle comunali Milano: «mi sembra che i candidati Pd vadano al ballottaggio nei maggiori comuni io sono per continuare a lavorare con grande umiltà a partire da Milano». Gli fa eco lo sfidante alle primarie vinte da Sala, Majorino sempre in diretta da Porta a Porta: «confortante che si profili buona distanza Sala-Parisi: fino a qualche giorno fa si parlava di grande rincorsa».
Parte con l’analisi dei dati sull’affluenza Maurizio Lupi nell’intervento a Porta a Porta sulle elezioni amministrative a Milano: «Se fosse confermato al 60%, sarebbe un dato molto importante», ha dichiarato il capogruppo alla Camera di Area Popolare, che sostiene il candidato a sindaco di centrodestra Stefano Parisi. «E’ una delle prime volte in cui non ci si afferma al primo turno. Tutte le partite sono aperte», ha aggiunto Lupi, riservando poi una stoccata al M5s: «Là dove la politica fa proposte credibili come a Milano il M5s non ha successo». Il pensiero poisal ballottaggio: «Mesi fa esisteva solo un candidato Sala. Adesso al ballottaggio i milanesi sceglieranno tra Sala e Parisi. La domanda è come si distribuiranno i voti dei milanesi io sono certo parteciperanno più numerosi». Buoni i dati di Sala per il ministro Martina: «Sono ottimi dati del primo turno e adesso dritti alla vittoria. Testa bassa a lavorare da stasera per arrivare alla vittoria al ballottaggio» ha dichiarato in collegamento dal comitato di Sala. Poi ha aggiunto: «Mi sembra che i candidati Pd vadano al ballottaggio nei maggiori comuni io sono per continuare a lavorare con grande umiltà a partire da Milano».
Sono stati pubblicati poco fa le seconde proiezioni Sky per le elezioni comunali Milano 2016, le amministrative alla diretta definitiva dello spoglio elettorale: stando ai dati forniti dall’emittente di Murdoch che copre il 5% del campione di voto, mostra una forbice in diminuzione tra Stefano Parisi e Giuseppe Sala. Il candidato del Pd rimane sempre in avanti ma con dati in diminuzione, mentre salgono quelle di Parisi: per Sala il dato vede un 42,6%, mentre per il candidato del centrodestra unito al momento si porterebbe a casa un 37,2%. Cristallizzati il terzo e quarto posto per Gianluca Corrado, Movimento 5 Stelle, e Basilio Rizzo, Sinistra a Milano con il 3,8%. I dati sono ancora ovviamente parziali e in corso d’opera con la copertura del campione che prosegue e nelle prossime ore potremo avere indicazioni molto più significative nella lotta a Milano. Il dato però al momento presentano un sostanziale pareggio in vista del ballottaggio, con il “muso” avanti di mister Expo. Sono uscite anche le seconde proiezioni per i risultati comunali 2016 a Milano e la situazione si fa sempre più sotto per un testa-testa previsto dalla vigilia: le amministrative a Milano indicano dunque Giuseppe Sala e Stefano Parisi come estremamente candidabili per il secondo turno, visto che nessuno dei due sembra aver superato il 50%. Ecco le ultime proiezioni, la seconda su Milano, fornita da Rai News24 in diretta: i campioni sono ancora minori, ma i dati si stanno via via stabilizzando. Giuseppe Sala è al 42,8% al momento, mentre Stefano Parisi si attesta al 37,7% con la terza forza in corsa che resta Gianluca Corrado, attorno al 10,5%. Su gli altri outsider, è Basilio Rizzo che vince la palma del più votato, con il 4% delle preferenze: tra circa mezzora dovrebbero arrivare le prime proiezioni su un campione del 25% dei votanti in assoluto.
E’ testa a testa a Milano tra Giuseppe Sala, il candidato sindaco del centrosinistra, e Stefano Parisi, candidato per il centrodestra. E’ quanto emerge dalle prime proiezioni: l’exit poll pone Sala al 41-45%, mentre Parisi al 35-39%. Defilato Gianluca Corrado del M5s con l’8-12%. Sono positive comunque le sensazioni di Parisi: «Siamo pronti ad essere il cambiamento. Aspettiamo un attimo per capire. Affluenza bassa? Colpa di chi ha scelto questa data. Ballottaggio? Questo testimonia che la partita è aperta, ma aspettiamo i dati veri. Berlusconi? Nessun consiglio, quando bisogna aspettare dati è così, non abbiamo ancora parlato», ha dichiarato ai cronisti. Parisi, che ha chiesto un confronto tv più ibero con risposte non blindate nella durata, su Facebook ha aggiunto: «Grazie a tutti i milanesi che oggi hanno scelto il cambiamento. La nostra corsa continua: la nostra meta è domenica 19 giugno. Ci sarete? Corriamo per Milano, e non ci fermiamo!». E’ estremamente negativa la proiezione degli exit poll a Milano per il M5s: 9-13% per Corrado, che però dribbla i sondaggi e preferisce aspettare gli scrutini ed evidenziare il dato della scarsa affluenza alle urne per le elezioni comunali. «Al di là di quello che sarà il risultato di queste elezioni, è un segnale che la democrazia è debole. Poco più della metà della persona ritiene che sia opportuno esprimere la propria preferenza. Il dato è estremamente negativo. Exit poll? Non li commento. Si possono fare commenti sensati dopo lo scrutinio di almeno il 60% delle schede. Non credo ai sondaggi, hanno una valenza assolutamente relative. Quello che so è che sicuramente sull’affluenza ha influito la scelta del weekend di ponte e la decisione di non estendere il voto a lunedì. Quando avremo comunque dati concreti valuteremo il risultato nelle varie città», ha dichiarato Corrado a SkyTg24.
Urne chiuse, comincia la maratona dei risultati per le elezioni comunali Milano 2016: le amministrative lancio ora l’attesa per primi risultati con exit poll, che sono arrivate subito dopo le 23. A Milano i vari istituti di ricerca contraddicono i dati principali tra i primi due candidati: per Emg Acqua su La7, Giuseppe Sala è dato al 38-42% mentre lo sfidante Stefano Parisi si attesta tra il 36-40,5%, insomma davvero molto attaccato. Gianluca Corrado molto indietro, terza forza prevedibile su Milano, con il 9-13% dei voti M5s. Chiude Basilio Rizzo tra il 3-6%: su RaiNews24 invece è tutta un’altra musica con Sala che avrebbe una forbice maggiore di vantaggio su Parisi, 45% contro 38%. Una iniziale media tra gli istituti darebbe Sala al 41% e Parisi al 39%: nelle prossime ore tutti i dati e le proiezioni ufficiali con i dati del Viminale, la sfida su Milano è appena iniziata.
La partita su Milano per le elezioni comunali 2016 è giunta al capolinea: con i risultati questa notte si scoprirà chi ha ottenuto più voti e se ci dovrà essere bisogno di un secondo turno, da votarsi domenica 19 giugno. Per le amministrative milanesi, l’impressione forte è che il ballottaggio servirà visto che i due principali competitors, forti entrambi, Sala e Parisi, fino all’ultimo si pensa contenderanno voto su voto. La coalizione di centrosinistra ha scelto Giuseppe Sala, l’uomo che ha guidato Expo 2015, il quale dopo aver vinto le Primarie guiderà una coalizione formata da Partito Democratico e Sinistra Ecologia e Libertà. Tra i temi portati avanti nel corso della sua campagna elettorale, Sala ha puntato in particolare sulla necessità di intervenire sulle periferie in modo da evitare l’allargarsi sempre più profondo di un gap con il centro tale da prefigurare tensioni sempre più accentuate e pericolose. Ha poi affermato di voler incrementare l’evidente vocazione internazionale della città, puntando quindi su eventi in grado di calamitare turisti e uomini d’affari da ogni parte del mondo. Anche la new economy e l’appoggio alle start-up sono al centro del suo programma, con un preciso richiamo a quanto avvenuto a Santiago del Cile, città che ha dato vita ad un programma in grado di richiamare decine di migliaia di giovani imprenditori grazie ad un sistema impermeato su fondi pubblici e privati uniti all’obbligo di collaborare con le istituzioni universitarie. L’ex commissario dell’esposizione universale si è poi dichiarato sostenitore di Human Technopole, il progetto che dovrebbe sorgere su impulso governativo sui terreni che sono già stati teatro di Expo.
La zona di Milano dove si è votato meno alle ore 19? Il centro. Solo il 36,4% contro la media generale del 42,42%. I maliziosi potrebbero commentare che chi risiede nel centro di Milano, ovvero le persone con un reddito superiore alla media, se la sono spassata al mare o in montagna durante questo ponte festivo. Ovviamente i motivi possono essere diversi. Comunque, come commentano gli esperti, il fatto che l’affluenza generale milanese appaia così bassa non deve trarre in inganno. E’ vero che cinque anni fa era ancora più bassa (il 39,9%) ma allora si votava anche di lunedì. Dunque la percentuale dei votanti dovrebbe senz’altro subire una impennata in queste ultime ore prima della chiusura die seggi alle 23. Nel 2011 comunque la percentuale definitiva dei votanti era stata del 67,6%.
Si avvicina lo spoglio per le elezioni comunali Milano 2016, con i risultati che arrivano in diretta live dal sito de Viminale: per la città di Milano, con dati sul 99,5% delle sezioni elettorali, ha votato alle ore 19 il 42,4% degli aventi diritto al voto. Affluenza che dunque sale anche se rimane piuttosto bassa a poche ore dalla fine delle votazioni: ricordiamo che le urne rimangono aperte fino alle ore 23 e che la sfida per il nuovo sindaco di Milano vede, come da ormai tutti pronosticato, la battaglia voto per voto tra Giuseppe Sala e Stefano Parisi. Stando a queste prime indicazioni dal Viminale, delle sezione pervenute il municipio con più alta affluenza rimane quello numero 9, mentre quello con la più bassa adesione al voto rimane il Municipio 1. I prossimi dati sull’affluenza saranno quelli definitivi visto che arriveranno ad urne appena chiusa, con lo spoglio che comincerà direttamente dalle ore 23 per tutta la notte.
Continuano le operazioni di voto per le elezioni amministrative comunali 2016 anche a Milano. Dopo le 23 cominceranno le operazioni di spoglio che forniranno i tanto attesi risultati. C’è senza dubbio curiosità anche per vedere quanti voti riusciranno a raccogliere nuove formazioni che non c’erano nelle precedenti consultazioni meneghine del 2011. Ovviamente l’attuale opposizione spera anche di ribaltare il verdetto di 5 anni fa. Ricordiamo quanti seggi vennero assegnati in consiglio comunale. Il Partito democratico riuscì ad avere ben 20 seggi, quasi il doppio degli 11 assegnati al Pdl. La Lega Nord ottenne 4 posti, ma il centrodestra non andò oltre un altro seggio di Milano al Centro. Il centrosinistra poté contare anche su 3 seggi a Sel, 2 a Milano Civica, altrettanti a Rifondazione Comunista-Comunisti italiani. Senza dimenticare il seggio a testa attribuito a Italia dei Valori e Lista Marco Pannella-Emma Bonino. Il Pd spera ovviamente di ripetere il “trionfo” di 5 anni fa. Vedremo se ci riuscirà Clicca i nomi delle città per le notizie live delle elezioni comunali amministrative 2016 da ROMA, TORINO, MILANO, NAPOLI, BOLOGNA e delle ALTRE CITTÀ. E lo SPECIALE ELEZIONI AMMINISTRATIVE COMUNALI 2016.
Pubblicati dal ministero dell’Interno alle 12 i primi dati sull’affluenza alle elezioni comunali 2016 a Milano: gli elettori che si sono recati alle urne sono stati il 15,56%. Un dato al di sopra di quello di Roma, dove l’affluenza registrata sempre alla stessa ora è stata del 14,12%. Sia il dato di Milano che quello di Roma sono al di sotto, di qualche punto percentuale, di quello dell’affluenza generale che è stata rilevata per tutti i comuni al voto amministrativo. Lo spoglio delle schede inizierà a partire dalle 23 subito dopo la chiusura delle urne. I candidati principali che si contendono la poltrona di sindaco del capoluogo lombardo sono Giuseppe Sala, per il Centrosinistra, e Stefano Parisi per il Centrodestra: i due sono dati testa a testa negli ultimi sondaggi politici 2016 realizzati prima del divieto elettorale scattato lo scorso 20 maggio. Secondo le rilevazioni sulle intenzioni di voto nessuno dei due candidati riuscirebbe però a raggiungere la maggioranza assoluta al primo turno e si profilerebbe dunque un ballottaggio.
Urne aperte per le Elezioni Comunali 2016 a Milano e attesa enorme per i primi risultati, con i voti dei cittadini milanesi che stanno andando avanti fino alle 23 dove inizieremo ad avere le prime proiezioni ufficiali e gli exit poll lungo tutta la lunga notte elettorale. La sfida per il dopo Pisapia è arrivata agli estremi, con la corsa a Palazzo Marino che probabilmente, stando alle ultime indicazioni dei sondaggi pre-silenzio, si risolverà al ballottaggio per il sostanziale pareggio tra i due maggiori candidati, Giuseppe Sala e Stefano Parisi. Stando alle indiscrezioni e le dichiarazioni dei due candidati prima del voto, interessante è iniziare a vedere come sarà composta eventuale giunta comunale dei due candidati sindaco favoriti alla vittoria finale. Per l’ex commissario di Expo e vincitore alle Primarie del Pd, la squadra dovrebbe presentare una nutrita squadra di ex assessori di Pisapia, a partire dallo sfidante alle primarie, Pierfrancesco Majorino, cui spetterebbe l’assessorato alla Cultura in alternativa alla rinuncia di Ferruccio De Bortoli. Pi ancora Maran e il fidato Roberto Arditti, l’autentico uomo ombra di Sala: come vice sindaco dovrebbe invece essere Cristina Tajani, Sala vuole infatti una donna per quel ruolo. E Parisi? Assoluta riservatezza finora, anche se qualche nome illustre è circolato come quello di protagonista e uomo forte della Giunta che risponderebbe al nome di Gabriele Albertini, ex sindaco di Milano. Su rutto pesano le parole di Parisi: «chi mi conosce sa che sono garantista e cerco nei collaboratori la massima correttezza e trasparenza. Solo nomi di qualità, con il metodo che sarà quello usato da Albertini, ovvero grande collaborazione con la magistratura».
In attesa di capire quale candidato uscirà vincitore dai risultati delle amministrative di Milano 2016, andiamo a vedere come andarono le cose il 15 e il 16 maggio 2011, ovvero l’ultima volta che i meneghini sono stati chiamati a scegliere l’inquilino di Palazzo Marino. Al primo turno si sono recati alle urne 673.185 votanti, pari al 67,56% degli aventi diritto. Il candidato che ottenne il numero più elevato di consensi fu quello in rappresentanza della coalizione di centrosinistra, Giuliano Pisapia, all’epoca sostenuto da: Pd, Sel, Milano Civica, Rifondazione comunista-Comunisti Italiani, Italia dei Valori, Lista Marco Pannella-Emma Bonino, Verdi e Milly Moratti per Pisapia. Pisapia conquistò 315.862 voti, pari al 48,05% del totale. Al secondo posto, con 273.401 voti, pari al 41,59%, si piazzò la candidata espressione del centrodestra Letizia Moratti, sostenuta da: Pdl, Lega Nord, Milano al Centro, Io amo Milano Io amo l’Italia, Progetto Milano Migliore, Pensioni e Lavoro, La Destra, Unione Italia, Giovani per l’Expo, Nuovo Psi, I Popolari di Italia Domani e Alleanza di Centro. Al terzo posto si classificò il centrista Manfredi Palmeri, sostenuto da Nuovo Polo per Milano e Udc con 36.471 voti, pari al 5,55%, davanti al grillino Mattia Calise, sostenuto dal Movimento Cinque Stelle e capace di intercettare il consenso di 21.228 voti pari al 3,23%. Al ballottaggio per le elezioni amministrative di Milano svoltosi il 29 e il 30 maggio 2011 si scontrarono il candidato del centrosinistra Giuliano Pisapia e quello del centrodestra Letizia Moratti. Al secondo turno si recarono alle urne 671.417 votanti pari al 67,38% degli aventi diritto e ad imporsi fu Pisapia con 365.657 voti pari al 55,11% delle preferenze contro il 44,89% (297.874 voti) del primo cittadino uscente.
Per poter seguire attimo per attimo della giornata di risultati per le elezioni comunali 2016 a Milano, con le urne che sono aperte fino alle 23 sarà possibile consultare i vari servizi in aggiornamento live, oltre che tutti i nostri aggiornamenti e servizi direttamente sui risultati live da Milano. Per sapere in ogni istante le novità più fresche si potrà seguire la diretta live sul account Twitter del Comune di Milano, mentre per avere news dai principali candidati sindaco di centrodestra e centrosinistra si potranno utilizzare i profili ufficiali Twitter di Stefano Parisi e Giuseppe Sala. L’hashtag ufficiale deciso dal Ministro degli Interni per queste elezioni è #amministrative2016 CLICCA QUI PER LA DIRETTA STREAMING VIDEO ALLE ELEZIONI COMUNALI MILANO 2016