È stato approvato alla Camera il Ddl povertà, un provvedimento del Pd che contiene “norme relative al contrasto della povertà, al riordino delle prestazioni e al sistema degli interventi e dei servizi sociali” e che preveder il reddito di inclusione. Il provvedimento passa ora al Senato. I sì sono stati 221 (i gruppi di maggioranza), i no 22 (Si) e gli astenuti 63 (M5s, Fi, Lega e Fdi). L’approvazione è arrivata in seguito alla presentazione del rapporto dell’Istat, che ha sottolineato come in italia 1 milione e 582 mila famiglie ha vissuto nel 2015 in povertà assoluta. Critiche al reddito di inclusione sono arrivate dal Movimento 5 Stelle, in particolare da parte di Luigi Di Maio, che ha parlato di ipocrisia del Pd, poiché l’emendamento sarebbe una copiatura del Reddito di Cittadinanza. Giorgio Sorial, invece, avrebbe utilizzato una metafora: “È come il pecorino cinese, che si chiama così ma è fatto con il latte di mucca”. Queste le parole del M5s: “Oltre all’iniquità della misura, sottolineiamo anche la totale insufficienza dei fondi messi a disposizione. Chi potrà accedere a questo sostegno (…) sarà costretta a una corsa tra poveri per arrivare prima che il fondo si esaurisca”.



Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ FdI sopra 30%, Lega prende voti persi FI. 2 anni Governo: Cdx top, manca la sinistraSPILLO/ “Giù le mani dalla Costituzione”, ma Schlein dimentica le riforme del Pd (e M5s)