Gad Lerner era apparso qualche giorno fa tanto lapidario quanto inaspettato: “mai visto tanti ex renziani come in questo periodo”.
Una frase che era suonata come una vera e propria sintesi politica. E, come spesso avviene in questi casi, la palla è passata al centro. E non ha deluso le aspettative degli appassionati. Ognun per sé ed il dio dei democristiani per tutti.
Renato Schifani ha salutato Alfano al grido: “Sono berlusconiano da sempre”…ma non per sempre. Gli ha fatto eco Maurizio Lupi, che ad Angelino ha spiegato di essere azionista di maggioranza della “Operazione Parisi” ovvero un centrodestra che tenga in posizione subordinata Salvini. Intanto si resta renziani di complemento. Basta un sì. L’ineffabile Pierferdinando Casini si dondola su un “mi si nota di più se sto con Silvio per Renzi o con Renzi per Silvio, in attesa che qualcuno mi carichi su una zattera di naufraghi destinazione diciottesima legislatura…?”.
Verdini è… verde di bile: il Pd ha affondato al voto segreto su questioni giudiziarie un suo sodale, Antonio Milo, e salvato Berlusconi. Primo approccio di Nazareno senza Denis. E primo indizio del fatto che nel Pd qualcuno pensa al dopo Renzi. Nel frattempo l’intera Udc con De Mita in testa promuove per il referendum costituzionale comitati “non per il Sì”. Tradotto dal politichese dell'”intellettuale della Magna Grecia”, Ciriaco, significa “cosa mi dai se ti salvo in corner come De Luca in Campania?”.
Commovente Quagliariello che passa da padre della riforma a “perché è saggio votare No”.
Formigoni twitta convinto che Renzi e i suoi sono gli ultimi giapponesi sull’Italicum. Dimenticando il tempo in cui lo aveva trovato equilibrato e innovativo. Diminuiscono gli inviti per i veri e presunti membri del giglio magico. La Boschi imperversa ma ogni tanto qualcuno, dai giornali, senza arrivare a bacchettarla inarca il sopracciglio.
Ma la palma dell’ingratitudine spetta all’oscuro senatore Ruvolo, di Ala tendenza centrodestra. “Basta co ‘sti renziani, mo’ ci hanno scassato la minchia…”. Leggi: “Cerco un centro di gravità permanente/ che non mi faccia mai cambiare idea…” etc. (Battiato, siciliano pure lui!).