Matteo Renzi tiene “botta” nei sondaggi politici elettorali che lo proiettano verso il Congresso del Partito Democratico, probabile ad inizio 2017. Ma rispetto alla situazione politica attuale la sua permanenze alla guida della segreteria dem non è proprio del tutto sicura, con il momento chiave che sarà, neanche a dirlo, il referendum costituzionale tra ottobre e novembre. Secondo i sondaggi gli italiani sono di fatto sparati a metà, con un Pro e un Contro Renzi che da questo punto di vista ricorda molto il periodo di pieno “Berlusconismo”. Se il Governo vede la sua vita decisa dal voto sulla riforma costituzionale anche il Partito Democratico non ci va molto lontano: il Congresso infatti potrebbe anche essere anticipato se arrivasse un voto negativo per Renzi dopo lo spoglio elettorale di ottobre. E allora lì le carte potrebbero cambiare con i candidati alla guida del Partito che potrebbero spuntare, oltre a Renzi e Rossi già annunciati. Secondo i sondaggi politici elettorali diffusi da Winpoll -Scenari Politici il risultato di un possibile nuovo segretario Pd è il seguente: il 55,2% sceglie ancora Matteo Renzi reputandolo l’unico in grado di reggere il primo partito d’Italia contro la “minaccia” a 5 Stelle. Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, è invece al secondo posto con il 28,4% delle preferenze; uno dei leader della minoranza dem, Roberto Speranza, è invece inchiodato all’8,6%, superiore solo al ex leader dei Giovani Turchi in seno al Partito, ovvero Matteo Orfini, dato al 7,8%. Insomma, la parola al Congresso… anzi no, al referendum, obviously.



Gli ultimi sondaggi politici 2016 rilevano anche le intenzioni di voto degli italiani riguardo al prossimo referendum costituzionale. A ottobre gli italiani saranno infatti chiamati a confermare o respingere la riforma costituzionale e in particolare del Senato. E questo sembra essere un appuntamento elettorale per promuovere o bocciare il Governo Renzi. Secondo la rilevazione condotta da Ipsos per il Corriere della Sera la maggioranza degli italiani voterà a questo referendum pensando soprattutto di approvare o bocciare Renzi e il suo Governo, dando poco peso ai contenuti della riforma: lo ritiene il 53% degli intervistati. Per il 27% invece gli italiani che andranno a votare lo faranno sui contenuti specifici della riforma e ben il 20% non risponde. Sempre secondo questi ultimi sondaggi politici 2016 gli italiani sono poco informati sulla riforma costituzionale: il 42% degli elettori intervistati la conosce a grandi linee e il 38% ne ha sentito parlare. L’11% poi dichiara di non conoscerne i contenuti e solo il 9% afferma di conoscerla nel dettaglio.

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