Sono passate due settimane dai ballottaggi alle Comunali di Roma ma per Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle romano la pace ancora non si trova: motivo della disfida sono le nomine in giunta per il comune capitolino- È caos totale visto che ogni nome che la neonata sindaco di Roma propone per la sua squadra di governo, viene bocciata inesorabilmente dal Direttorio M5s, da Grillo e spesso anche dalla “zarina” a 5 Stelle romana, Roberta Lombardi che la Raggi di certo non corre buon sangue. Ora sembra avere aria di semi tregua dopo un weekend dei fuoco dove i fidati Raffaele Marra e Daniele Frongia sono stati “bocciati” e declassati dalla base M5s, scatenando le furie della 37enne sindaco al Campidoglio, con cena-fiume ieri sera in un ristorante romano (fonte Ansa) con Luigi Di Maio per contestare le varie scelte del Movimento che in questi gironi assomiglia sempre di più ad un partito vero e proprio. Frongia era stato nominato dalla Raggi come vice sindaco e capo gabinetto ma le sue presunte incompatibilità, visto che era un ex consigliere, sono state usate dal Movimento per escluderlo, declassandolo a assessore al Patrimonio Immobiliare, Stessa sorte per Marra, fidato di Virginia Raggi, che con un passato legato all’odiato ex sindaco Alemanno non ha di fatto potuto essere confermato come vice capo-gabinetto come inizialmente era stato pensato. Il Direttorio, il figlio di Casaleggio e Beppe Grillo stanno in queste ore pensando ad un ruolo di ripiego per Marra: la Raggi minimizza ma è imbestialita, raccontano ambienti vicini, visto che la squadra ancora non si trova e il tempo passa – con Roma che ancora non ha una squadra di assessori certi e presentati ufficialmente.



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