Gli ultimi sondaggi politici elettorali provano ad inquadrare la situazione riguardo al referendum costituzionale d’ottobre, forse la vera scadenza elettorale di importanza capitale dei prossimi mesi. I dati elaborati dalle interviste di Euromedia Research per Ballarò mostrano una situazione piuttosto intricata con gli italiani che si ritrovano a metà tra il voler eliminare una serie di privilegi che sono promessi nel ddl Boschi al voto e dall’altra fare uno “sgambetto” a Renzi che ha posto il suo futuro politico e del Governo legato all’esito del referendum d’ottobre. A favore della riforma costituzionale vota il 29% degli intervistati, mentre i sondaggi dicono che il NO al voto confermativo arriverà dal 33,5%, dunque con un leggero vantaggio. Importante è però il dato degli indecisi, che si situano al 37,5%. È dentro a questo numero che sta tutto il futuro politico del Governo Renzi e dello stesso premier-Segretario.
Dopo il voto sconvolgente della Brexit, anche i sondaggi politici elettorali in Italia inquadrano una particolare inversione di tendenza rispetto alla situazione Europa e futuro delle politiche continentali. La fiducia del popolo italiano rispetto alla Ue è diminuita rispetto al trend degli ultimi due anni, ma non in maniera eccessiva rispetto a quanto si potrebbe pensare dopo l’effetto Brexit. Stando ai sondaggi politici dell’Istituto Piepoli, la fiducia nell’Unione Europea ad oggi è al 69% mentre contrario è il 24%: i trend rispetto al dicembre 2014 vedevano un 77%, mantenuto anche in maggio 2015, mentre la fiducia è iniziata a scendere nel luglio 2015, con l’ottobre 2015 che invece ha visto la tendenza scendere vertiginosamente al 67%. Dopo la Brexit però la fiducia è risalita fino al 68% attuale: interessante è invece il dato sui sondaggi elettorali rispetto alla fiducia Ue per orientamento politico. Con Piepoli quindi si scopre che gli elettori del centrosinistra sono i più “europeisti” rispetto agli altri, con l’83% favorevole: il 58% degli elettori centrodestra e il 55% degli elettori grillini a 5 Stelle. La fiducia nell’Unione Europea resta una baluardo piuttosto complicato, anche se rispetto alle previsioni pessime dopo l’uscita della Gran Bretagna, la fiducia nell’Europa e la solidità dell’unione resta appannaggio rispetto ad una improbabile uscita.