I sondaggi politici elettorali 2016 rilevano non solo le intenzioni degli italiani sul voto alle prossime elezioni politiche ma anche quelle sul referendum costituzionale. Il prossimo ottobre infatti gli elettori saranno chiamati a confermare o bocciare la riforma voluta dal governo Renzi, riforma che prevede in particolare la fine del bicameralismo perfetto. Ma gli italiani sembrano conoscere poco i contenuti della riforma, proprio in base ai risultati degli ultimi sondaggi politici elettorali 2016. Secondo la rilevazione realizzata dall’Istituto Ixè S.r.l. per il programma di Rai 3 Agorà, il 59% degli elettori non conosce i contenuti del referendum costituzionale. Solo il 39% afferma di sapere di cosa si tratta e il 2% non risponde. Queste poi le risposte del campione di italiani intervistato in questi ultimi sondaggi politici elettorali 2016 alla domanda: Al referendum costituzionale, lei andrà a votare? Il 49% risponde di sì, il 35% di no e il 16% non sa.



Dopo il nuovo ruolo di Stefano Parisi i sondaggi politici ed elettorali si sono scatenati per cercare di capire se davvero l’ex candidato a sindaco di Milano può essere nel medio breve periodo il nuovo leader di Forza Italia. Parisi è stato nominato da Berlusconi praticamente nuovo coordinatore nazionale con delega a “ripulire” il partito e rilanciarlo per le prossime politiche ed appuntamenti elettorali. E i sondaggi di Ipr Marketing sul nuovo che avanza nel centrodestra mostrano una certa insofferenza per Berlusconi e dunque l’appoggio alla candidatura del rivale di Beppe Sala alle ultime Elezioni Amministrative Comunali. Il 54% degli elettori fedeli di Forza Italia sosterrebbe Parisi in un eventuale cambio al vertice, mentre addirittura il 66% dell’elettorato critico e non fedelissimo berlusconiano punterebbe tutto su Stefano Parisi. Il sondaggio elettorale di Ipr poi prosegue con indicazioni importanti sempre all’interno degli elettori forzisti: per prima cosa, il 51% dei berluscones ritiene che è necessario un nuovo leader, mentre solo il 37% ritiene che Berlusconi debba rimanere al suo posto. Percentuali che ovviamente si alzano per i meno convinti berlusconiani, con il 79% che ritiene di dover cambiare leader e solo il 10% che terrebbe Silvio Berlusconi come leader unico di Forza Italia. Un consenso sempre più ai minimi termini con la leadership del centrodestra al omento assai lontana: sarà Parisi a risollevarla?

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