Continua lo scontro nel Partito Democratico sul referendum costituzionale che si dovrà tenere – ma ancora non è stata decisa la data – il prossimo autunno. Gli elettori saranno chiamati a bocciare o approvare la riforma costituzionale voluta dal governo Renzi. Ma proprio il premier è contestato anche all’interno del suo stesso partito. L’ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, dalle pagine de la Repubblica, ha infatti sottolineato le sue perplessità in merito all’azione di Renzi su riforma e referendum costituzionale. “Non vedo ancora un minimo segno di intenzione vera di modificare la legge elettorale. Sono per questi boschi da molto tempo e so quando si fa sul serio e quando si fa solo ammuina”, afferma Bersani. Secondo l’ex segretario del Pd “c’è un rapporto intimissimo tra la riforma costituzionale e due cose: da un lato l’elezione o la nomina dei senatori, dall’altro la legge elettorale. Questo concetto non riesco evidentemente a spiegarlo: mentre un meccanismo istituzionale, se ha falle, si può aggiustare, se si corrompe il meccanismo democratico è un disastro”.



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