Continua ad essere il nodo del budget il punto al centro della trattativa per il rinnovo dei contratti statali. In queste settimane si sono svolti gli incontri informali tra governo e sindacati all’Aran, l’Agenzia Governativa che si occupa di contrattazione pubblica, in attesa di un tavolo formale che si dovrebbe tenere entro fine mese. Riguardo ai tempi e alle condizioni per un accordo sul rinnovo dei contratti statali si dovrà quindi attendere ancora. Intanto il nodo sull’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, come sottolinea Businessonline, resta quello del budget. In primo luogo l’ostacolo da superare riguarda appunto lo stanziamento che il governo è pronto a mettere sul tavolo per il rinnovo dei contratti statali. In secondo luogo resta da capire come questi soldi verranno spesi, cioè quali saranno i criteri che saranno applicati per l’aumento in busta paga che secondo le intenzioni del governo dovrebbe essere legato a merito, produttività e livello di reddito.
Sono giorni di trattativa questi per il rinnovo dei contratti statali: governo e sindacati stanno infatti discutendo sull’aumento degli stipendi bloccati da sette anni dei dipendenti pubblici. Ma, come sottolinea Il Sole24Ore, ci sono alcuni ostacoli nella trattativa. Quelli principali “sono rappresentati dalla rigidità delle «fasce di merito», che imporrebbero di dedicare ai premi individuali la «quota prevalente» dei fondi decentrati concentrando sul 25% del personale il 50% delle risorse, e dalla forte limitazione delle regole contrattuali realizzata fissando per legge una serie di materie prima lasciate alle relazioni sindacali”. Si tratta di alcune regole della riforma Brunetta finora rimaste inattuate e che devono essere oggetto di discussione nell’ambito della trattativa per il rinnovo dei contratti statali. Il punto fondamentale resta però quello delle “dimensioni della dote aggiuntiva che sarà messa a disposizione dalla legge di bilancio”.
Continua ad esserci anche la questione del rinnovo dei contratti statali sul tavolo del governo, dopo sette anni di stop. In questi giorni si sono conclusi all’Aran, l’Agenzia Governativa che si occupa di contrattazione pubblica, gli incontri informali tra governo e sindacati che hanno riguardato l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici. Riguardo all’ipotesi di un contratto ponte al posto del rinnovo dei contratti statali il segretario confederale della Uil, Antonio Foccillo, precisa, come riporta un’agenzia di stampa Askanews, che il sindacato “continua a ribadire che vuole un contratto pieno sia economico che normativo e che oltre alla definizione della quantità economica da destinare alla contrattazione, bisogna modificare la normativa attuale che non riconosce il diritto alla contrattazione”. Dopo gli incontri informali i sindacati chiedono di essere convocati a un tavolo per il rinnovo dei contratti statali.