E’ alta la percentuale, secondo gli ultimi sondaggi politici 2016, degli italiani che dichiarano che non andranno a votare alle elezioni politiche. Secondo infatti i dati della rilevazione condotta dall’Istituto Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita oltre un italiano su tre non andrà alle urne: si è espresso per il non voto il 36,4% degli elettori intervistati. Il 16,8% si è invece dichiarato indeciso. Tra chi invece ha risposto alla domanda ‘Se ieri si fossero tenute le elezioni politiche, Lei per quale partito avrebbe più probabilmente votato?’ il Partito Democratico risulta in testa con il 31,2% delle preferenze. Segue il Movimento 5 Stelle con il 29,0% delle intenzioni di voto. Poi in questi sondaggi politici 2016 ci sono tutti gli altri partiti: Sinistra Italiana al 4,0%, Forza Italia all’11,2%, Fratelli d’Italia al 4,2%, Ncd-Alfano al 4,0%, Lega Nord all’11,8%. Infine il restante 4,6% va ad altri partiti e il 2,0% in schede bianche/nulle.



Sono divisi gli italiani per quanto riguarda la riforma costituzionale, secondo gli ultimi sondaggi politici 2016. Ieri il governo ha stabilito che il prossimo 4 ottobre si terrà il referendum costituzionale: gli elettori saranno dunque chiamati alle urne per approvare o bocciare la riforma voluta dall’esecutivo e che in particolare elimina il bicameralismo perfetto. La rilevazione è stata condotta dall’Istituto Index Research per il programma di La7 Piazza Pulita. Al campione di italiani che hanno dichiarato che andranno a votare è stato chiesto: “Se ieri si fosse tenuto il referendum confermativo sulle riforme costituzionali come avrebbe votato?”. E dalle risposte è emerso un testa a testa tra i sì e i no. E’ infatti a favore della riforma il 49% degli elettori, contrario invece il 51%. La percentuale di indecisi è del 27% mentre il 33% ha già deciso che non nadrà a votare.



Il senso degli ultimi sondaggi politici elettorali 2016, condotti da Winpoll per Huffington Post, potrebbe essere riassumibile in questo modo: puoi vincere il comune di Roma e presentate una quantità di problemi lunga come la lista della spesa al sabato, puoi avere continui problemi di leadership tra un Direttorio sfiduciato e con il ritorno del leader che sembrava ai margini, puoi anche dire di No alle Olimpiadi a Roma inimicandoti tutto il mondo sportivo italiano. Puoi fare tutto questo, ma vincere comunque le eventuali elezioni politiche, specie sbaragliando tutte le altre compagini politiche. Il Movimento 5 Stelle risponde più o meno fedelmente a questa descrizione schizofrenica ma reputiamo reale: gli ultimi sondaggi infatti incoronano il M5s come il partito al momento ancora vincente in possibili ballottaggi, stante la legge Italicum così com’è al momento (ovvero con l’altissima possibilità di arrivare al secondo turno con relativa facilità). Stando ai dati mostrati dai sondaggi Winpoll infatti, il Pd in un arrivo al ballottaggio contro il Movimento 5 Stelle perderebbe, 48,5% contro il 51,5%: Grillo e Di Maio dunque sbaragliano, nonostante tutti i problemi interni, la concorrenza, vincendo in un difficile ma ipotetico arrivo anche con il centrodestra unito al secondo turno. 45% per Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, mentre grillini al 55%. Ultimo caso, se arrivassero Pd e centrodestra in contrasto, 54,5% per Renzi, 45.5% per il carrozzone di Berlusconi, Salvini e Meloni.

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