“Matteo Renzi sta utilizzando l’accordo sulle pensioni e la promessa del Ponte sullo Stretto per fare fronte a un deficit di consensi. Da abile comunicatore qual è, ricorre a temi dal forte impatto mediatico per nascondere i problemi dell’economia italiana”. E’ quanto afferma il sondaggista Renato Mannheimer, secondo cui in questo momento la popolarità di Renzi è poco sotto il 40%, mentre il 60% degli italiani considerano come inefficaci le misure economiche attuate finora dal governo. Solo il 40% degli elettori ha già deciso che cosa votare al referendum, e al loro interno il 55% voterà No e il 45% opterà per il Sì.



Renzi ha appena raggiunto un accordo con i sindacati sulle pensioni. Fa parte della campagna per il Sì al referendum?

Certo. E’ sicuramente un fattore che lo aiuta, perché il referendum sarà pro o contro Renzi. Il premier sta trovando tutte le strade per nascondere i problemi dell’economia, per esempio con questo accordo sindacale e con la proposta relativa al Ponte sullo Stretto, o con lo stesso atteggiamento anti-europeo. Sono tutti argomenti che favoriscono il governo e che distraggono dai problemi dell’economia che invece assillano la gente.



Quanto pesano sui consensi di Renzi i problemi dell’economia?

Sono la variabile più importante. In quest’ultimo periodo la popolarità del presidente del Consiglio è diminuita perché la gente, che credeva forse illudendosi di vedere risolti tanti problemi economici, oggi è sempre più preoccupata per il proprio futuro.

Quanti sono gli italiani insoddisfatti delle misure economiche di Renzi?

Il 60% degli italiani le considera inefficaci.

I consensi del premier a quanto sono?

Attualmente la popolarità di Renzi è un po’ sotto il 40%.

La proposta del Ponte sullo Stretto nasce proprio da questa percezione da parte di Renzi di avere un deficit di consensi?



Sì. Da bravo comunicatore qual è, Renzi sta trovando tutta una serie di argomentazioni che in qualche modo prescindono dalle problematiche economiche e sono in grado di aumentare i suoi consensi. Si può essere d’accordo o meno, ma sia nel modo di porsi sia con le cose che dice, il presidente del Consiglio è un eccellente comunicatore. E’ questa la sua arma principale, in fondo a livello economico molte cose sono impossibili da realizzare, mentre a livello di comunicazione il premier può fare tutto ed è molto bravo.

Moltiplicando le sue promesse elettorali, qual è il messaggio che trasmette?

Tra il 40 e il 50% degli italiani sono ancora indecisi, e una percentuale non trascurabile afferma che non andrà a votare. Il 40% del campione intervistato invece risponde che ha già deciso e che andrà a votare, e tra di loro il No è in netta prevalenza. E’ però un dato debole, anche se confermato da tutti gli istituti di ricerca, in quanto è basato su meno della metà del campione e quindi è suscettibile di grandi mutamenti in futuro.

 

Quanti sono i Sì e i No all’interno di questo campione?

All’interno di questo 40%, il 55% è per il No e il 45% per il Sì. Nel corso del tempo c’è stato un aumento dei No.

 

(Pietro Vernizzi)