Ha spaccato il Pd torinese il caso della partecipazione di Gigi D’Alessio alla Festa dell’Unità. In principio, come riporta Il Fatto Quotidiano, era stato il vicepresidente provinciale Raffaele Bianco a revocare l’invito al cantante partenopeo, che poi era stato convinto ad offrire il proprio contributo nella discussione riguardante i diritti d’autore nell’industria discografica dal senatore Stefano Esposito e dal segretario del Pd Fabrizio Morri. Proprio quest’ultimo ha respinto le dimissioni dell’organizzatore dell’evento, Saverio Mazza, che si era prodotto in uno sfogo su Facebook:”La questione D’Alessio è la rappresentazione plastica di come alcuni intendono il Pd. Da una parte chi fa o si sforza di fare, bene o male, con pregi e difetti, e chi pontifica e dispensa giudizi sentendosi come Gesù nel tempio e gioca a smontare e sfasciare utilizzando un’etichetta che manco è prevista da Statuto. Non è tanto per me la delusione ma per per lo schiaffo a decine e decine di militanti che si stanno dando da fare con passione e dedizione. Ce l’ho messa tutta, davvero, è avvilente far politica così. È un gioco al massacro…la missione è ammazzare il Pd. Io non ci sto”. Secca la replica di Morri:”Lui non ha sbagliato nulla. Ho piena fiducia in lui e gli ho già comunicato a voce che le sue dimissioni non solo le respingo ma non le ritengo neanche esaminabili”.



Si può definire chiuso il caso Gigi D’Alessio-Pd-Festa dell’Unità di Torino, con il cantante napoletano nelle ultime ore finito al centro nelle ultime ore di una querelle a dir poco anomala. L’artista partenopeo, come annunciato in una sorta di lettera “denuncia” al Corriere della Sera, aveva annunciato di essere stato invitato alla Festa del Partito Democratico prevista per questa sera a Torino, dichiarando però che lo stesso invito gli era stato poi revocato:”Desidero rivolgermi alla direzione del Partito democratico di Torino, nella persona del loro vicepresidente provinciale Raffaele Bianco, che invocando la trasparenza, mi ha revocato l’invito (non retribuito) previsto per la Festa dell’Unità del 3 settembre 2016, solo per quanto mi sta accadendo… porgendogli i miei più cordiali saluti”. A questo punto per spegnere le polemiche sul nascere, come confermato da La Repubblica, si è attivato con successo il segretario torinese del Pd Fabrizio Morri, che oggi ha annunciato:”Ho parlato poco fa con Gigi D’Alessio: gli ho spiegato che sul suo nome non c’era alcuna rivolta nel partito e che il nostro invito era valido. Lui ha capito: sta cercando l’aereo e stasera sarà con noi. Ci siamo sentiti e mi ha dato una mano anche il senatore Stefano Esposito: alla fine siamo riusciti a ricucire. Ne sono molto contento”. Caso rientrato dunque: stasera tra i democratici alla Festa dell’Unità di Torino ci sarà anche Gigi D’Alessio.

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