Il caso del giorno è ancora legato alla giunta Raggi: Paola Muraro davanti alla commissione Ecomafie è venuto finalmente fuori la verità dopo indiscrezioni e voci di corridoio degli ultimi giorni. L’assessore all’ambiente del Campidoglio è indagato, dal 21 aprile scorso ed è stata informata a luglio: il sindaco l’ha difesa dicendo che lo sapeva anche lei da luglio – confidato direttamente dall’assessore ex consulente Ama – e soprattutto «su Muraro non ci sono avvisi di garanzia». La difesa dell’assessore invece arriva sempre davanti ai giudici dell’Ecomafia: «Ci eravamo accorti anche noi che c’era qualcosa che non andava”, ha detto la Muraro in commissione Ecomafie, parlando della gestione dei rifiuti a Roma. “Io sono stata nominata il 7 luglio e ho verificato di persona in strada il servizio – ha raccontato -, ho visto che gli ingombranti non venivano ritirati nel servizio ricicla casa e nelle isole ecologiche non si dava la possibilità ai cittadini di conferire», riporta Tg Com24. Situazione sempre più complessa con il risultato che un’altra volta il Comune di Roma si ritrova al centro di polemiche e indagini che bene non fanno di certo alla Capitale d’Italia.



Colpi di scena continui sulla vicenda Paola Muraro, Virginia Raggi e giunta M5s nel comune di Roma: dopo l’indiscrezione su una possibile iscrizione sul registro degli indagasti per l’assessore all’ambiente del Campidoglio, ora arriva la conferma dalla stessa sindaco grillina. Il tutto avviene davanti alla Commissione Ecomafie, come riporta pochi istanti fa il sito di Tg Com24: da quanto si apprende dalle dichiarazioni del sindaco e dell’assessore sotto l’occhio del ciclone, Paola Muraro era già indagato per la gestione dei rifiuti non autorizzata prima di entrare a far parte della giunta di Virginia Raggi. A rivelarlo è direttamente il presidente della commissione Ecomafie, Alessandro Bratti, dando addirittura le date precise: indagata il 21 aprile, informati il 18 luglio. In attesa di avere le prima parole della Muraro – che aveva detto anche stamattina di non aver ricevuto alcuna notifica dell’atto – ci pensa il sindaco Raggi a provare una linea di difesa. «Io sono venuta a conoscenza di un fascicolo a suo nome nella seconda metà del mese di luglio e siamo in attesa di leggere le carte perché al momento non si sa ancora nulla», come riportano i colleghi di Tg Com24. La scelta di prendere provvedimenti contro l’assessore all’Ambiente è ancora però tutta da decidere: «Abbiamo fatto una valutazione in una riunione in cui era presente anche il capo di Gabinetto e si era valutato che si trattava di una contestazione troppo generica per capire di cosa stiamo parlando. Non appena ci saranno maggiori informazioni prenderemo provvedimenti». Inutile dire che il caos nel comune di Roma è di nuovo alle stelle, a pochi mesi dall’emergenza Marino.



Arriva dal corriere della Sera l’indiscrezione sulla Giunta Raggi e sull’assessore all’ambiente Paola Muraro sui motivi della presunta iscrizione nel registro degli indagati della stessa assistente del sindaco Raggi, nella bufera dopo la consulenza di 12 anni consecutivi all’Ama (l’azienda che smaltisce i rifiuti nella Capitale). Il comune di Roma guidato dal M5s è sempre più in difficoltà con opposizione, opinione pubblica e anche parte della base grillina che non perdona le tante sviste/errori in così poco tempo di governo. Ora però le ultime notizie danno la Muraro coinvolta in una inchiesta, anche se lei afferma di non avere ancora ricevuto alcun avviso di garanzia (che comunque non vorrebbe dire che sia colpevole, ma almeno darebbe la prova certa di un’indagine nei suoi confronti). Secondo il reportage di Fiorenza Sarzanini del Corriere della Sera, esisteva un accordo illecito tra l’ex dirigenza di Ama e il “ras” dei rifiuti a Roma, Manlio Cerroni, per spartirsi lo smaltimento della spazzatura. Un patto di fatto segreto, scrive la collega del Corriere, che sarebbe arrivato a conclusione proprio grazia alla mediazione di Paola Muraro, consulente per 12 anni di Ama. Sarebbe dunque questo il sospetto che avrebbe convinto il pm Galanti a iscriverla nel registro degli indagati per abuso d’ufficio e violazioni delle norme ambientali, molto prima di diventare assessore della giunta Raggi. Per sapere la verità bisognerà attendere le prossime ore o giorni e capire se l’indagine è effettivamente contro la Muraro oppure è del tutto innocente. Stasera alle 19.30 è stata convocata giunta straordinaria in Campidoglio per mano dello stesso Sindaco Virginia Raggi: novità in vista?



In una lunga intervista al Corriere della Sera, Virginia Raggi parla della sua giunta nel caos dopo le dimissioni eccellenti, le nuovi nomine e ora la presunta indagine contro Paola Muraro, assessore all’ambiente già sotto l’occhio del ciclone per le questioni legate all’azienda Ama, di cui è stata consulente per 10 anni. Oggi pomeriggio la riunione in Commissione Ecomafie con la Muraro sarà un test importante per la capacità politica di reggere le emergenze della città più importante d’Italia, appunto Roma. «Grillo mi ha inviato un sms di sostegno. Ci sono stati degli errori, ma ora siamo più forti», ha confidato la Raggi. Chiaro è che un “sms” pare essere una mossa molto distaccata dalla politica e dalle esigenze M5s per un fondatore criptico e lontano al momento dalle dirette decisioni del sindaco grillino più importante d’Italia. Sull’indagine specifica contro la Muraro, Virginia la difende: «Mi ha garantito che non le è arrivato neanche un avviso di garanzia. Prima di giudicare vogliamo vedere le carte». Le dirette parole della Muraro arrivano però da Repubblica, sempre stamattina, e confermano come non ci sia al momento un avviso di garanzia e identifica anche un possibile motivo: «Parlerò” oggi davanti alla commissione Ecomafie “perché c’è un sistema marcio da cambiare. L’altra settimana abbiamo iniziato a lavorare alla ristrutturazione dell’azienda. Ma non sono riuscita a ufficializzarla perché subito è arrivato l’attacco».

La Giunta di Virginia Raggi prosegue nel suo intricato e complicato percorso di governo al Comune di Roma: dopo il caos dimissioni in questi giorni, sono arrivate ieri le ufficiali notizie sulla nuova nomina al Bilancio, con l’assessore Marcello Minenna che dopo le dimissioni viene sostituita da Raffaele De Dominicis, ex magistrato della Corte dei Conti. «Abbiamo scelta una persona di primissimo piano e profilo, si tratta del Pg presso la Corte dei Conti del Lazio, Raffaele De Dominicis, un magistrato e un tecnico che ha sempre combattuto per la legalità e la trasparenza», ha detto la stessa sindaco Virginia Raggi al Tg1 in serata. Ma con un “buco” che viene riempito, ne scoppia un altro che sa molto di altra grana in casa Movimento 5 Stelle: «In giunta mi sento isolato, ma per ora non mollo. Sto lavorando a dossier a cui tengo molto, finché ci saranno le condizioni vado avanti», confida a Repubblica Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica. Sarebbe in procinto di andare via? Questo ancora non si capisce, ma certamente il caos si scatena ancora all’interno della Giunta Raggi: Fiera, Olimpiadi Roma e nuovo stadio della Roma, le grane in campo vedono numerose fratture tra l’assessore, il sindaco e il semprepresente Direttorio. Memorandum: oggi Paola Muraro conferisce alla Commissione Ecomafie e si cercherà di capire se le notizie su un suo avviso di garanzie siano vere o pure invenzioni giornalistiche.