Secondo gli ultimi sondaggi politici prodotti dall’Istituto Piepoli l’effetto del terremoto sulla politica italiana – anche se ovviamente bisogna trattare con molta delicatezza questo tema, visto che ci si trova comunque di fronte ad una tragedia umana e sociale prima che politica – ha messo in vista alcuni ministri del governo Renzi e in particolare modo proprio il Premier, chiamato a prendere decisioni e provvedimenti immediati per rispondere all’emergenza. Ma l’interventismo renziano in questa fase di tragica vicenda del sisma, ha avuto un boomerang positivo o negativo per la fiducia nel Presidente del Consiglio e del suo governo? I sondaggi politici dicono che per il 55% degli italiani intervistati è positivo l’operato di Renzi di fronte a tutto l’intero dramma del terremoto, mentre il 44% è contrario e solo l’1% è senza opinione. In particolar modo ha colpito l’opinione pubblica la frase pronunciata quasi subito alle popolazioni sfollate e colpite dal sisma. “Nessun sarà lasciato solo”: per il 62% degli italiani sono d’accordo con la frase di Renzi, mentre il 36% pensa che sia un modo di demagogia fine a se stessa.



Gli ultimi sondaggi politici ed elettorali nati in questi giorni di ripresa de mondo “sociale”, dalla politica alla scuola, interessante è vedere come quest’estate travagliata tra un luglio di pericolo attentati terroristici in tutta Europa e un agosto dominato dal devastante terremoto, ha potuto modificare le intenzioni di voto e di fiducia nei vari leader politici del nostro Paese. E allora i sondaggi sorprendono da questo punto di vista, dato che per l’Istituto Ixè il vero calo non arriva dal premier Renzi – ancora al 33%, sotto solo a Mattarella “lontano” al 57% – bensì dai diretti competitors nelle elezioni politiche del 2018. Luigi Di Maio paga un inizio nerissimo per il comune di Roma in mano a Virginia Raggi che sta dimostrando quantomeno una debolezza politica del M5s preoccupante anche per la stessa base del partito. Male anche Matteo Salvini che ormai con la sua Lega non riesce a sfondare più di una certa asticella: 15% per il partito, 19% per la preferenza personale. Berlusconi stazionario e sempre più fuori dalla centralità politica, sale Grillo e scende Alfano. Dando occhiata solo ai numeri ecco dunque la situazione dei sondaggi politici elettorali prodotti da Ixe che vedono Di Maio al 28%, davanti a Grillo al 26% e a Matteo Salvini appunto al 19% delle preferenze. Landini, segretario Fiom, prenderebbe il 15%, mentre Silvio Berlusconi e Angleino Alfano chiudono la lista con il 14 e il 12% dei voti.

Leggi anche

Sondaggi politici 2024, la media/ Crollo M5s, Centrodestra ancora top al 48,4%: Schlein resta sotto al 23%Sondaggi politici 2024/ Crisi sinistra: Pd 23%, Lega-FI pressano M5s, FdI 29%. 66% crede nella pace di Trump