Virginia Raggi e la sua giunta vivono momenti di ansia per un futuro politico non esattamente roseo, almeno per i prossimi mesi: il Comune di Roma ancora nel caos per il caso dei rifiuti e delle indagini sull’assessore Paola Muraro, vede oggi l’arrivo di Beppe Grillo che in serata sarà a Nettuno sul palco con Di Maio e Di Battista per rilanciare l’opera M5s mentre in segreto incontra la giunta – con o senza Virginia Raggi, questo il mistero – per poter decidere a livello pratico il da farsi, specie sul lato dimissioni. Da questo punto di vista però la giunta Raggi si dice del tutto compatta nell’andare avanti, senza sentire parlare di qualsivoglia dimissioni; l’assessore Adriano Meloni ha voluto commentare così sugli uomini chiave della squadra Marra e Romeo, “sono bravi ragazzi. Mentre per la Muraro è tutto a posto, niente dimissioni”, riporta il sito di Repubblica. Ora tutto dipende da cosa deciderà Beppe Grillo questa sera in riunione con il direttorio: delegittimato il gruppo di potere M5s o rilanciato come unica fonte di decisioni del Movimento?
Il caso di Luigi Di Maio e Virginia Raggi prosegue a Roma con la Giunta e il Direttorio M5s sotto attacco per il caos rifiuti e dimissioni nel Movimento 5 Stelle. Di Maio soprattutto ha provato a svicolare le accuse ricevute oggi di aver saputo delle indagini su Paola Muraro ma di non aver voluto agire (“non ho capito la mail dove mi era stato scritto”, ha detto a sua difesa). E allora oggi grande raduno a Nettuno dove assieme alla serata finale di Alessandro Di Battista sul referendum, arriva la presenza di Luigi Di Maio e soprattutto Beppe Grillo che hanno deciso di riunirsi pubblicamente per rispondere alle accuse ricevute sul caso Raggi e rilanciare la corsa del Movimento 5 Stelle. Un fronte comune che prova a rendere di nuovo autorevole il Direttorio, reso fragilissimo dagli avvenimenti della Giunta in Capitale. «Un caso montata. Il sistema dei partiti e dell’informazione legata ad essi ha notato un caso incredibile che tocca a noi suonare in un minuto. E oggi lo sta montando anche su di me», scrive su Facebook il giovane leader grillino. Un minuto che proverà stasera ad esporre sul palco di Nettuno, con la “cavalleria” di Di Battista e Grillo da cui si attende molto.
Il fatto che Beppe Grillo sia a Roma per un probabile incontro con Virginia Raggi – lo ha confermato lei stessa oggi all’ingresso in Comune a Roma, “è possibile sì” – fa capire quanto Luigi Di Maio e l’intero direttorio siano inc questo momento delegittimati dopo le evidenti mancanze dell’ultimo periodo. Fico e Ruocco negano di aver saputo delle indagini su Paola Muraro, Di Battista impegnato ancora nel giro coast to coast per il No al referendum e Di Maio che dopo i messaggi e le mail rivelate dalla stampa oggi vive un momento di forte attacco alla sua carica di leader in pectore del Movimento 5 Stelle. Oggi ci sarà dunque l’incontro tra il sindaco di Roma e il fondatore a Cinque Stelle che potrebbe arrivare alla decisione per “imposizione” di alcune dimissioni, come indicato dal Direttorio ieri notte alla stessa Raggi. Resta però da capire ora quale sarà il ruolo del bistrattato (dalla base online M5s) direttorio e delle decisioni in futuro: un movimento o un partito? Per tutto quello che sta succedendo, il forte avvicinamento verso uno delle due strutture è ormai chiaro a tutti…
Sembra una telenovelas quella che inguaia Luigi Di Maio, Virginia Raggi, Paola Muraro e in generale ogni elemento del Movimento 5 Stelle che ultimamente è attinente al Comune di Roma. Una vicenda che però è del tutto reale e che ogni giorno acquisisce nuove indicazioni, alcune indiscrezioni poi tutte da confermare, ma un generale senso di incapacità nel gestire una situazione che si sta allargando a macchia d’olio. Virginia Raggi e la sua giunta ieri sera hanno subito l’ultimatum del Direttorio che ha richiesto – come spieghiamo qui sotto – le dimissioni di Marra, Romeo, De Dominicis e Muraro stessa. La base non si fida del Direttorio, il Direttorio non si fida della squadra Raggi e Virginia Raggi è sempre più accerchiata. Ma ora c’è un altro elemento della incredibile storia a Cinque Stelle a Roma e forse è quello più importante. Luigi Di Maio da questa mattina – dopo le indiscrezioni di Adnkronos e Repubblica, è messo sotto attacco per aver saputo delle indagini sulla Muraro ma non aver fatto nulla in due mesi. L’agenzia di stampa oggi rivela una mail in cui il minidirettorio romano M5s avvertiva il giovane leader grillino del caos rifiuti nella Capitale. «La mail l’ho letta male», sarebbe la difesa di Di Maio che ovviamente ne peggiora la sua situazione. Ma non da ultimo il caos sms: Taverna e Castaldo avvertono delle indagini su Paola Muraro il 4 agosto e lui si informa su che tipo di indagini e la gravità del fatto. Come faceva poi a dire in questi giorni che non sapeva nulla? I mistero prosegue (leggi qui i presunti messaggi di Luigi Di Maio rivelati da Repubblica).
Sono molteplici gli elementi sotto attacco della giunta Raggi: il sindaco Virginia viene contestata dalla base per la gestione del caso di Paola Muraro, l’assessore all’Ambiente indagata per illeciti nella gestione rifiuti del comune di Roma. Ma anche per i casi Minenna e Raineri, i due assessori dimessi/fatti dimettere che non rientravano nei piani del sindaco Raggi e che prontamente l’hanno attaccata perché “dava in mano tutto a Romeo e Marra”, i due uomini di fiducia del sindaco M5s. La riunione fiume di ieri sera del Direttorio con presente Di Maio, Ruocco e Fico ha dato delle linee guida al sindaco Raggi che ora bisogna vedere come reagirà, visto il caos a Cinque Stelle che rischia di provocare ulteriormente la richiesta della leadership del Movimento. In sostanza i “big” hanno chiesto a Raggi le dimissioni di De Dominicis e Muraro, ma anche di Romeo e Marra, in tutto 4 elementi chiave dalla squadra del sindaco sempre più sotto attacco. La mossa del Movimento 5 Stelle, con un Beppe Grillo silenzioso per tutta la giornata di ieri – se non per un post sul blog in cui afferma “se ci sono errori bisogna andare oltre e ripartire col piede giusto” – arriva dopo giorni di contestazioni veementi di tutta la base grillina che vede in questo Direttorio una vera e propria corrente politica, lontano dal “sogno” della Rete che ha contraddistinto la nascita del M5s. De Dominicis nuovo assessore al bilancio appena nominato tra l’altro; Marra e Romeo, uomini chiave della Giunta Raggi e poi la “pietra” dello scandalo, Paola Muraro che dopo i suoi 12 anni di consulenza Ama è stata indagata per illeciti non controllati. Virginia Raggi davanti ai giudici due giorni fa aveva raccontato di non aver avvisato il Direttorio della notizia sulle indagini alla Muraro e ora sembra pagare decisamente per quella scelta considerata scellerata. Come finirà questa caos a Cinque Stelle? L’impressione è che le dimissioni della Muraro arriveranno, tenendo conto di tutta la situazione: ma la Raggi accetterà di cancellare praticamente tutta la sua squadra di fiducia per rispondere al volere del Direttorio? E il volere della base grillina che fine fa? (Niccolò Magnani)