Resta alta la percentuale degli italiani indecisi o astenuti. E’ questo infatti uno dei dati che da uno dei sondaggi elettorali e politici effettuati all’inizio del nuovo anno. Secondo la rilevazione realizzata lo scorso 7-8 gennaio da EMG Acqua per La7 Srl la metà degli italiani non saprebbe per chi votare oppure avrebbe già deciso di non farlo. Ha infatti risposto così il 54,7% degli elettori intervistati in questi sondaggi elettorali e politici. Nel dettaglio gli elettori che non sanno a chi dare il proprio voto e che non hanno quindi espresso alcuna preferenza sono il 20.9%. Mentre addirittura il 33.8% degli italiani intervistati ha dichiarato la propria astensione nel caso in cui si andasse a votare oggi per le elezioni politiche. Tra chi invece ha espresso le proprie intenzioni di voto in questi sondaggi elettorali e politici è il Partito Democratico a raccogliere la maggioranza delle preferenze con il 31.4% mentre il Movimento 5 Stelle arriverebbe al 27.5%.
Si apre la settimana politica di rientro dalle vacanze, e nuovi sondaggi politici ed elettorali sono pronti per entrare nelle segreterie dei partiti in vista dei prossimi decisivi mesi tra legge elettorale, referendum jobs act e soprattutto Elezioni Politiche Nazionali. Le ultime intenzioni di voto mostrate dai sondaggi di Euromedia, relativi ancora ai primi giorni del 2017, mostrano una tendenza che andrà tenuta sotto stretta osservanza nel prossime settimana per vedere se effettivamente sarò verificata: il Movimento 5 Stelle, dopo i guai del comune di Roma ancora in corso – settimana importante con l’audizione del sindaco Virginia Raggi – registra un calo vistoso e verrebbe superato anche dal listone unito del centrodestra. Riepilogando, il Pd resta il primo partito al primo turno delle eventuali elezioni politiche: 30,6% contro il M5s al 27,6%. Dietro e di molto gli altri singoli partiti: Lega Nord al 13,2%, Forza Italia superata al 12,7% e Fratelli d’Italia al 4,5%, mentre l’area Popolare e Sinistra Italiana chiudono con un parimerito 3,2%. Se però le tre liste di centrodestra corressero insieme riuscirebbero a raccogliere il 29%, superando l’M5s e andando in forte pressing sul partito di governo. Un segnale per i prossimi mesi?