Pochi minuti fa è stato approvato alla camera il testo della Legge Elettorale Rosatellum-Bis, che ora andrà all’esame del Senato. Un tema che ha scatenato critiche e proteste negli ultimi giorni da diverse forze politiche, in particolare dal Movimento Cinque Stelle. Alessandro Di Battista, così come il candidato leader Luigi Di Mario e Beppe Grillo, ha chiamato a raccolta i sostenitori del movimento in Piazza Montecitorio per protestare contro una legge elettorale considerata truffaldina e studiata a tavolino sia per indebolire il M5S, sia per “spartirsi i voti Renzi, Berlusconi, Alfano e Salvini”. Di Battista però martedì si è reso protagonista di una gaffe incredibile: il membro del M5S ha sbagliato corteo di protesta ed ha iniziato a tenere un comizio di fronte al movimento dei forconi. Dopo aver iniziato l’invettiva contro gli avversari sono iniziati a volare fischi e insulti, fino al momento dell’uscita di scena. “E’ successo come nel film Compagni di Scuola, con Verdone che sbaglia festa”, il commento di pochi minuti fa dello stesso Di Battista.
ALESSANDRO DI BATTISTA, CHE STOCCATA A MATTEO RENZI!
Ieri pomeriggio, come del resto negli ultimi giorni, è andata in scena in piazza Montecitorio la protesta anti-Rosatellum e Di Battista è stato coinvolto anche in un altro modo: si è sfiorata la rissa tra suo padre e Antonio Pappalardo, leader del movimento dei forconi. Un episodio su cui il membro del Movimento Cinque Stelle è tornato poche ore fa sempre sulla stessa piazza: “Voglio ringraziare mio padre: sono fiero di essere suo figlio: c’è chi ha come padre Tiziano, io ho come padre uno che a 73 anni non ha mai mollato. La lite tra mio padre e il leader dei forconi Antonio Pappalardo? Non penso che volesse picchiarlo”. Tra i due è andato in scena uno scontro fisico e si è sfiorata la scazzottata, con tanto di parolacce rivoltesi l’un l’altro. Per fortuna non è accaduto il peggio, con Alessandro Di Battista che ha colto l’occasione per elogiare suo padre e, nel frattempo, tirare l’ennesima frecciatina nei confronti di Matteo Renzi e del padre Tiziano, coinvolto nello scandalo Consip.