Un interessante sondaggio politico riguarda il possibile scenario dei seggi alla camera per coalizione con la soglia attuale del 3% realizzato da EMG Acqua. Il centrosinistra si stima che possa raggiungere i 209 seggi alla camera per coalizione, sia essa allargata oppure ristretta. Chiaramente il partito forte in un’alleanza del genere sarà il Partito Democratico. Con le larghe intese, invece, si stima che i seggi, sempre con la soglia fissata al 3% siano 303: lo schieramento in questione prevede sempre il Partito Democratico, oltre a Forza Italia e Alternativa Popolare. Ancora, un altro possibile scenario è quello che riguarda la coalizione di puro centro destra e quindi Forza Italia, Fratelli d’Italia e la Lega Nord di Matteo Salvini. In questo caso i seggi alla camera sarebbero 226. In ultimo è da tenere in considerazione la coalizione ‘NO EURO’ formata sempre dalla Lega Nord, dal Movimento 5 stelle dell’appena eletto leader Luigi Di Maio e Fratelli d’Italia. Qui i seggi previsti alla camera per la coalizione anti-moneta unica sarebbero 320. Il sondaggio politico elettorale è stato effettuato in data odierna. (agg. Francesco Agostini)



SWG, DI BATTISTA LEADER AL POSTO DI DI MAIO?

Luigi Di Maio sarà anche il nuovo candidato premier e capo politico del Movimento 5 Stelle ma i sondaggi sulla sua fiducia e sui vari leader grillini sono tutt’altro che vincenti: come dire, non avrà vita facile dentro e fuori al Movimento nei prossimi mesi, almeno a vedere questi sondaggi elettorali stilati da Swg. L’analisi chiede agli intervistati elettori quanta fiducia abbiano nei 4 principali leader pentastellati e il risultato non premia DI Maio, cui va il “premio di consolazione” di aver battuto Beppe Grillo. Per Roberto Fico il 15% segna l’ultimo posto, superato da Grillo al 22%, il “nemico” Di Maio al 26% e il più amato tra i grillini Alessandro Di Battista al primo posto con il 29% di fiducia. Il vicepresidente della Camera non convince appieno, sia per l’ala ortodossa dei meet up e del Movimento, e sia i rivali delle altre forze politiche che ne vedono un “capitano” ancora diretto dal garante M5s, nient’altro che Grillo.



TECNÈ, INTENZIONI DI VOTO: PD DAVANTI AL M5S, E BERLUSCONI SALE

Nei sondaggi politici pubblicati da Tecnè con le ultime intenzioni di voto sul panorama elettorale delle prossime urne Nazionali, il Partito Democratico si conferma questa volta davanti al Movimento 5 stelle con un sorpasso che certifica la crisi (o il calo, se preferite) del Movimento 5 Stelle dopo la scelta del candidato premier Luigi Di Maio e la “messa da parte” di Beppe Grillo, almeno apparentemente. A guardare i dati numerici, si scopre che Renzi dal 25,9% scatta al 26,2%, ma soprattutto i grillini dal 26,4% fanno l’operazione da gambero fino al 25,7% e ritornano al secondo posto. Gli altri sono altrochè indietro, ma si registra un Berlusconi che passa Salvini dopo mesi, almeno in questi sondaggi di Tecnè: 15,9% per Forza Italia, 15,3% per la Lega e Fratelli d’Italia con la Meloni che si conferma al 5% nazionale. Dietro tutti gli altri, con un leggera crescita di Mdp (4%), Sinistra Italiana (2,6%) e Alternativa Popolare all’1,9%.



SONDAGGI FERRARI NASI, CRISI CLASSE POLITICA: MEGLIO ONESTI E CAPACI

Potrà sembrare tautologico e lapalissiano il giudizio che emerge dagli ultimi sondaggi politici pubblicati da Ferrari Nasi, eppure a ben vedere l’analisi che segue potrebbe anche suonare come molto interessante per le tante forze politiche presenti dentro e fuori il nostro Parlamento. La domanda è posta in questi termini: “All’Italia, in questo momento, serve una classe politica…”, e vengono portate risposte sia in questo 2017 che nel 2015, dove si osserva un dato piuttosto interessante. Se due anni fa infatti il 68% diceva che servivano politici onesti e trasparenti, anche se con poca esperienza (19% per politici onesti ma competente per rilanciare le riforme, 8% con esperienza ed esperti sui migranti e le leggi europee), ma le cose cambiano in questo 2017. Se infatti in questi due anni sono cresciuti esponenzialmente i sondaggi e i consensi sul M5s, ora le cose sembrano cambiare con un calo di quella risposta e la conseguente crescita del bisogno di politici capaci e non “solo” onesti. Il 55% vuole una classe politica «Che sia onesta e trasparente, anche se ha poca esperienza», il 32% invece «Che abbia esperienza e sappia fare le cose, come le riforme che servono per rilanciare l’economia e ritrovare il benessere» e il 7% che «abbia esperienza e sappia fare le cose, come proteggere gli Italiani dall’immigrazione e da certe leggi europee».

MRS-KEIX, SICILIA: MUSUMECI ANCORA DAVANTI

Il crollo del candidato grillino nei sondaggi politici per le Regionali Sicilia non è esattamente lo stesso analizzato da Piepoli, ma resta comunque in calo seppur in maniera meno “choc” di quanto visto nel sondaggio elettorale dell’Istituto diretto da Nicola Piepoli. In questa nuova intenzione di voto sondata da Mrz-Keix per Marketing&Politica si scopre che le prossime Elezioni in Sicilia hanno al momento un grande favorito, il candidato del centrodestra Nello Musumeci che raccoglie Salvini, Berlusconi, Meloni e altre anime della destra-centrodestra siciliana, escluso Alfano. Il 33,1% è un ottimo risultato costruito in pochi mesi, anzi settimane. Dietro staccato è Cancelleri, M5s, con il 31,6% che paga la crisi dettata dal caso giudiziario sulla sua vittoria alle Regionarie grilline. Dietro gli altri, con il candidato di Pd e Alfano, Fabrizio Micari, che non va oltre al 27,3%: è dato invece in nettissimo svantaggio, all’esatto opposto dei sondaggi di Piepoli che lo vedevano attorno al 25%, Claudio Fava (Sinistra Italiana) ora al 4,8%, appena davanti a Vittorio Sgarbi che con Rinascimento prende ad oggi il 3,2%.