Shinzo Abe ha vinto le elezioni anticipate in Giappone: secondo gli exit poll, la coalizione del premier uscente assieme al partito di centrodestra New Komeito è la prima forza politica alle elezioni legislative indette per il rinnovo della Camera bassa. L’attuale formazione delle esecutivo conquisterebbe circa 280 seggi su 465. L’obiettivo di Shinzo Abe è di raggiungere con il partner di coalizione i due terzi del totale, quindi la soglia di 310 eletti. In questo modo avrebbe maggiore libertà per quanto riguarda le riforme costituzionali. Soddisfatto il premier, che non esulta ai microfoni della tv pubblica NHK: «Dobbiamo accettare questa vittoria con umiltà». Il premer ha infatti chiesto al suo partito di assumersi le sue responsabilità in merito alle critiche ricevute da molti elettori. Per i risultati definitivi sulle elezioni in Giappone comunque bisognerà attendere la giornata di domani. (agg. di Silvana Palazzo)
SHINZO ABE AVANTI SECONDO I SONDAGGI
Elezioni anticipate in Giappone: oggi, domenica 22 ottobre, si vota per scegliere la nuova guida, rinnovare la Camera dei Rappresentanti e la camera bassa della Dieta giapponese, la più importante nel sistema bicamerale imperfetto nipponico. Ad un anno dalla scadenza del suo mandato, il primo ministro Shinzo Abe ha lanciato la sua scommessa. Un azzardo, considerando il momento molto difficile per il Paese, minacciato dalla vicina Corea del Nord. Eppure guardando gli ultimi sondaggi non sembrano esserci dubbi sul fatto che la scommessa verrà vinta da Shinzo Abe e il suo Partito liberaldemocratico (Jiminto). Secondo il quotidiano Asahi shimbun, un sondaggio del 17-18 ottobre indica al 34% il sostegno al premier uscente, mentre Yuriko Koike, governatrice di Tokyo e leader del Partito della Speranza, sarebbe con il suo 11% dietro anche al Partito democratico costituzionale, che viaggia al 13%. Di conseguenza Abe, che godeva di una supermaggioranza nella precedente legislatura, dovrebbe conquistare 310 seggi su 465, in coalizione con il tradizionale alleato, il partito di ispirazione buddista Komeito. I sondaggi testimoniano il crescente apprezzamento per il governo di Abe, che nei mesi scorsi era stato colpito da alcuni scandali. La reazione decisa alla minaccia nordcoreana da parte del premier ha fatto risalire la fiducia nell’esecutivo, quindi Abe ha deciso di giocare in anticipo per prevenire il consolidamento del progetto politico dell’opposizione.
I TEMI CRUCIALI DELLA PROPOSTA DI SHINZO ABE
In queste ultime ore in Giappone si sono susseguiti diversi appelli per convincere i tanti indecisi a votare alle elezioni. Per molti osservatori questa consultazione è una sorta di “tagliando” alle politiche economiche propugnate da Shinzo Abe e dal suo governo, che non sono riuscite ad accelerare l’andamento dell’economia nipponica. Gli analisi, inoltre, sono dubbiosi sul peso della disaffezione per la politica sulla voglia dei giapponesi di andare a votare. Il previsto arrivo da Sud di un supertifone, che dovrebbe portare forti venti e piogge nel giorno delle elezioni, non rappresenta sicuramente un incentivo. Sono due i temi cruciali su cui comunque verte la proposta politica del premier uscente. Il primo è la riforma della Costituzione pacifica, affinché il Giappone possa dotarsi di una sua capacità di difesa rispetto alla minaccia della Corea del Nord e alla politica estera assertiva della Cina, nell’ottica di un’alleanza con gli Stati Uniti. Il secondo punto riguarda l’aumento della tassa di valore aggiunto dall’8 al 10%, previsto a ottobre 2019, non per coprire il deficit ma per politiche espansive, aumentando la spesa pubblica nel settore dell’istruzione, della cura dell’infanzia e del sostegno al lavoro per le donne. Questa strategia permetterebbe di affrontare il problema dell’invecchiamento della popolazione.